Lo spid nel suo interno contiene già in anticipo il Cognome, il nome, il codice fiscale, il luogo di nascita, la data di nascita, se sono maschio o femmina, eccetera eccetera.
Tutti quei dati furono inseriti al momento della creazione dello SPID della persona.
La domanda è…
Lo spid potrebbe già contenere nel suo interno anche l’IBAN ?
Sarebbe meravigliso perché poi compilando la domanda online della pensione ordinaria non ci sarebbe necessità di inserire l’IBAN.
Se SPID contenesse IBAN sarebbe, scusami, una grande cavolata. Di fatto renderebbe quasi impossibile cambiare banca. O creerebbe problemi cosmici nel caso una banca venisse acquisita da un’altra con conseguente cambio di IBAN.
Inserire IBAN nella domanda di pensione prende pochi minuti, o anche meno di un minuto col copia-e-incolla, e vale per tutto il resto della vita.
L’identita’ deve limitarsi al numero piu’ basso possibile di informazioni sufficienti al riconoscimento univoco di una persona. In Italia, e in parecchi altri paesi, questo avviene con il codice fiscale. Aggiungere informazioni crea paletti artificiali e aumenta il rischio di errori nella gestione di documenti, compilazione di moduli ecc.
Il problema principale con la domanda di pensione e’ la necessita’ di dovere ricostruire un profilo contributivo completo per alcuni decenni a fronte di regole in continua evoluzione, una situazione economica incerta, buchi nei dati disponibili… Che pensione dare a uno classe 1954, lauerato nel 1978, che ha lavorato 6 anni come amministrativo in Comune, due anni in UK per imparare l’inglese, poi cameriere per un anno su nave di crociera, rientrato in Italia impiego privato per dieci anni e infine tuttofare cococo con previdenza complementare. Le regole partono ancora implicitamente dal presupposto che uno sia stato assunto in Fiat o alle Poste e vi sia rimasto per 40 anni sempre a busta paga e mai con redditi aggiuntivi.
Compilare la casella IBAN e’ veramente l’ultimo dei problemi.
Capisco che un individuo possa avere 10 conti correnti quindi 10 IBAN, specialmente se è ricco.
Durante la creazione dello SPID, l’individuo sceglie l’IBAN che più gli piace.
Gli conviene scegliere un IBAN dove probabilmente lui non lascerà mai quella banca perché la ritiene importante e sicura.
Se l’individuo è stupido sceglierà una banca di nome (“banca di Toto Riina”), una banca certamente poco affidabile perché mai sentita nominare.
Scegliendo la banca (“banca di Totò Riina”) poi è probabile che succede che la procura chiuderà quella banca perché aveva svolto operazioni poco lecite.
Dopo la chiusura l’individuo avrà la seccatura che l’INPS non potrà versare la pensione che gli spetta sul suo conto corrente che non esiste più, quindi quell’individuo avrà la seccatura di entrare nel suo profilo SPID e reinserire di nuovo un’altro IBAN, l’IBAN di una banca di maggiore visibiltà e più sicura.
Nel profilo IBAN non è possibile modificare il proprio codice fiscale ma è possibile modificare la propria residenza e perché No ? Anche l’IBAN.
Avevi scritto…
Questo discorso lo dovresti fare ai dirigenti dell’INPS (alias sindacalisti CGIL).
Nel 2020 feci domanda online della pensione ordinaria.
Dopo avere fatto accesso con lo SPID si presentò davanti ai miei occhi un FALDONE con 1000 stupidate inutili da compilare ed è li che tu dovresti fare notare che la compilazione deve limitarsi a cose indispensabili.
Nella domanda era richiesto il codice fiscale della moglie.
Che gliene frega a lui il codice fiscale di mia moglie se la domanda è di pensione ordinaria e non sociale ?
Nella domanda era richiesto di imnserire il codice sede INPS.
Ma il codice sede INPS è un segreto di Stato che se lo deve tenere per lui.
e c’erano altre 998 richieste demenziali che non sto qui ad elencare tutte perché altriemnti il discorso diventa troppo noioso.
È evidente la volontà politica dei sindacalisti CGIL di fare diventare la gente SCHIAVA e SUCCUBE dei patronati sindacalizzati, che guarda caso sono gentiti dai sindacalisti e dallo Stato perpeciscono un compenso per ogni pratica che compilano.
e tu domanderai…
Ma nel 2020, invece di compilare la domanda online, non potevi andare da un patronato e ingnocchiarti davanti ad un operatore di patronato ?
No !
Non potevo perché all’epoca c’era la pandemia del covid 19 e per uscire di casa serviva un permesso scritto con motivazione valida.
C’era urgenza e per forza dovevo andare sul sito web dell’INPS e fare domanda online della pensione ordinaria.
Cosa serve lo SPID se poi l’amministratore dell’Ente pubblico costringe a compilare 1000 stupidate e non si riesce, e per forza rinunciare all’uso dello SPID, e andare da un patronato ed inginocchiarsi davanti ad un operatore di patronato, e leccargli le scarpe con la lingua perché impolverate.
Sul fatto che il sistema pensionistico italiano vada rivoltato come un calzino sono convinto da alcuni decenni. E questo l’hanno messo in chiaro anche gli ultimi dirigenti, da Tito Boeri a Pasquale Tridico, che di gran lunga non sono degli stupidi.
La lista delle pecche del sistema pensionistico italiano e’ molto lunga ma i problemi principali sono che combina diversi tipi di assistenza (sanitaria, disoccupazione ecc.) e previdenza e che in parte e’ ancora fondato sul “retributivo”.
All’estero da decenni l’assistenza e’ separata dalla previdenza e la previdenza e’ solo contributiva. Questo semplifica enormemente il quadro.
Inoltre non prendertela con l’INPS, che ho l’impressione cerchi di fare al meglio un lavoro quasi impossibile. Prenditela con i parlamentari e i governi che hanno lasciato correre per decenni. L’INPS non scrive le regole, deve applicare quanto deciso da Parlamento e Governo. Poi se votiamo politici che promettono di dimezzare le tasse e raddoppiare le pensioni finiamo in questa situazione. La mazzata ce la siamo dati da soli.
A parte che non spetta a me dettare all’INPS come comportarsi, anche in questo caso da decenni mi batto in tutte le sedi possibili, compresa la collaborazione con partiti politici, per semplificare le procedure. Ma all’atto pratico e’ difficile smuovere il sistema anche solo di un millimetro.
La cretineria e’ infinita e ci possiamo fare poco. Alcuni anni fa dall’estero dovevo compilare la dichiarazione fiscale online, chiedono nome, dati anagrafici ecc. e poi un codice relativo al Comune di riferimento visto che scrivere Comune e Provinca da soli non bastava. Mai capito a cosa servisse, ma il reperire questo codice mi fece perdere alcune ore.
Se cerchi un paese veramente efficiente i miei conoscenti che vivono li’ consigliano Russia e Cina. In Cina lo smartphone sa tutto di te, IBAN compreso. Non so pero’ con quali criteri paghino la pensione…
In Russia da alcune settimane vige una legge per cui se dichiari di essere a favore della famiglia tradizionale ti danno subito il Permesso di Soggiorno senza nemmeno bisogno di superare l’esame di lingua e cultura. Li’ le pensioni viaggiano sui 100-200 EUR equivalenti al mese. Ma non hanno INPS.
Si !
Là in Russia le pensioni sono molto basse, ma non perché non c’è L’INPS.
Sono basse perché il dittatore di turno spende gran parte dei soldi pubblci in armi quindi per la sopravvivenza della popolazione rimane poco.
È sbagliato fare l’equazione
INPS = pensioni alte
semmai è giusto fare la seguente equazione
CGIL = GCBSI
dove GCBSI significa Grande Casino di Burocrazia Supercomplessa Inutile