Ma qualcuno del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, ovvero qualcuno pagato con i soldi dei contribuenti risponde mai alle domande e problemi degli utenti? o siamo solo noi utenti ad aiutarci tra di noi?

noto che molti di noi hanno problemi con l’attivazione della CIE e la sua app CIE-ID, ma purtroppo non vedo risposte da chi gestisce il sito che dovrebbe essere preposto a risolvere i problemi dei contribuenti cioè chi gli paga lo stipendio. Noto invece scambio di messaggi tra utenti che cercano di aiutarsi l’un l’altro. Qualcuno di voi ha esperienze diverse in proposito?

Ricordo che questi forum non sono servizi ufficiali di assistenza all’utenza e chi vi partecipa, quand’anche dipendente o collaboratore del Dipartimento della Trasformazione Digitale, AGID, PagoPa Spa, I.P.S.Z. ecc …, interviene perlopiù a titolo personale. I punti di contatto ufficiali probabilmente sono saturi e il tempo di gestione di richieste di assistenza, informazioni, configurazioni o sistemazioni è quello che è (succede quando i ticket dell’utenza sono tanti e ci sono carenze di organico: vale per tutti gli Uffici della Pubblica Amministrazione…). Concordo invece sull’estrema utilità di creare uno spazio di segnalazione per l’utenza comune (che magari può non essere tanto smaliziata per poter utilizzare github o slack, ma potrebbe contribuire a esporre problemi, bug o vulnerabilità e testare soluzioni, da condividere con altre persone che affrontano gli stessi ostacoli).

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Ciao, il nostro comune ha attivato uno sportello digitale che supporta i cittadini proprio nella gestione delle problematiche che segnali tu @Stefano62 . Penso sia più corretto che il cittadino si rivolga allo sportello e quest’ultimo, in caso di problematica bloccante, si interfacci con AGID o gli altri “attori”/fautori o promotori della digitalizzazione che si trovano ai “piani alti” :slightly_smiling_face:

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ciao Francesca, ti ringrazio per la risposta però: a) nel mio caso specifico sono un italiano AIRE, ovvero residente all’estero e dovrei scrivere al Consolato di mia competenza; b) non credo che tutti i Comuni italiani abbiano attivato uno sportello digitale apposito; c) sono un pò scettico nel creare eventuali “colli di bottiglia” a livello comunale, già fanno fatica a rispondere in diretta ai quesiti normali sia i piani alti (AGID o chi per lui) che i livelli bassi (Comuni, ecc.), figuriamoci se ci sono passaggi intermedi. Prima che si sia trovata una risposta, l’utente ha fatto in tempo a cambiare cellulare (spernado di risolvere il problema con il nuovo modello). RImane il fatto che un Dipartimento creato apposta per velocizzare il processo digitale e pagato con contributi pubblici sia in grado di creare un “forum” al quale gli impiegati o collaboratori di questo Dipartimento trovano il tempo di rispondere e partecipare a titolo personale (come spiegato da Lazlu) che però non sia di reale aiuto in quanto non è lo sportello (punto di contatto ufficiale) preposto per questo tipo di problemi. Quindi lo trovo uno spreco di risorse pubbliche. Capirei se fosse un forum tra utenti messo in piedi da qualche “smanettone” ma senza la firma ufficiale di “Dipartimento per la Trasformazione Digitale” + AGID

Gentile, le posso confermare quanto lei scrive. All’inizio dell’anno acquistai un lettore compatibile per la CIE, consigliato dal portale governativo AGID. Bene quando l’ho montato sul mio pc con OS Ubuntu e browser Mozilla non ha funzionato. Ho ripetutamente scritto al servizio d’assistenza ma non ho ottenuto alcuna risposta. Dopo di ché un gentilissimo utente mi ha fornito almeno gli elementi utili per far riconoscere la CIE, ma è rimasta aperta la questione per il browser. Alcune settimane dopo un altro utente ha fornito la soluzione: montare Firefox senza snap, direttamente da terminale. A questo punto ho rinunciato, perché mi è incomprensibile la ragione per cui io debba smontare il mio browser caricarlo in modalità che è in via di obsolescenza in quanto i tecnici del ministero competente non riescono a modificare il sistema di identificazione in modo tale da renderlo compatibile con il terzo Browser per diffusione. Per fortuna il governo non ha messo in pratica la minaccia di eliminare il sistema SPID a favore di quello CIE. E quindi continuo ad usare lo SPID. Posso solo dire che l’arte d’arrangiarsi è prassi italica che viene fortemente “caldeggiata” da queste strutture statali che appaiono incapaci di fornire servizi elementari ai cittadini. E non mi consola certo la circostanza che sulla CIE anche nel resto dell’UE la situazione non è delle migliori. Evidentemente, le strutture statuali sono talmente dipendenti dai big players del mondo digitale da non essere in grado di sviluppare nulla di valido senza la loro fattiva collaborazione. Sarebbe da avviare uno sciopero fiscale mirato: applicarsi autonomamente la detrazione fiscale della percentuale di imposte e tasse dedicata alla digitalizzazione in quanto il servizio non funziona. Il punto grottesco è che consultando i dati di bilancio dello Stato non si riesce a sapere con precisione quanto della fiscalità va a finanziare la digitalizzazione, quindi si è impossibilitati a detrarsi dalle tasse tale percentuale. Grazie per l’attenzione e buona prosecuzione. RS

