Mancato recapito a privato

Buonasera,
genero oltre 30.000 fatture a privati ogni anno ed oggi ho provato a fare un “test” di invio. Per ogni fattura ho la ricevuta di mancato recapito perché ovviamente non ho indicato nell’XML nessun codice destinatario e men che meno una pec. Ovviamente vi sono i sette zero “0000000”. Mi domando? Ma è normale? Cioè dovrò aspettarmi indicativamente 30.000 ricevute di questo tipo? All’interno poi è esplicitato che “la fattura è disponibile in consultazione nell’area privata a partire dalla data di messa a disposizione”. Forse mi preoccupo per niente…
Grazie

credo che questo sia un problema perchè è vero che in caso di mancata indicazione di pec/codiceDest la fattura viene recapitata lo stesso nel cassetto fiscale del committente/cessionario ma è anche vero che è una noia dover gestire tutte queste ricevute di mancato recapito

Per la precisione il tag della notifica dice:

La fattura è disponibile in consultazione nell’area riservata a partire dalla ‘Data Messa a Disposizione’. Non è stato possibile recapitare la fattura/e al destinatario per indisponibilità dell’indirizzo telematico di ricezione o perché tale indirizzo non è stato indicato in fattura (Codice Destinatario: 0000000).

In caso di mancato recapito di fatture B2C, è necessario farle avere al cliente in qualche altro modo (cartacea, email, ecc.).
La cosa più semplice è consegnare (o mandare) sempre la fattura al cliente (a meno che il cliente non chieda esplicitamente di non riceverla). Così non c’è niente “da gestire” e le notifiche di mancato recapito si possono tranquillamente ignorare.

Aruba prevede una funzionalità che in automatico invia le fatture emesse alla mail del cliente (non la pec). In tal modo si evita la perdita di tempo di inviare in un secondo momento la copia della fattura.

Esatto, è come dici tu. Io ho l’OBBLIGO comunque di consegnare la fattura cartacea se non altro come quietanza del pagamento pertanto il mio adempimento si esaurisce con la spedizione al SDI. Mi domandavo perché occorra gestire tutte queste notifiche quando nel caso di B2C il 99,99% dei privati riceverà la fattura nella sua area riservata del sito dell’AE.

Anche il mio hub inviava in copia la fattura ricevuta e/o emessa per email.
Dopo i rilievi del garante, abbiamo sostituito l’invio con una mera notifica senza dati (cessionario ecc…) con eventuale link di scaricamento.
Io non ho seguito la vicenda del garante, ma forse questo transito di fatture su email è problematico?

Non credo sia problematico se il cliente viene informato e dà il suo consenso. Nel momento in cui si registra e ti fornisce l’indirizzo email, nell’informativa sulla privacy, tra gli usi che intendi fare del suo indirizzo email ci metti anche l’invio delle fatture, dandogli la possibilità di acconsentire o meno a questo uso.
I rilievi del garante sono legati più che altro alla trasmissione delle fatture elettroniche senza il consenso del cliente. La fattura non può non passare attraverso il SdI e finora (e ancora per un po’) veniva memorizzata dall’AdE. In futuro la memorizzazione da parte dell’AdE verrà fatta solo dietro esplicita richiesta del contribuente. Da quello che ho capito il SdI, dopo aver consegnato la fattura (o anche in caso di impossibilità di recapito), si limiterà a conservare i dati fiscalmente rilevanti, buttando via il resto.

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