PagoPA, divieto pubblicazione IBAN e la responsabilità dirigenziale

Non ti si puo’ impedire di farlo ma cosi’ paralizzi l’attività dell’ente destinatario del pagamento.

1 Mi Piace

Poi davvero basta accapigliarsi sulle commissioni. Ci meriteremmo un aumento di quanto corrispondiamo alla p.a. almeno in linea con l’inflazione.

Duole dirlo, ma i trasferimenti di denaro hanno sempre dei costi. Anche i bonifici senza commissioni per chi li paga.

Sono rimasta indietro :man_facepalming: A chi possiamo chiedere un’interpretazione autentica?
@frantheman se vuoi che scoppi la rivoluzione…

1 Mi Piace

L’interpretazione autentica di una norma di legge è sempre riservata al potere legislativo. Per come è concepita e per come si colloca nel sistema vedo difficile e improbabile un contenzioso e quindi anche una risoluzione della questione in sede giurisdizionale.

Io pero’ piu’ che sull’obbligo di legge la metterei sull’efficienza.
Non ricordo i passaggi precisi ma lato p.a. ci sono i margini per ricevere pagamenti extra pagoPA senza che scatti la gattabuia o qualche altra pena.
Poi ci dovrebbe essere anche da parte di chi paga un po’ di autoanalisi: a me farebbe comodo pagare con Paypal come faccio su Netflix o con Satispay come faccio al bar. Non posso pretendere che in Comune accettino questi pagamenti. Allo stesso modo non posso pretendere che si accetti il bonifico, se l’ente creditore non lo individua fra le forme accettate.
Del resto, a nessuno verrebbe in mente di presentare un’istanza di accesso agli atti su una lapide di marmo scolpita e se l’Ufficio protocollo inizia a storcere il naso se vede avvicinarsi uno con la lapide sottobraccio nessuno si scandalizza…

1 Mi Piace

Diciamo che se la norma fosse stata scritta in modo più sensato, invece di essere allusiva, sarebbe stato meglio per tutti: ogni EC avrebbe già completato l’integrazione totale con il circuito PagoPa evitando ritardi implementativi (con il rischio concreto di non ricevere pagamenti dagli utenti/contribuenti), i PSP non farebbero movimentazioni di fondi fuori circuito (bloccati alla fonte sui c.f. degli EC), i cittadini non vedrebbero questo metodo come astruso…

2 Mi Piace

Pagopa è un vero e proprio pizzo di stato. Oggi pagata commissione di 1,50 euro per pagare 6 euro per la gita scolastica di mio figlio. Qualsiasi pagamento si potrebbe fare tramite bonifico ordinario dove la maggior parte delle banche non chiede commissioni e comunque rientra nella libera scelta del cittadino a quale banca affidarsi. Io per esempio ho una spesa di circa 100 euro all’anno solo di commissioni pagoPa, davvero pazzesco se moltiplicato per il numero di cittadini. Un vero e proprio furto. Aggiungo che ho vissuto all’estero in diversi paesi e nessuno si sogna di aggiungere una commissione per bonifici bancari. I pagamenti avvengono immettendo un apposito codice strutturato come casuale e da questa l’ente è sempre in grado di risalire al bonifico. Pagopa è una vergona solo italiana. Una tassa occulta che pesa parecchio

2 Mi Piace

Anche la scuola ci mette del suo a gestire così i micropagamenti. Il rappresentante di classe raccoglie i soldi e fa un versamento unico. Com beneficio per tutti, scuola inclusa.

1 Mi Piace

Le linee guida sui pagamenti verso le PA del 2018 e anche le ultime 2024 non escludono altre modalità di pagamento.
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/04/16/24A01868/SG
Perché Enti pubblici e scuole ignorano volutamente la possibilità di versare in contanti alla cassa ad esempio?
In Italia la moneta contanti non può essere rifiutata e, seppur depenalizzato, è reato rifiutare un pagamento in contanti.
I dirigenti scolastici ignorano nelle circolari queste Linee guida e si limitano a ribadire che loro sono obbligati a pagopa. Lo sappiamo che il pnrr spinge in tal senso.
Il sistema pagopa sul sito ufficiale ribadisce che l’obbiettivo è limitare il contante: un fine contro la legge tra l’altro.
Mette il cittadino nella condizione volontaria di andare contro la legge, pagando più commissioni, rischiando di perdere dati privati sul web condividendoli con PSP sconosciuti

Una regola d’oro della gestione aziendale e’ di facilitare al massimo i pagamenti, cioe’ gli incassi. Non deve esserci il minimo intoppo. Ogni complicazione porta a una potenziale perdita di fatturato.
Le regole europee su 2FA, identificazione online su smartphone ecc. sono state costruite proprio per rendere piu’ semplice possibile il passaggio dal carrello al pagamento. Porte aperte, guai se l’utente si deve fermare, poi ci ripensa e non procede con l’acquisto.
Sono aspetti cosi’ ovvi ed evidenti che e’ difficile trovare argomenti razionali per sostenerli.
La mia banca, come tutte, permette i pagamenti con IBAN. F24 e’ piu’ cervellotico, ma funziona anche quello. Inventare un terzo sistema, tra l’altro a pagamento, e poi renderlo obbligatorio e’… (non termino la frase per evitare grane giudiziarie)
PagoPA andrebbe benissimo se non fosse obbligatorio ma facoltativo. La meniamo tanto con l’economia di mercato, applichiamola! Se PagoPA costa di piu’ e non offre vantaggi significativi rispetto ad altri sistemi, allora non lo usa nessuno, fallisce, e la questione si chiude li’.

