Massimale Carte di credito su WISP 2.0

Riceviamo proteste da utenti che non riescono a pagare 2.000€ con carta di Credito su WISP 2.0 !

Vedi screenshot

ne avevo sentito parlare al Salonedei Pagamenti di ABI a Dic 2018, ma mii sembrava anche di aver sentito AgID e @Giuseppe_Virgone dire che stavano lavorando per risolvere il problema …

Ora, chiedo:

  1. pare un limite imposto direttamente dal WISP 2.0, visto che interviene PRIMA della scelta del PSP - Corretto ?

  2. se è un limite imposto dal WISP 2.0 per le CC non è il caso che il limite sia “documentato” ovvero conosciuto ?

  3. visto che il WISP conosce l’importo ed il limite che lui impone per le CC non sarebbe meglio che disabilitasse la possibilità di scegliere al CC, anzichè far digitare la CC all’utente e poi dirgli che ha superato il limite ?

MA, più importante, non è un limite troppo basso ?

Molti pagamenti fatti anche da normali cittadini sono superiori a 2.000€ , vedi istanze SUAP/SUE, rette universitarie , etc etc

Come pensate di risolvere la cosa ?

Nota Bene: sulle FAQ di pagoPA sul sito AgID non se ne fa menzione !
vedi https://docs.italia.it/italia/pagopa/pagopa-docs-faq/it/stabile/_docs/FAQ_sezioneA.html

Grazie
Daniele Crespi

per Regione Lombardia e Comune di Bergamo (ed altri 442 !)

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Ottima domanda @Daniele_Crespi, porta alla luce un tema che è interessante per SUAP/SUE, oneri e altro.

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@Daniele_Crespi,

Non è assolutamente un limite imposto dal WISP 2.0; Il WISP ( Wizard Interattivo per la Scelta di un Psp) è uno strumento web che guida l’utente nella scelta del PSP da utilizzare per completare l’operazione di pagamento su pagoPa;

Come si vede dall’immagine da te allegata, l’utente viene informato che l’importo della transazione supera il limite accettato dai gestori su pagoPA per il metodo di pagamento scelto; Ciò vuol dire che in questo momento non esiste alcun PSP che permette il pagamento di quella cifra utilizzando le carte di credito.

Non è possibile nascondere il metodo di pagamento prima dell’inserimento dei dati della carta perchè i dettagli della carta sono un elemento fondamentale per ricercare all’interno dei servizi di pagamento offerti;il medesimo pagamento sarebbe andato a buon fine se fosse stata utilizzata una carta American Express (il cui limite è circa 10000 EUR).

Tale nuovo importo massimo è proprio parte del lavoro fatto , come annunciato al Salone dei Pagamenti , dal Team ad AgID nella sensibilizzazione verso i PSP a mettere a disposizione nuovi canali di pagamento (vedi BancomatPay) e con importi superiori rispetto a quelli attuali .

Spero di essere stato sufficientemente chiaro.

Grazie

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Dunque,
provo a rimettere in fila gli argomenti, visto anche quanto ci è stato risposto da AgID ad un ticket aperto stamattina:

Buongiorno
per quanto riguarda le carte di credito sono in vigore i seguenti limiti:
America Express 9000€
Unicredit 1000€
Intesa San Paolo, Poste e Nexi 1500€
Selezionando invece la modalità ‘‘altre modalità di pagamento’’ e scegliendo il servizio ‘‘iConto pagamento con carte’’ l’utente non ha limiti di importo ma il servizio viene gestito interamente da iConto direttamente sul loro portale.

Ora io sono un ignorante, ma due concetti di base su come funziona un circuito di pagamento con Carte di Credito penso di averle capite, ad esempio la differenza tra “Issuer” , “Acquirer” e “Circuiti” , concetti che non trovo specificati nella risposta che abbiamo ottenuto (es. Amex è un circuito) , gli altri citati possono essere sia Issuer che Acquirer , in quale accezione sono citati ? boh

provo a fare un po di ordine, sempre mettendomi nei panni del povero cittadino che deve pagare o del disperato Ente Creditore che deve interfacciare il cittadino

  1. ribadisco che c’è a mio avviso un difetto di comunicazione
    ne gli utenti ne le PA sono a conoscenza di questi limiti , qualcuno dovrebbe comunicarli con trasparenza e con chiarezza ad entrambi !

  2. se l’utente ha una Amex quindi il limite è 9.000€ ? o circa 10000€ come scrive @Mario_Gammaldi ?

  3. cosa vuol dire esattamente che Unicredit ha un limite di 1.000€ e gli altri 3 di 1.500€ ? che è il limite che impongono quando sono “acquirer” indipendentemente dal circuito e dall’issuer ? anche quando operano “on us” ?

