Pagamento dell'imposta di bollo


in questo articolo ho raccolto molte cose che con tutti voi ci siamo dette in vari thread. Spero possa essere l’occasione per riaprire la discussione su un importante inciampo sulla strada della digitalizzazione.
@Giuseppe_Virgone, @marcofromsicily, @maurizio_sbogar, @elena_barbi, @Mauro_Bracalari, @d.giulivi, @nardil, @Raffaele, @rose9392, @Paolo_Del_Romano

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@psaggini, @Fioroni, @Giacomo_Fioroni, @ssette, @cirospat, @simevo, @Eduardo1977, @argomauro, @Alberto49, @luca.gargiulo

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@TizianaC, @aforte, @sergiame, @luca20141, @james3, @Allisson, @enrico1, @Paolo_Barone, @ayberkfahri, @Andrea_Tironi1

@Stefano_Facondini, @FedericoA, @simonelv13, @simevo, @frantheman, @Andrea_Debbe

infatti questo avanzamento (cioè la messa a punto del sistema per far pagare l’imposta di bollo in modo telematico) o si fa ora con l’emergenza CoronaVirus (come è accaduto con la Ricetta Elettronica che ha dovuto attendere 9 anni per avere l’Ordinanza Ministeriale che mancava) oppure non l’avremo mai più!

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@emmedi qui sto indagando, ti faccio sapere appena ho capito il giro

per ora so che oltre a iconto anche intesa permettere di staccare ebolli,
e che per ora puoi farlo solo mediante un partner tecnologico l’ebollo

Grazie @emmedi per lo sforzo ma personalmente mi piace di più il flusso proposto da AgID che conserva la prova di avvenuto pagamento del bollo virtuale separatamente in un file XML. A noi l’XML ci piace o ce lo facciamo piacere …

Esso ha i seguenti vantaggi:

  1. l’utente può prima firmare e poi apporre il bollo in un secondo tempo
  2. il file (che se ha una o più firme digitali è meglio non toccarlo) non viene modificato
  3. e soprattutto l’utente non deve inviare il PDF ma solo l’impronta a chi emette il bollo virtuale !

Per migliorare la fruibilità rinnovo la mia proposta di un anno e mezzo fa, inoltre on second thought:

  1. e se si allega la prova XML di avvenuto pagamento del bollo nell’envelope p7m chissà se si invalida la/le firma/e digitali ?
  2. visto che il pagamento avviene tramite un sistema centralizzato come PagoPA ci potrebbe essere un webservice tipo https://www.pagopa.gov.it/api/v1/verifica_bollo?impronta=82278af1bdb5598c0a7a0d02d5b23a2f028f2e6e0ed5450541fc1237cfbf29e8 che le amministrazioni potrebbero usare per verificare se è stato apposto il bollo ad un documento anche se si perde per strada il file XML
  3. se si appone un bollo virtuale e poi si firma il documento con envelope p7m, i sistemi di verfica dovrebbero accettare lo stesso il bollo come valido.
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Segnalo che la Provincia di Bolzano, sembrerebbe consentire di presentare istanze con pagamento del bollo tramite e.bollo.
Però provandici e scegliendo questa modalità, si è ridiretti al sito del loro partner tecnologico per Pagopa, che mette in “carrello”, l’acquisto della marca. Proseguendo però, si passa su pagopa dove compare un messaggio “ente non abilitato all’acquisto di bollo” che a sua volta non essendo bloccante consente di concludere il pagamento. Per il sito della Provincia a questo punto l’istanza risulta correttamente “bollata” e posso quindi inviarla. Ma di bollo nessuna traccia, solo una ricevuta di pagopa con una causale numerica che non capisco cosa sia.
Sarà davvero e.bollo? Mah…

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E’ finita la fase 1, pure la fase 2, ho perso il conto ormai, ma il pagamento dell’imposta di bollo online sembra resti ancora una chimera.

Leggendo le FAQ sul sito di ICONTO mi pare perfino che non sia sufficiente attivare questo conto per poter davvero pagare l’imposta di bollo, è sempre necessario che la PA abbia attivato una integrazione tecnologica specifica:
https://www.iconto.infocamere.it/idpw/info/faq
Sezione “Pagamenti”

FAQ Come posso pagare la marca da bollo digitale?
Risposta
Il pagamento del bollo per via telematica è possibile solo se la Pubblica Amministrazione che eroga servizi telematici a cittadini e imprese gestisce i pagamenti tramite pagoPA ed ha sviluppato il collegamento al servizio @ebollo. E’ pertanto l’Ente/Pubblica Amministrazione a consentire al cittadino il pagamento di una marca da bollo digitale tramite pagoPA (servizio @e.bollo).

