Open data: i benefici della PDND

L’art. 50ter del CAD indica che la rinnovata Piattaforma Digitale Nazionale Dati include il Catalogo API - che dovrà pubblicare anche le API che espongono gli open data.

La PDND fornisce agli enti oltre il catalogo, la possibilità di implementare meccanismi di identificazione ed autorizzazione per le proprie API: le Linee guida Agid attualmente indicano dei meccanismi basati su OAuth2 che permettono alla piattaforma di svolgere questa funzione senza accedere alle informazioni dei cittadini, che transiteranno esclusivamente tra gli enti.

Il fatto che un’API open data sia nel catalogo PDND non implica la chiusura di un’API attualmente in libero accesso; permette invece all’erogatore di implementare delle policy che:

  1. preservino il libero accesso all’API compatibilmente con le risorse computazionali disponibili - come indicato nella sezione Robustezza delle Linee Guida Agid (si veda anche questo post );
  2. permettano ai fruitori in possesso di un access token PDND di avere dei profili di utilizzo ulteriori rispetto a quelli garantiti al libero accesso.

Questo meccanismo quindi permette agli erogatori di conoscere meglio i propri utenti, e di far emergere quanto gli open data siano utilizzati anche all’interno degli enti.

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