Siccome il riferimento normativo principe del provvedimento dell’Agenzia è il Decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 32, si potrebbe al limite optare per una licenza NC, eliminando il pesantissimo divieto di opere derivate, che vanifica le possibilità di “riutilizzo” di cui al decreto stesso.
Poi, resta chiaro che - per fare open data - bisognerebbe andare oltre, e dunque - per supportare l’ulteriore evoluzione dello scenario - possiamo forse girare all’Agenzia anche la lista delle licenze conformi con la definizione di conoscenza aperta: http://opendefinition.org/licenses/
In pratica: via anche il NC, e restiamo con una licenza Attribuzione. Al massimo, Attribuzione & Condividi allo stesso modo.
Da esponente di Creative Commons Italia, posso dire senza tema di smentita che le licenze Creative Commons ND NC sono strumenti pensati per casi d’uso tipo quello di una band che voglia condividere una canzone coi suoi fan, ma tenersi gli utilizzi commerciali… mettere dati cartografici a disposizione con una licenza di questo genere sa veramente un po’ di presa in giro per il movimento open data nel 2017 (mentre nel 2008 o 2009 si poteva presumere un errore in buona fede e/o la necessità di un percorso di “rassicurazione” dell’ente pubblico).
@lilloraffa nei tuoi contatti con l’Agenzia potresti chiedere che risolvano i problemi di compliance dei servizi? Così come sono esposti non possono essere consultati con diversi client, come evidenziato da @aborruso
Solo mettendoci un mediatore di mezzo, che lo faccia on the fly. In ogni caso dati derivati
Si potrebbe pure mettere tutto in caching e tassellizzarlo, ma sempre dati derivati
Secondo me questi sono i vincoli normativi che impediscono il rilascio.
ecco tutti i riferimenti legislativi, con tanto di tariffario.
a me che non sono un giurista non sembra possibile che l’agenzia motu proprio metta in open data il patrimonio cartografico
catastale.
DECRETO LEGGE. 2 marzo 2012, n. 16
Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento.
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 2 marzo 2012, n. 52.
Convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, L. 26 aprile
2012, n. 44
Il presidente Paolo Coppola in COMMISSIONE PARLAMENTARE SULLA DIGITALIZZAZIONE chiede al direttore dell’Agenzia delle Entrate ( Ruffilli in audizione) il perchè della licenza creative NON DERIVATIVA dei dati catastali di Sister.
Il funzionario dell’agenzia (non Ruffilli) risponde che è un problema di entrate che attualmente si realizzano con le visure a cui non vorrebbero rinunciare
non credo basti. era la naturale “scusa” ammessa dal CAD in casi specifici.
Ma qui non si chiede il contenuto catastale, ma l’indice catastale in licenza aperta.
mah…
Le ricerche dei dati censuari possono essere effettuate solo tramite il portale Sister (tramite browser o API), al quale si accede solo a pagamento di una quota irrisoria.
Buongiorno @marcomarsala! So che si tratta di un post molto vecchio.
Volevo chiedere delucidazioni circa il fatto che si possa accedere con API? non ho mai trovato riscontro in questo! Posso chiederti delucidazioni su come e dove è possibile farlo?
Ti ringrazio tantissimo per l’eventuale risposta.
Patrick