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Provato a sottoporre i tuoi problemi qui Assistenza - Carta di Identità Elettronica (CIE)
o qui
e-mail: cie.cittadini@interno.it
Telefono: 06 42985699
Per richieste di revoca CIE: 800098558

Gentile
grazie. La questione è molto lineare ai miei occhi: il mio lettore NFC ha funzionato subito su un pc con windows 10. Cosa significa? Il software è stato progettato intorno al OS di MS niente di più, niente di meno. Tutto quello che non è nella quota di mercato MS è stato ignorato. Dopodiché la creatività, l’inventiva e lo spirito d’adattamento opera il passaggio alle altre piattaforme. Ciò non sarebbe anomalo se si parlasse di un prodotto di mercato, mentre qui si tratta di uno strumento fondamentale di gestione del rapporto tra istituzioni statuali e cittadin*. Per questa ragione non mi interessa continuare un dialogo con un Assistenza che dovrebbe esistere solo per risolvere problemi in corso d’opera, non intervenire su tecnologie che in partenza sono state distribuite con logiche meramente commerciali e non istituzionali. In conclusione le modalità di digitalizzazione della PA sono affidate ai grandi player privati e tutto questo è ritenuto assolutamente normale. Mi consento di dissentire su questa visione, perché non c’è legislazione che possa impedire al grande player di perseguire fino in fondo le proprie finalità che sono sempre le stesse: acquisire quote di mercato ed implementare i propri utili/profitti. Se un organismo statuale decide di affidare la propria tecnologia di gestione dell’informazione con la cittadinanza ad uno di essi significa che c’è un interesse latente che non può essere reso pubblico per evidenti ragioni. Tutto quello che gira intorno a questo è conseguenza di una scelta politica che viene da lontano. Altra cosa sarebbe stata avere uno sviluppo indipendente di una autonoma piattaforma proprietaria da parte dello Stato Italiano che interagisse con tutti i players del mercato in maniera tecnologicamente compatibile e paritaria dal profilo dei sistemi di transazione dati. Allora in quel caso avrebbe avuto un senso avviare un assistenza sui propri prodotti. Grazie per l’attenzione. Saluti RS

Per i problemi con CIE:

  • ho chiamato varie volte quel numero già scritto qui e aperto dei ticket credo via email o forse era un form online (non ricordo), risultato: aspettare giorni settimane per ricevere telefonate da numeri che non riconosco (da filtrare come le mille chiamate giornaliere da millantatori che vogliono farti cambiare contratto energia) e venire a sapere poi via email una soluzione striminzita di una riga o due, che nel frattempo avevo parzialmente scoperto da solo o che comunque in generale non risolveva il mio problema del tempo.
    Credo addirittura che in un paio di occasioni fosse stata Sogei a scrivermi con mesi di ritardo soluzioni sintetiche senza contesto. Ma anche qui non ricordo perché era un periodo pieno di prove, test ecc avvenuto in un momento molto stressante di cambio residenza da AIRE a Italia (con strascichi di anni dovuti a vari deliri burocratici non legati alla CIE).
  • vari ticket aperti su Github e ignorati.
  • varie discussioni qui su questo forum e sui canali Slack di AgID, ma in gerale il supporto da qualcuno di ufficiale è stato trascurabile

Per i problemi con la CNS delle Camere di Commercio (simile alla Tessera Sanitaria): vari ticket aperti con InfoCamere con esperienze simili a quelle della CIE con i supporti telefonici/ticket ecc.

Da notare che uso privatamente e per lavoro Linux e non ho uno SPID. Questo, al di là delle questioni etiche o di princìpio, è un problema oggettivamente e praticamente per vivere in Italia nel 2023.

cara Francesca, certamente ho inviato una mail a questo indirizzo, ma secondo te qualcuno si è degnato di rispondere? ma nemmeno una risposta automatica del tipo sei l’utente numero 65.000.000 mettiti in coda ed attendi il tuo turno :smile:
Rimane il fatto che soldi pubblici vengono usati per creare un dipartimento che non svolge la funzione per il quale è stato creato e per il quale viene pubblicizzato, che ciò sia dovuto a mancanza di personale, incapacità, negligenza o mille altri motivi, comunque il cittadino non ha i servizi che gli spettano ed è abbandonato a sè stesso, dovendo ancora una volta poter contare solamente sull’arte del sapersi arrangiare tutta italiana (nel bene e nel male).
ciao

La compendo perfettamente. Ho già espresso ripetutamente la mia opinione ed esperienza. Ho rinunciato ad utilizzare la CIE con il pc con Ubuntu 22.04 e Firefox e lo uso esclusivamente con un pc ove è montato Windows 10. La mia riflessione che il sistema non sia stato gestito da un ente pubblico è ulteriormente corroborata dalla scadenza fiscale delle dichiarazioni dei redditi. Il software a cura di Sogei funziona egregiamente sul sistema Ubuntu 22.04 + Firefox. Debbo ancora verificare se anche la creazione di F24 non presenta problematiche. comunque la dichiarazione (precompilata) si modifica con facilità e chiarezza nella guida d’utilizzo. Pertanto esistono competenze e capacità digitali nello Stato in grado di sviluppare prodotti validi universalmente senza alcuna problematica. Credo quindi che oramai solamente il fattore economico-finanziario sia la motivazione per produrre soluzioni digitali universali e al servizio del cittadino. Posso apparire drastico ma l’esperienza finora narrata inequivocabilmente mi porta a ritenere l’affermazione come veritiera e in grado di spiegare tutte le problematiche incontrate. Saluti. RS