Le mille scuse con cui gli esercenti non fanno pagare con pagamenti elettronici (pos e bancomat)

Ciao.

“Gareggiando per il cashback” mi sono sentito dire:

  1. non accettiamo il pagamento con bancomat se non spende più di 8 euro
  2. non accettiamo il pagamento con bancomat se non spende più di 30 euro
  3. se vuole pagare con bancomat deve pagare 1 euro di più
  4. non abbiamo il pos
  5. il pos si è rotto
  6. il pos non prende
  7. ahahahahha vuole pagare con il pos ahahahahahah
  8. se compra i gratta e vinci non può pagare con pos
  9. se compra bolli o francobolli non può pagare con pos

Poi:
a. io : scusi può inserire , esercente: ma guardi che va comunque e lo fa contactless
b. io : scusi pagobancomt , esercente: fa contactless con maestro
c. io : scusi può inserire, esercente: ma guardi che va comunque con il concactless, Io: lo so ma voglio fare con inserimento per il cashback, Esercente: non ce l’ho e lo fa passare concactless Io: va beh lasciamo perdere …

Ve ne sono capitare altre?

Andrea

A me non sono ancora capitati casi simili ma se dovesse succedere lo saluto e me ne vado via.E’ lui che ci perde non io e vado in un altro esercente dove accettano pagamenti elettronici.

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Con Lottomatica e Sisal non accettano ne Bancomat ne Carta di credito se vuoi fare le ricariche della SIM della telefonia mobile o se vuoi semplicemente giocare, per lotterie e concorsi a premi non è previsto il pagamento elettronico.
SumUp va solamente con circuiti delle carte di credito, non funziona PagoBANCOMAT!
Etc, ci sono altre casistiche più limitate. Ad esempio con le carte di credito con o senza chip e terminali non compatibili con carte più evolute.

Beh, per quanto riguarda il contactless c’è molta ignoranza anche da parte dei clienti utilizzatori; inoltre con le nuove specifiche PSD2 e con tutto ciò che ne consegue sfido io a trovare un cliente veramente preparato in materia. :wink:

Idem, io ho sentito clienti dire che sia con PagoBANCOMAT che con Maestro è la stessa cosa perché ti viene addebitato immediatamente sul C/C, quindi pari e patta! :smiley:

Io tra esercenti e clienti non saprei chi buttar giù dalla torre; entrambe li trovo molto impreparati. Ma questo è dovuto al fatto che siamo stati “catapultati” da un giorno all’altro all’utilizzo delle carte senza una adeguata formazione da entrambe i lati. Poi PagoPA e Sogei hanno contribuito in questo bailame visto che l’accordo era stato fatto con gli acquirer ma non tenevano conto dei diversi circuiti a seconda che si facesse inserendo o col contactless. Visto che nel regolamento si parlava di pagamenti elettronici con le carte senza specificare quale delle due modalità, inserendo o contactless, logicamente si è fatto una frittatona mista. :smiley:

Pianificare il tutto facendo in modo che funzionasse in qualsiasi forma, inclusi GPay e Apple Pay, istruire i cittadini e gli esercenti sarebbe stato meglio che non buttare tutti allo sbaraglio e con un App che “obbliga” ad inserire la carta con i suoi diversi circuiti facendo più inserimenti. Logico che poi si creino degli equivoci e malfunzionamenti. :frowning:

SI…ho comprato delle piantine ,totale 12,00 euro e quando ho preso la carta bancomat l’esercente ha detto che il pos era guasto…ha chiesto di chiamare l’assistenza…

Com’è andata a finire? Hai ceduto pagando cash oppure gli hai lasciato la merce? :thinking:

Altrimenti bastava dirgli che tornavi facendoti avvertire quando aveva sistemato il POS! :smiley:

per fortuna i negozi dove vado hanno tutti il pos e non fanno storie…solo il barbiere ancora resiste senza pos perchè è un tirchiaccio che non vuole spendere soldi: si salva che non è in città ma a 40km altrimenti si sarebbe dovuto adeguare pure lui…

Io ho un tabacchino/edicola/merceria/ricevitoria che ancora resiste. Utilizza il POS collegato a Sisal, ma solo per operazioni consentite da Sisal stessa, per il resto non può utilizzarlo.
Ho provato a convincerlo di farsi Satispay, ma sarebbe più semplice cavare sangue ad una rapa; non ne vuole sapere. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. :frowning:

Ci sono una parte di esercenti che sono dei veri integralisti; piuttosto si fanno esplodere che non cedere a queste nuove tecnologie per i pagamenti. Poi casomai una sera quando chiudono la serranda arriva uno sbandato e gli punta un coltello alla gola e li deruba, così si svegliano prima. :wink:

ho lasciato la merce!

