Impatti critici nel rapporto tra EC, PSP e PagoPa Spa

Mi è capitato recentemente di leggere con attenzione la circolare trimestrale edita da PagoPa Spa sull’evoluzione del sistema: roadmap, evolutive, problematiche riscontrate, obiettivi raggiunti: Circolare trimestrale pagoPA - Circolare pagoPA
È sicuramente un ottimo spunto di trasparenza assai interessante, complimenti a chi l’ha ideata. Mi sono soffermato sulle criticità in capo ai PSP e agli EC e notavo che le violazioni delle specifiche sono in numero piuttosto elevato (flussi di rendicontazione mancanti, tardivi, erronei o non quadrati, mancata univocità di gestione del pagamento in corso, primitive deprecate ancora in uso, uptime o performance non rispettate, IBAN EC non registrati nel PdA, ecc…). Vedendo i numeri delle anomalie sembra una situazione abbastanza sconfortante… :see_no_evil:

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Il trend è in miglioramento, per il resto si si poteva fare meglio.

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l’altro ieri ho provato a fare un pagamento PagoPA con l’app IO appoggiando il pagamento sulla mia carta BancoPosta. L’operazione non è andata a buon fine e mi si è bloccato tutto nel senso che ogni volta che provo mi dice che l’operazione è in corso e quindi di riprovare +tardi. Ho provato a segnalare la disfunzione e mi hanno detto di riprovare più tardi. Ho riprovato anche questa mattina ma niente da fare :bangbang: :thinking:

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Riflettendo sull’evoluzione delle specifiche, da un lato sono galvanizzato dal fatto che è un progetto vivo e vitale e pian piano sta cercando, attraverso correzioni di rotta, di venire incontro alle pressanti esigenze e oggettive preoccupazioni degli Enti Creditori (partendo dai Partner Tecnologici e dagli Intermediari Tecnologici di cui essi si avvalgono) e dei PSP (e ciò mi rende molto curioso sul futuro di circuito e piattaforma che ci attende), dall’altro forse sarebbe auspicabile, quantomeno a regime, una maggiore stabilità nel tempo, una volta risolte le criticità più problematiche, perché l’impatto degli adeguamenti alle specifiche (SANP, SACI) e alle API pone un carico di lavoro e riprogrammazione, con connessi costi di investimento, non indifferente sui centri di sviluppo dei maggiori attori PagoPa (partendo proprio dai PT/IT). Che ne pensate?

Tutti i sistemi evolvono, probabilmente è il modello del fornitore della pa che deve cambiare ovvero gli aggiornamenti sono inclusi cambiando il costo mese per utente del prodotto collegato a pagopa. Si lo so che è fantascienza, adesso si paga il modulo “connettore” e si paga l’aggiornamento delle modifiche se grosso (con grosso definito a piacere) o è incluso nel canone di aggiornamento del connettore se la modifica è piccola (con piccolo a piacere). E ovviamente oggi è utopia anche il costo/mese per utente. Del resto quello sarebbe il cloud “vero”.

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