Libertà nell'uso del software

Una domanda:
se la mia amministrazione è passata a Office 365 ma io ed altri colleghi abbiamo usato sempre Linux, quali sono gli obblighi dell’amministrazione nei nostri confronti partendo dall’assunto che non intendiamo rinunciare al software libero in quanto in tanti anni la nostra alfabetizzazione informatica ha seguito questa direzione (Open source intendo)?

Grazie

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Buongiorno Roberto,

non penso che si possa dire in linea generale che l’amministrazione abbia un obbligo particolare nei vostri confronti. Il processo di acquisizione del software è delineato (oltre che ovviamente dal Codice degli Appalti) dall’art’68 del CAD, oggetto delle Linee Guida di Acquisizione e Riuso (che sono state in consultazione fino al 5 Maggio scorso ma che ancora non sono vigenti).

In generale, per molte amministrazioni una soluzione SaaS per la posta e la collaborazione rappresenta un importante risparmio di costi (oltre ad andare nella direzione prevista dal Piano Triennale relativamente a diminuire l’uso di infrastrutture fisiche dedicate) e quindi capisco che la scelta di Office 365 sia possibile (sebbene vi siano ovviamente anche alternative basate su stack open source). Mi risulta comunque che sia possibile utilizzare il sistema almeno in parte anche da desktop Linux.

Giovanni Bajo
Team per la Trasformazione Digitale

Anche in assenza di obblighi veri e propri non tutto è perduto.
Non si tratta solo di formazione sprecata ma anche di libertà, vostra e dell’ente, che con tali prodotti non è possibile ottenere in alcun modo.
Sensibilizzate i dirigenti, contattate il vostro LUG http://lugmap.linux.it/ e la stampa, altre amministrazioni in tutto il mondo hanno fatto notizia resistendo alle multinazionali.
Non arrendetevi e teneteci aggiornati!

Più che altro mi chiederei quali sono i vostri obblighi, visto che la vostra Amministrazione ha deciso di utilizzare un altro software presumibilmente per il lavoro di ufficio.

E comunque se siete stati alfabetizzati a sistemi *nix non credo che Office 365 sia un grande ostacolo per voi. Siete decisamente sopra la media :slight_smile:

Più che un forum di developer consulterei un avvocato del lavoro :wink:

Non parlo per @Roberto_Eccher ma chi è davvero abituato alla libertà (non semplicemente a una tecnologia) mal sopporta passi indietro come questo.

È dovere morale di ogni buon dipendente assicurarsi che la propria amministrazione non venga schiavizzata.

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E’ dovere di ogni dipendente della PA fare il suo lavoro al meglio per la collettività. Questa storia dell’open source nella PA serve solo a far girar quattrini in certi ambiti. Per sintetizzare con le parole di un vecchio amico dirigente in una PA: “l’open source serve solo a far girare i soldi della PA nel territorio invece che mandarli in America a Bill Gates”.

Che può anche essere un approccio condivisibile se nel territorio ci fossero prodotti all’altezza dei cugini americani…ma così non è. Per fare software a certi livelli ci vogliono competenze, organizzazione e struttura.

ciao

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