  4. quindi i 4 di cui sopra non accettano Amex ?

  5. e se voglio pagare una cifra tra 1001€ e 1500€ cosa succede ? mi presenta solo i 3 che hanno limiti superiori a 1000 escludendo Unicredit oppure no e se scelgo Unicredit mi dice che sono oltre il limite ?

  6. ma se invece con iConto posso pagare online con CC anche sopra il limite , come faccio a saperlo ? perchè il WISP non me lo dice ? così perdo meno tempo e ne faccio perdere di meno anche all’Ente Creditore …

Ora, comprenderete che se pongo queste domande è perchè la materia mi sembre non solo poco documentata ma anche discretamente confusa e in parte contraddittoria.

Come facciamo ad orientare l’utente pagatore in questa situazione ?

NB: non è che se diciamo all’utente di andare presso un PSP lì siamo messi meglio , mi pare che anche lì ci siano massimali e non siano per niente documentati , vedi Limiti per pagamenti attivati presso il PSP

Rispetto al fatto che non sia un limite imposto dal WISP 2.0 mi riservo di fare una verifica, perchè ricordo qualcuno che diceva che sul WISP 1.4 questi problemi non c’erano.

In ogni caso a mio avviso abbiamo tutti molto lavoro da fare su questi temi.

Spero qualcuno mi illumini.

Ciao
Daniele Crespi

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Tutte le informazioni necessarie sono disponibili alle PA per il tramite della chiamata nodoChiediInformativaPSP , la quale elenca tutti i servizi di pagamento messi a disposizione sulla piattaforma.

La cifra che avevo indicato era apputo generica in quanto non avendo sotto mano il catalogo volevo evitare di dare una cifra precisa non corretta. Il pagamento indicato sarebbe comunque andato a buon fine con una carta Amex

I servizi di acquirer, come tutti i servizi di pagamento sulla piattaforma, permettono al PSP di indicare un importo massimo che può legare al tipologia di carta.
Quindi vuol dire che il WISP, secondo quanto specificato dai PSP, non deve permettere la selezione dell’acquirer Unicredit per importi superiori a 1500.

Sorvolando che la versione 1.4 non è mai esistita ( la precedente era la 1.3), le assicuro che il limite non è presente sul WISP ( il caso Amex è l’esempio lampante). Nel WISP 1.3 il problema non si evidenziava in quanto non esisteva un punto centralizzato per il pagamento delle carte , ma ogni PSP metteva a disposizione i propri servizi.

Lavoriamo costantemente per migliorare pagoPa ogni consiglio è ben accetto

Ciao

Pare evidente che c’è una divergenza di vedute sostanziale, probabilmente dovuta al fatto che noi gestiamo ogni giorno centinaia di servizi per milioni di utenti ed abbiamo una diversa sinsibilità su alcuni temi

In ogni caso non è un problema.
Il gruppo “SPAC” che vede collaborare 7 enti (Reg. Veneto, Reg. Lombardia, PAT, Reg. Campania, Reg. Puglia, Reg. Calabria, Città Metropolitana di Roma e Città di Venezia) che rappresentano circa 30 milioni di cittadini italiani , avrà modo di segnalare questa ed altre problematiche nelle sedi opportune.

Ciao
Daniele

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Ciao Daniele, io non vedo una divergenza di vedute sostanziale. Ti ribadisco che il WISP 2.0 non introduce nessuna limitazione o vincolo nei pagamenti che, se esistono, sono tutti frutto di scelte commerciali dei PSP. Questa però non è un’opinione è un fatto, che se vuoi siamo in grado di suffragare in qualsiasi momento.

D’altra parte l’adesione a pagoPA per il PSP è volontaria e le scelte sui servizi di pagamento, comprensivi di vincoli e opzioni, che essi mettono a disposizione dei loro clienti è soggetta solo alle loro politiche di mercato. Sono scelte che peraltro possono modificare a caldo in qualsiasi momento. Proprio per questo sono convinto l’opinione di un gruppo che rappresenta 30 milioni di cittadini sarà tenuto nella debita considerazione e potrebbe apportare notevoli miglioramenti alla qualità del servizio.

Il problema è che l’adesione a PagoPA non è volontaria per le Amministrazioni.

Ne consegue che il Comune di Bergamo, che negli anni precedenti aveva gestito istanze on-line incassando senza alcun problema svariati milioni di Euro attraverso MAV senza commissione, anche di importi molto elevati, ora deve giustificare ai cittadini perché con il passaggio a PagoPA si pagano le commissioni e le difficoltà di pagamento sono aumentate.

