Irricevibilità dopo 2 mesi

Salve,
Ho presentato tramite ANPR online la dichiarazione di cambio di residenza per me e mio figlio il 28/04/2023.
Solo oggi 22/06/2023, dopo quasi 2 MESI, la pratica passa dallo stato di aperta a IRRICEVIBILE poiché mancano i documenti di identità mio e di mio marito e il consenso di mio marito per il cambio di residenza di nostro figlio.
Non avrebbero dovuto comunicarlo ENTRO 2 GIORNI dalla presentazione della dichiarazione ? Inoltre la piattaforma non chiede di allegare alcun documento di identità.
Al servizio anagrafe non risponde mai nessuno al telefono, a nessun interno, né il funzionario incaricato né l’ incaricato di elevata professionalità… Dal momento che alla residenza si lega il discorso dell’IMU che potrei trovarmi a pagare per questo disservizio, cosa mi consiglia?

È un bel problema. Tuttavia, dato che, stando alle lamentele su questo forum, pare poco rodato il meccanismo di dichiarazione telematica via ANPR, suggerisco sempre: 1) di leggere bene le istruzioni su come presentare una istanza/dichiarazione (onde evitare incompletezze, che evidentemente portano alla reiezione della richiesta), 2) prendere sempre contatto fisico con gli uffici interessati (quantomeno per avere certezze sui propri iter procedimentali): il telefono presenta sempre delle criticità quando si tratta di avere informazioni personali.

La necessità del consenso dei componenti maggiorenni al cambio di residenza è nota ormai dalla modifica normativa del 2012…
Evidentemente chi ha disegnato il servizio non ha preso in considerazioni modalità di controllo, tali da evitare questi spiacevoli inconvenienti.
Non ci ricordiamo mai abbastanza che i servizi online debbono essere progettati così bene da risultare facili da utilizzare, e soprattutto non provocare problemi di completezza nella compilazione.
Mi auguro che qualcuno legga questi post, e provi a rimediare all’errore!!

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Il problema è che dopo due giorni non c’è nessuno che prende in mano la pratica. Ti è andata bene che l’hanno presa in mano dopo due mesi, c’è chi aspetta di più.

Buongiorno, Grazie del vostro feedback!

La pagina informativa prima di iniziare cambio di residenza dal portale ANPR cita:

"Una volta completato l’inserimento dei dati:

  • se il dichiarante è il solo che cambia residenza oppure è l’unico maggiorenne tra quelli che cambiano residenza, potrà procedere direttamente all’invio al Comune;
  • se invece altri componenti maggiorenni della famiglia cambiano residenza oltre al dichiarante, prima dell’invio della dichiarazione gli altri componenti maggiorenni dovranno convalidare i dati inseriti accedendo alla loro area riservata mediante CIE/CNS/SPID. Una volta che tutti i componenti maggiorenni avranno effettuato la Convalida, la dichiarazione sarà inviata automaticamente al Comune."

Quindi probabilmente non sarà stata letta questa frase! Entro due giorni la pratica viene presa in carico dal comune, ma non ci sono notifiche automatiche rispetto alla convalida di altri maggiorenni.

Il consiglio e di riprovare nuovamente il cambio di residenza dal portale, e di prendere contatto con il comune per aggiornamento diretto.

Saluti

Il fatto è che mio figlio è minorenne non maggiorenne. Inoltre, la guida su Anpr online dice che gli allegati non sono obbligatori ma servono solo per agevolare il lavoro degli impiegati del comune. Comunque ho risolto recandomi di persona… Purtroppo la digitalizzazione al momento rimane solo un’illusione.

Salve Cristina, infatti credo che non si stia parlando di suo figlio, bensì di suo marito che è maggiorenne.

Ma mio marito non cambia residenza :blush: lui appartiene alle forze dell’ordine e per ragioni di servizio non è tenuto…

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Se ha presentato la dichiarazione di residenza è evidente che la fotocopia di un suo documento non occorre poiché lei ha utilizzato la sua identità digitale. La richiesta del documento vanificherebbe la funzione dell’identità digitale. Quanto a suo figlio (minorenne presumo) il consenso dell’altro genitore non deve essere richiesto per il semplicissimo motivo (ogni ufficiale d’anagrafe dovrebbe saperlo) che la iscrizione anagrafica (residenza) è e deve essere una presa d’atto di una situazione reale e peraltro l’altro genitore ha tutto l’interesse a che la residenza del proprio figlio sia quella reale (e conoscibile). Un diniego sarebbe insensato. Al massimo l’ufficiale d’anagrafe può richiedere le generalità e un recapito (telefono, e mail, pec) del padre al fine di comunicare il cambio di residenza del figlio in quanto “persona interessata”. Purtroppo nelle anagrafi perdurano prassi stratificate nel tempo ma del tutto “extra ordinem”.