A me una volta il bar ha “dovuto” offrire caffé e brioches… piuttosto di farmi usare il bancomat mi ha detto… sarà per la prossima volta !!! Giro ahimé quasi sempre senza contanti dopo aver avuto pessime esperienze con portafoglio e dubbi ammanchi di danaro sul posto di lavoro (ma questo è un altro argomento).
I commercianti che si ostinano a non voler mettere Satispay o altro sistemo similire possono per me fallire domani: NON vogliono capire che a loro fino a pagamenti di 10 euro NON gli costa nulla e sopra questo importo la spesa è in linea con i tradizionali sistemi di pagamento.

A costoro (i furbastri del POS che ci ha qualche problema) bisogna fargli cambiare atteggiamento e un’arma la abbiamo; uscire senza acquistare, facendo notare che si acquisterà altrove.
Sono commercianti eppercui molto sensibili in tema di cassetto degli incassi; se praticassimo con un poco di costanza l’abbandono della loro merce sul bancone, non ci vorrebbe molto.
È uno degli enormi poteri che ha il comportamento collettivo. Fare numero è sinonimo di forza e convincimento; pensate alla “calmata” che si darebbero le banche, rispetto alle spese che fanno pagare, se nel giro di qualche giorno si trovassero alcune migliaia di richieste di disdetta conto o trasferimento ad altro istituto.
So già benissimo le obiezioni del tipo che le “altre” banche fanno lo stesso! ma magari qualche istituto potrebbe essere più sensibile ed attento e darsi una regolata alle prime voci che girano.
Stesso per commercianti e piagnoni di professione.
Usando per altro scopo una massima del (personalmente) grande Mao Zedong; questi signori o centri di potere sono delle tigri di carta che contano sulle nostre divisioni ed individualismi per fasi forti.

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Non capisco perché rifiuti il contactless, non è mica quella la discriminante per il cashback

A tal riguardo ho avuto un caso di una tizia che aveva disconosciuto una transazione con la propria carta. Abbiamo indagato su chi aveva fatto la transazione e venne fuori che era stato un suo collega. :smile:
Della serie il tizio aveva utilizzato la carta della collega per fare un acquisto, il tutto senza chiedere ed addirittura mettendo le mani nella borsa per prendere il nr, scadenza e CVV.
Colleghi di questo genere andrebbero licenziati, altro che buonismo.

Lavoro nel settore pubblico… i furbetti non li licenziano nemmeno se beccati a far scoppiare una bomba atomica.

Io nel settore della monetica, da noi ti silurano anche per pochi centesimi.
Nel pubblico invece sembra quasi una nota di merito. :smile:

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Stamattina altra discussione:
Io: pago bancomat
esercente: no mi spiace
Io: perchè
esercente: è rotto
io: bella scusa
esercente: vuole provare?
io: e come faccio se non c’è
è finita che ho pagato in contanti e non ci andrò mai più

Andrea

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Importo da pagare?

Hai Satispay?

Avresti potuto proporgli di segnare che avresti pagato la prox volta.

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Più o meno anche qui le risposte degli esercenti sono simili.
Aggiungo
Esercente:
“Ma non ha contanti?”
Risposta: “Anche per una questione di sicurezza (COVID) non lo utilizzo più…”. :sunglasses:

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Bravo Massimo! :wink:
Facciamo passare gli esercenti come untori. :smile:

Forse sarebbe l’unico modo per fargli installare il POS, perlomeno il covid a questo aspetto “positivo”.

Che voi sappiate Ikea permette che si utilizzino più carte di credito per singola transazione?
Oppure sarà necessario fare più scontrini?