Buongiorno,
un fornitore si è reso conto di non aver mai indicato il protocollo della Dichiarazione D’intento nelle fatture elettroniche, per un errore di sistema la dicitura compariva solamente sulle fatture di cortesia e non sul formato xml.
Essendo che alcune fatture sono del 2020 come può sistemare la situazione il fornitore?
Quali problematiche potrebbero insorgere per il cliente?
Vi ringrazio anticipatamente.
Per le fatture del 2020 non penso ci siano problemi, non esisteva ancora l’obbligo. per le 2021, io farei una nc e rifare la fattura.
Ho verificato meglio con il fornitore per il 2020 non ci sono problemi, per quanto riguarda il 2021 non vuole procedere con nc in quanto si tratta di oltre 60 fatture…
Noi oltre ad aver comunicato l’errore non possiamo fare altro, potremmo essere passibili di sanzioni in un caso come questo?
L’emissione della nota di credito poteva rappresentare una soluzione se utilizzata immediatamente, ma a distanza di tanto tempo non è percorribile.
A mio avviso potrebbe trattarsi di una violazione “meramente formale” e quindi non sanzionabile, se appunto si considera che non ci sia stato ostacolo all’attività di controllo, soprattutto se è stata effettuata tempestivamente la verifica della regolare presentazione della dichiarazione d’intento da parte dell’esportatore abituale dal proprio cassetto fiscale, cosa peraltro obbligatoria.
L’alternativa sarebbe quella di ravvedere l’omissione, considerandola violazione “formale”, senza la possibilità di avvalersi dell’istituto del cumulo giuridico, quindi la sanzione ridotta dovrebbe applicarsi a ciascun documento irregolare, con un costo totale non proprio irrisorio.
Non vedo altre alternative… lasciando tutto così com’è, sempre che ci sia un controllo automatizzato che individui l’omissione (?), si potrebbe attendere l’eventuale rilievo da parte dell’Ufficio, a cui si potrebbe comunque fare opposizione in sede amministrativa o contenziosa, invocando il cumulo giuridico o la natura meramente formale della violazione.
Saluti, Gianni.