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Buongiorno Marco, da come ne parli sembra che pagoPA sia stato introdotto perchè c’era qualcuno che si annoiava e per passare il tempo ha escogitato la maniera di tormentare gli ignari cittadini. Conoscendoti invece so che sei consapevole degli enormi benefici apportati. Credo che a questo punto sia azzeccato citare questo aforisma attribuito a Niccolò Machiavelli:
“Deve essere ricordato che nulla è più difficile da pianificare, più dubbio a succedere o più pericoloso da gestire che la creazione di un nuovo sistema.
Per colui che lo propone ciò produce l’inimicizia di coloro i quali hanno profitto a preservare l’antico e soltanto tiepidi sostenitori in coloro che sarebbero avvantaggiati dal nuovo”

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Buongiorno Daniele,
ad oggi mi sembra che nulla sia cambiato da quando avete posto la questione dei limiti per i pagamenti pagoPA. All’Università di Pavia stiamo eliminando le forme di pagamento diverse da pagoPA e abbiamo molti pagamenti sopra i 1000€.

Vorrei sapere se avete sviluppato qualche strategia per “orientare l’utente pagatore”.

Grazie,
Clarissa Maggi

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Al salone dei Pagamenti di un mesetto fa mi pare di ricordare che @Giuseppe_Virgone disse che ci stavano lavorando …

In ogni caso, alcuni PSP arrivano a 1.500 con carta di Credito o con BancomatPAY

Oltre , le alternative sono due:

  1. modello 1 - immediato online . MYBANK , se la banca dell’utente aderisce a MYBANK )okkio che al momento non è facile per l’utente trovare la sua banca … vedi altri thread sul tema)
  2. modello 3 - avvisato - andando in banca o con CBILL dall’home banking

my2cents
ciao
daniele

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Mille grazie,
al fine non potremo dare indicazioni precise a tutti ma diremo che, al netto delle commissioni, l’avviso di pagamento equivale al dismesso MAV.

Buon lavoro
ciao
clarissa

Sul nostro è capitato moltissime volte che - per pagamenti di avvisi con somme di circa 4.000 Euro - le banche non sapessero cosa fare, e al Comune è arrivato un bonifico…
Purtroppo il tema degli Sportelli Bancari ad oggi non è risolto…
Sigh!

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Ci sono novità sull’argomento?
Non è possibile che le università siano obbligate a far usare pagoPA se i limiti ai pagamenti con c.c. sono così bassi!

Lavoro da 7 anni a unibo, mai lavorato in maniera così tanto a mano, in modo complicato e inefficiente lato utenza per gli incassi delle tasse universitare!

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Salve a tutti,
ci sono novità/esperienze sulla questione massimali tramite PagoPA?
Vista l’obbligatorietà di accettare pagamenti tramite la piattaforma, volevo chiedervi se qualcuno ha avuto esperienze con pagamenti superiori ai 50.000€ o ai 100.000€ (cifre che in linea di massima raggiungiamo con le concessioni di spazi o fee di utilizzo).
Grazie in anticipo!

Alessandro Cosma

Cosi alti no, mi pare si arrivi nei nostri comuni a 7-8k euro.
Però se chiedi a pagopa e ci fai sapere cosa dicono, ci interessa.

Penso ci sia un grosso problema concettuale (prima) e regolatorio (poi) da parte di chi presiede alla redazione ed approvazione delle Linee guida, delle monografie, delle specifiche tecniche, nel lasciare non regolato tutto ciò che fuoriesce dal perimetro (e specialmente nel lasciare eccessive libertà ai PSP), come se non avesse chiaro l’ambito in cui muoversi nel mondo reale delle Pubbliche amministrazioni. Facciamo un esempio: ipotizziamo che un Comune transiti a PagoPa per gli incassi della TARI, ipotizziamo che un contribuente non domestico che esercita attività imprenditoriale debba pagare una somma pari a 15.000€; con bonifico bancario e con F24 oggi non sussistono problemi operativi, si basano sull’addebito del conto corrente del contribuente alla data del pagamento. Se i massimali PagoPa in concreto (sulla base delle limitazioni autodeterminate dai singoli PSP) sono quelli di cui discorreva @Mario_Gammaldi, di gran lunga inferiori, mi viene da pensare che quei contribuenti non potranno mai pagare quelle cifre (non per loro colpa), né potranno spezzare il pagamento se la rateizzazione non è consentita per quel dovuto. Sono limiti applicabili anche per i conti correnti? E, in caso affermativo, a chi potremo imputare il conseguente danno erariale? :thinking: