[Linee guida IPA] Allegato A - Regole tecniche

Contenuto
Allegato A - regole tecniche

  • Principi generali
  • Gestione contenuti informativi
  • Dati che costituiscono l’IPA
  • Consultazione dell’IPA
  • Verifiche e controlli

Collegamento
https://lineeguida-ipa.readthedocs.io/it/latest/doc/allegato_A.html

Tra le indicazioni si potrebbe aggiungere il o I CAP. Cosi facendo alla fine in indicePA si avranno tutti i CAP possibili del territorio italiano per beneficio di tutti.

Sarebbe molto utile se inseriste qui nel forum una sorta di dataset “hello world” con pochi record del nuovo schema dati.

È utile per dubbi e proposte.

Grazie

Io aggiungerei nello schema dati ulteriori informazioni circa la definizione dei responsabili sia dell’ente che di ogni AOO (quali ad esempio: qualifica, titolo di studi, eventuali abilitazioni professionali, email e pec e telefono per il contatto).

Buongiorno,
il fantastico FOIAPop mi ha fatto pensare a un’integrazione necessaria nello schema dati IPA.

Andrebbe inserito un altro indirizzo PEC: quello per l’accesso civico. Infatti non coincide spesso con l’indirizzo riportato in IPA. L’anagrafica delle PEC per FOIA (e altro correlato) è fondamentale.

E andrebbe inserito sia nella Sezione Ente che nella Sezione AOO, perché per esempio in Regione Siciliana, c’è una PEC di accesso civico per ogni AOO.

Saluti

Buongiorno,
in relazione al punto “5.2.1 2.1 Accreditamento” segnalo che risulterebbe molto utile prevedere, tra le funzionalità del portale IPA, una procedura per l’accreditamento dedicata ai Comuni in procinto di nascere da un processo di fusione.

Se, per esempio, 2 Comuni (X e Y) andranno a fusione il 1° gennaio 2019 formando un nuovo Comune (Z), sarebbe comodo dare la possibilità di accreditare il Comune Z già a partire dal 1° dicembre 2018 o anche prima, assegnando un “Codice IPA” dedicato che sarà necessario per avere a regime il sistema di protocollo informatico a norma già a partire dal 1° gennaio 2019.

Ad oggi, se non è cambiato nulla negli ultimi mesi, l’accreditamento è possibile solamente a partire dai primi giorni del 2019.

Grazie, un saluto.

Sarebbe utile che le regole tecniche:

  • richiedano la pubblicazione delle specifiche dei servizi web nel formato indicato nel nuovo modello di interoperabilità

  • integrino delle specifiche per gli schemi dei dati e/o degli esempi come indicato da @aborruso

Ovviamente resto a disposizione per qualsiasi chiarimento/supporto,
R.

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Rinnovo la richiesta, è utile che ci sia in fase di consultazione.

grazie

L’inserimento di un indirizzo di un “servizio elettronico di recapito certificato qualificato” non è tecnicamente fattibile non essendoci norme tecniche di riferimento e dato che questo tipo di servizi può avere una modalità di funzionamento completamente diversa dalla PEC e non essere basata su protocolli di posta elettronica. Manca in ogni caso l’indicazione del nome del tipo di servizio dato che ad esempio un indirizzo PEC sarà diverso dall’indirizzo di un altro tipo di servizio. Suggerisco comunque di consentire l’inserimento degli indirizzi limitatamente a quei servizi di recapito qualificato che siano interoperabili con la PEC

Buongiorno
sarebbe utile, che in fase di accreditamento dell’Ente vi sia l’obbligo di dichiarare la propria/e AOO.
Attualmente vi sono molti Enti che non hanno dichirato tale dato.
Oppure forzare questa informazione, mi spiego , in mancanza di tale dato si crea in automatico una AOO con i riferimenti della Amministazione ovvero inserendo default il codice amm.
Eventualmente poi sarà lEnte a modificare eventaulmente i dati.

Il dato relativo al codice AOO è necessario nella funzione di interoperabiltà tra PA, oltre che per vari
altri aspetti.

Un saluto

Domenico

Nel ringraziarla per il contributo, evidenziamo che la fusione per incorporazione di più comuni in un nuovo comune è, generalmente, prevista da una norma, e l’efficacia dei suoi effetti non può essere anticipata da un elenco pubblico fiduciario quale IPA.

Stiamo studiando una nuova procedura, per la quale, nella previsione della nascita di un nuovo comune, si possa accogliere la richiesta di accreditamento del comune stesso, con assegnazione di codice IPA, vincolando la pubblicazione in IPA alla data effettiva prevista dalla norma istitutiva.

Grazie per il contributo.
E’ in corso una revisione delle funzioni IPA che prevede come prerequisito all’accreditamento di un ente l’inserimento di tutte le informazioni obbligatorie per la rispettiva tipologia/categoria.

L’attuale versione del CAD nell’Art.1-ter equipara il servizio PEC ad un servizio di posta elettronica certificato qualificato conforme al regolamento eIDAS. Alla data di oggi (ottobre 2018) l’ente di standardizzazione ETSI sta provvedendo alla produzione di un regolamento, attualmente allo stato di draft, in materia REM che si configura quale servizio di recapito qualificato certificato. Si condivide il suggerimento ma attualmente non è possibile recepirlo perché in contrasto con la norma primaria.

Grazie a lei per la risposta,
condivido l’osservazione sull’efficacia degli effetti della fusione, che non può essere anticipata, ma il non poter avere in anticipo, o quantomeno contestualmente al 1° gennaio, il CodiceIPA (per l’esempio sul protocollo del mio post precedente) o, per citare un altro caso concreto, il Codice Univoco Ufficio, per la corretta ricezione delle fatture elettroniche da parte del nuovo Comune già a partire dal 1° gennaio, può generare difficoltà per gli addetti del Comune e incomprensioni per i suoi fornitori.

La procedura da lei citata può andare a risolvere questi problemi, ma condivido che sarà importante che tali informazioni possano essere automaticamente generate e inviate al Comune già il 1° gennaio, anche se giorno festivo, così da permettere al nuovo Comune (con la collaborazione dei fornitori di SW gestionale) di essere pienamente operativo il primo giorno lavorativo utile.

Approfitto della sua risposta per aggiungere un nuovo spunto.

Per la fatturazione elettronica sarebbe utile dare la possibilità ai Comuni coinvolti in processi di fusioni e che verranno definitivamente chiusi alla data del 31/12, di poter accedere ad IPA e impostare un blocco ad una certa data (per esempio il 31/12 alle 23.00) per i suoi uno o più Codici Univoci Uffici, così da essere sicuri di non ricevere può alcuna fattura da quel momento in avanti.

Negli ultimi anni infatti, in questi casi, diversi nuovi Comuni sono andati a rifiutare le decine di fatture ricevute in questo modo i primi giorni di gennaio, creando delle difficoltà sia interne che lato fornitori.

Grazie ancora.

Il domicilio digitale, in quanto canale ufficiale di comunicazione con le PA, potrà essere utilizzato da chiunque ai fini di comunicazioni a valore legale e quindi può accogliere anche le richieste di accesso civico. Non appare opportuno pertanto aggiungere un ulteriore specifico indirizzo di PEC per l’accesso civico.

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Grazie per l’indicazione, sarà valutata l’opportunità di inserimento di questi nuovi campi.

Alla data lo schema dati non è stato modificato. Gli eventuali futuri aggiornamenti agli schemi dei dati utilizzati per i diversi canali di fruizione (file Open data, Web-service, protocollo LDAP) saranno pubblicati con adeguato anticipo per consentire a tutti gli utenti di adeguare le proprie applicazioni.

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Grazie per l’indicazione, sarà valutata l’opportunità di adottare il formato indicato nel nuovo modello di interoperabilità per le specifiche dei servizi web. Per le specifiche degli schemi dati può fare riferimento alla risposta al collega @aborruso.

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Grazie per l’indicazione, sarà valutata l’opportunità di inserimento di questi nuovi campi.

Grazie di questo suo nuovo suggerimento. Valuteremo internamente se recepirlo. Di fatto ad oggi l’ente ha la possibilità di cancellare l’ufficio/servizio di fatturazione, a meno di quello centrale, in qualunque momento.