Il cittadino o l’impresa sarà reindirizzato dal portale dell’Ente/Pubblica Amministrazione sulla piattaforma pagoPA e potrà acquistare la marca da bollo selezionando tra i prestatori di servizi di pagamento ICONTO.

ICONTO consente di pagare la marca da bollo digitale tramite bonifico SCT (per i propri clienti) e tramite carta di credito.

Quindi siamo di nuovo fermi al palo…

Qualcuno ha avuto esperienze concrete in cui è riuscito a finalizzare un pagamento telematico dell’imposta di bollo?

Grazie,

Fabio Cassanelli


Comune di Rimini
Dipartimento Servizi di Staff
Responsabile U.O. Contratti, gare, servizi generali
Piazza Cavour 27 - 47921 Rimini
tel. 0541 704238 - cell. 335 1480664

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Dopo diverse ricerche ho trovato, a questo link
https://www.unionevalliedelizie.fe.it/6/684/servizi-online/istanze-online-e-marca-digitale
informazioni specifiche fornite da una Amministrazione pubblica sul pagamento della marca da bollo tramite il servizio e.bollo.

Un’istanza in cui è previsto questo pagamento è raggiungibile da qui:
https://www.unionevalliedelizie.fe.it/moduli/1/15/7/servizio-pianificazione-urbanistica
dove potrete selezionare ad esempio il servizio
Richiesta di certificato di destinazione urbanistica (CDU)
che prevede il pagamento del bollo sia sull’istanza sia sul provvedimento finale.

Si tratta in pratica, come potrete vedere, di compilare un form e alla fine pagare il bollo tramite PagoPA.

Resta il problema già sollevato qui relativamente all’acquisto di una marca da bollo “in differita”, quindi non immediatamente collegata ad un’istanza/provvedimento (esempio: contratto d’appalto).

Al momento questo non si può fare. So che pagopa cista lavorando con AdE ma la cosa non è prevista in risoluzione breve (ci ho provato a comparla giusto 1 mese fa).

purtroppo si va a piccoli passi e ancora oggi un cittadino che deve fare una istanza con marca da bollo deve andare al rivenditore di valori bollati e comprare l’apposita marca :unamused:

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Novità in merito a questo? Nel PNRR è prevista qualche misura di semplificazione? Nel frattempo stiamo mettendo su servizi on line che hanno poco del “ALL ON LINE”….avete qualche aggiornamento?

Ho visto che ci sono istituti del Ministero della Cultura che prevedono il pagamento del bollo via PagoPA ma di fatto si tratta di un pagamento che va a finire su un capo e capitolo d’entrata cumulativamente destinato all’imposta di bollo, e non ci sono strumenti per collegare il singolo pagamento al documento ‘bollato’.

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Sto cercando info su internet e provo a riprendere questa discussione per chiedere a voi a che punto siamo arrivati con e.bollo. Ho contattato pagopa, agid, agenzia entrate, infocamere,ecc ma nessuna info pratica e concreta ancora. Un ordine professionale vorrebbe attivare l’iscrizione all’Ordine in maniera telematica sul proprio sito web. Vorrebbero assolvere alla marca da bollo da 16 euro digitale, da apporre sulla domanda di iscrizione. Abbiamo letto le linee guida AGID e cercato sul sito agenzia entrate ma il tutto non è chiarissimo.
Sulle linee guida ci sono varie info ma nessuna che spiega in maniera molto pratica cosa debba fare l’Ente e poi in seguito il professionista che vuole iscriversi. Qual è il primo passo? C’è una procedura dettagliata? L’Ordine deve registrarsi o accordarsi con l’agenzia? Come scarica e poi utilizza il software per riconoscere il bollo? Come il professionista arriva a pagare il bollo tramite PSP? Ci sono costi da sostenere per la P.A.? Ma soprattutto chi si deve contattare per iniziare l’iter?
Grazie

ne stiamo dibattendo in questi giorni su vari tavoli
a) ebollo è un progetto che per quanto ne so non ha attivato nessuno (spero qualcuno mi smentisca)
b) la maggior parte dei servizi ti fa inserire a mano il numero di bollo e “promettere” di non usarlo più (nel 2024 fa ridere)
c) puoi attivare il bollo virtuale usando la tassonomia di pagopa (ma ADE mi dice di usare ebollo e che non mi conviene usare questo metodo, sto cmq lottando per riuscirci)
Quindi hai sollevato un temone, ma siamo in tant a combattere.

