Login con eIDAS all' ADE

Buongiorno a tutti,
Vorrei fare il login all sito di Agenzia delle Entrate e devo farlo con il eIDAS come non sono ne italiano ne residente. In teoria dovrebbe essere possibile:

Con eIDAS (con carta identita Belga) posso accedere per esempio al sito di INPS senza problemi ma lo sito AdE fa sempre un crash al benvenuto, Visualizzando il errore mi sembra che e un errore del backend del sito come il gestione del header e cookies non e fatto in modo corretto.
Come o dove posso fare segnalizzazione della problema? L’ho fatto al servicedeskeidas@agid.gov.it qualche settimana fa ma nessun risposta e arrivata, mentre dal AdE non trovo nessun contatto per problemi di natura tecnica.

salve, riscontro da tempo lo stesso problema. Lei è riuscito a risolvere? Grazie

dialogare via email con i tecnici informatici di Agenzia Entrate è una missione quasi impossibile!

Ho appena provato, per curiosita’ con la “CIE” tedesca (Personalausweis).

La procedura funziona, fino a un dettaglio scemo che blocca tutto.

eIDAS come tale va, si entra nella pagina di AdE. Il comando eIDAS non si trova con il login principale, ma qui

Dopo l’identificazione si arriva a una pagina che chiede Gender M/F (binario, immagino le proteste non appena lo impara l’attuale opposizione!), County of Birth/ Foreign state, City of birth. Fin qui ci siamo.

La successiva domanda obbligatoria e’ “Support type” dove occorre scegliere tra “tesserino” e “certificato”. A parte che i due termini sono in italiano, non si capisce cosa significhino e quale sia la loro importanza per la procedura.

Segue la domanda “Support identifier” con un campo libero da compilare. A questo punto i pochi che sono arrivati fino qui abbandonano la procedura. Sul fronte del mio “tesserino” si trovano tre codici alfanumerici, quale e’ quello giusto da inserire? O forse e’ un altro ancora non visibile in chiaro?

L’ultima domanda e’ l’unica pertinente, e cioe’ “Fiscal Code”. Dal quale si possono estrarre “Gender”, “County of Birth” e “Country of Birth”. Ad AgE dovrebbero saperlo, li assegnamo loro.

Per risolvere un’assurdita’ simile si potrebbe contattare qualcuno dell’opposizione, ad esempio per un’interrogazione parlamentare. Ma a parte la faccenda del “Gender” e’ difficile che il resto del problema incontri il loro interesse.

Ho vissuto e lavorato in diversi paesi europei e eIDAS e’ per me importante. Con le AgE di altri posti la questione e’ molto semplice. Una volta identificatisi e’ sufficiente inserire il codice fiscale locale, che ovviamente non e’ riportato sulla CIE di altri paesi. Ma nessuno chiede di distinguere tra “tesserino” e “certificato”. O di inserire dati gia’ conosciuti e presenti nelle loro basi dati.

L’unico paese con un’interfaccia peggiore di quella italiana e’ la Svezia. Permettono di usare eIDAS, gira tutta la procedura, dopodiche segnalano che siccome il supporto usato non contiene il Codice Fiscale svedese non si puo’ procedere. Sarebbe sufficiente chiederlo, sarebbe una semplice casella, ma non lo fanno. Da anni ho segnalato questa incongruenza alle autorita’ svedesi, solo una volta ho ricevuto una risposta. Una loro legge impedisce l’incrocio tra basi dati differenti, quindi non procedono. Ma verso la UE possono dichiarare di permettere l’uso di eIDAS.

Siamo messi cosi’ e dobbiamo difenderci dai russi da un lato e dai dazi USA dall’altro. Auguriamoci buona fortuna!

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