Citando anonymous, per i progetti digitali:

image

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@e.bollo (aka marca da bollo digitale):

  • L’ordine aderisce a pagoPA.
  • L’ordine sviluppa un servizio online per l’iscrizione (accesso con SPID/CIE).
  • Il servizio online genera un pagamento che contiene una marca da bollo digitale secondo le specifiche contenute nelle SANP (Servizio @e.bollo | SANP).
  • Il pagamento deve farsi esclusivamente online (attivato dall’EC, tramite Checkout si direbbe), anche perché ci sono solo due PSP in grado di generare una marca da bollo digitale.
  • Il servizio online comunica al back-office che gestisce le iscrizioni, oltre al documento “domanda di iscrizione” anche il documento “marca da bollo digitale” (che è un XML firmato dal PSP che mette insieme l’hash del documento bollato, la domanda, e l’identificativo univoco del bollo digitale).
  • L’ordine non deve fare altro con l’Agenzia delle entrate. Solo mantenere insieme XML della marca da bollo e documento bollato (= il servizio online trasferisce tutto al protocollo informatico).

Alternativa, il bollo virtuale (aka imposta di bollo assolta in modo virtuale):

  • L’ordine fa una convenzione con l’Agenzia delle entrate;
  • In fase di domanda si fa pagare il bollo direttamente da chi fa domanda (se tramite pagoPA magari indicando il corretto codice di tassonomia, ma non rileva piu’ di tanto);
  • Sulla domanda va messa la formula “imposta di bollo assolta in modo virtuale”
  • L’ordine tiene il conto delle domande ricevute e dei bolli pagati virtualmente
  • Periodicamente rendiconta all’Agenzia delle entrate e fa il versamento tramite F24.

Autoquote:
Bollo e impossibile. Breve storia di un corto circuito digitale - L’archivista digitale

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Bellissimo articolo! Grazie, spiega molte cose.

Riguardo il bollo, non si potrebbe semplicemente abolirlo? Per servizi conosciuti (passaporto, notariato ecc.) basterebbe integrarlo nel costo del servizio, per altri accettare che ceralacca e timbro nell’era digitale non hanno piu’ senso.

Un ottimo suggerimento di Frederick Brooks (“The Mythical Man-Month”) e’ che prima ancora di scrivere le specifiche di un software occorrerebbe scrivere le istruzioni per l’utente, quelle che vengono di solito lasciate alla fine - se mai vengono preparate. Gia’ a questo stadio gli autori si renderebbero conto di tutte le assurdita’ di vita reale che probabilmente sfuggirebbero in fase di specifiche tecniche e proporrebbero da soli una notevole semplificazione delle procedure.

Ad esempio, con la fatturazione elettronica la questione dei bolli da 2 EUR diventa molto scomoda perche’ va gestita separatamente dalle fatture stesse. Lo Stato (Ministero delle Finanze ecc.) non e’ in grado di contare il numero di fatture emesse durante l’anno e chiedere il pagamento insieme a IVA e tasse?

Considerazione simile per i certificati. Prendiamo a esempio ANPR. L’accesso e’ legato al codice fiscale. Scarico “n” documenti durante l’anno? Il conto di “n” marche da bollo entra nella mia dichiarazione fiscale.

Ma la soluzione migliore resterebbe quella di abolire del tutto la marca da bollo.

Grazie. Proprio in questi giorni abbiamo avuto contatti con PagoPA per e.bollo. I primi due punti da te scritti l’Ordine li ha già fatti. Ora siamo in fase di valutazione dei punti 3,4 e 5 per capire, dalla documentazione informatica che mette a disposizione pagopa tramite suo sito (o chiedendo loro eventuali spiegazioni ulteriori), la complessità e la convenienza a sviluppare da parte nostra la comunicazione appunto fra il nostro servizio online e pagopa per la marca da bollo.

ottimo.
penso che una parte della complessità sia chiedere la marca da bollo quando il documento “domanda di iscrizione” è fatto e finito e non sarà piu’ modificato (serve l’hash).
Per esempio: prevedete una firma digitale? In tal caso, dopo che l’utente ha caricato il file firmato, va guidato a pagare specificando che se non fa il pagamento online la domanda non parte. Più complicato - non solo dal punto di vista del bollo - se la domanda non ha una sua materialità specifica ma è solo un flusso di dati.

Tienici aggiornati, la curiosità di vedere un servizio @e.bollo in funzione è tanta.