1 Mi Piace

I cittadini devono imparare a lamentarsi di meno e cercare di capire che nulla è obbligatorio, pertanto smettere di seguire certe innovazioni poco utili e vantaggiose.
Il problema è che si sentono obbligati. Se vai a leggere bene non lo è. Se i dirigenti scolastici, i responsabili delle PA etc riuscissero ad essere meno servili, sarebbe un bel successo

Ciao,
per come la capisco io il contante non è escluso, mentre per i pagamenti elettronici sono esclusi i versamenti diretti su IBAN e permessi solo PagoPA e in alcuni casi F24.
Le comissioni non sono di PagoPA ma del PSP scelto. Personalmente non pago commissioni con Deutche Bank, Revolut e Hype. Anche altri PSP dovrebbero seguire il loro esempio, ma PagoPA non può obbligarli a non richiedere commisioni; siamo noi come utenti che possiamo scegliere di non utilizzare i PSP che ci fanno pagare commisioni.

Ciao Pasquale,
per quanto ne so, la commisione non è di PagoPA ma del PSP scelto per eseguire il pagamento. Ce ne sono diversi che non applicano comissioni come p.es. Deutche Bank, Revolut, Hype, ecc.
Per il pagamento delle bollette delle utenze molti pagano ancora con il bollettino postale e non ho sentito lamentarsi in molti per questo; l’alternativa è l’adddebito diretto in banca e non tutti vogliono farlo. Da poco alcune aziende di utenze offrono il pagamento sullo stesso circuito utilizzato da PagoPA, il circuito CBILL, e se si utilizzano i PSP che non fanno pagare comissioni, evitano di pagare comissioni.
Ognuno sceglie la proposta che reputa migliore, ma non mi sembra corretto lamentarsi del sistema dei pagamenti di PagoPA, che per me peresonalmente sono una comodità, oltre a una garanzia in caso di disputa con l’ente per il pagamento in quanto le ricevute di pagamento sono conservate su PagoPA.

Sinceramente non ho mai visto problemi ad ottenere le ricevute di pagamento per qualsiasi modalità utilizzata prima di Pagopa. Lo scopo di pagopa in pratica è limitare il contanti e c’è scritto sul sito ufficiale. È reato invece rifiutarlo. E si fa fatica a pagare in contanti o altra modalità consentita dalle linee guida 2024 sui pagamenti verso le PA, perchè le PA ignorano la guida e cercano di obbligarti al pagopa e simili come Cbill. Non è giusto e leale…
Le commissioni PSP ci sono sempre, maggiorate e se qualcuno le riduce al minimo, lo fa solo per i propri clienti. Non è pertanto possibile ed immaginabile che un cittadino apra conti on line con tanti PSP inseguendo le agevolazioni. Ne trovi uno a zero per tutti? Scrivilo qui

Non ho trovato PSP senza commissioni. Non è pertanto corretto obbligare ad un pagamento che è complicato: dovevi leggere la chat della classe per capire il grado di difficoltà che c’era tra i genitori.
La dirigente scolastica nella circolare obbligava al pagopa o cbill. Non rispondeva alle richieste di informazioni circa la linea guida 2024 sui pagamenti verso le PA. Insomma è una situazione imbarazzante questa di portare avanti il pagopa solo per i fondi pnrr quando non c’è facilità e risparmio. In due minuti si fa un bonifico gratis alla scuola, oggi che quello istantaneo è gratis!
Dobbiamo riflettere su quanto i cittadini siano davvero consapevoli e capaci di ribellarsi ai soprusi, procedendo con le alternative più sensate.

Pagamenti a due enti di servizi in UE (non Italia)

  • uno mi ha creato un IBAN dedicato su una loro banca. Dalla mia verso su quello e non c’e’ nemmeno bisogno di indicare una causale o di un codice utente.
  • un altro, ma deve essere in accordo con la banca di appoggio, mi invia una lettera pdf con la richiesta del dovuto. A me e’ sufficiente caricare la lettera sul sito di quella banca, il software legge dai campi espliciti (o invisibili, non lo so) tutte le indicazioni necessarie, IBAN, codici, causali ecc. A me resta solo versare sull’IBAN indicato, e IBAN funziona in tutta Europa.

Entrambe queste tecnologie sono semplici, si basano su procedure e soluzioni conosciute da due decenni (IBAN, pdf), non aggiungono software lato utente (la app!), non gli complicano la vita, funzionano.

L’ingegnere veramente bravo e’ quello che taglia mantenendo la funzionalita’ richiesta, non quello che aggiunge e peggiora il risultato. Sorry, oggi si chama “esperienza utente”.

In italia quindi possiamo tranquillamente tornare ai pagamenti già esistenti senza pagopa.
Tra l’altro gira in rete un racconto di un pensionato che rifiuta i pagamenti on line e spiega che uscire di casa, andare anche in posta, al supermercato etc gli consente di vivere, scambiare due chiacchiere etc.
Riflettiamo su questo eccesso di digitalizzazione non richiesta.

D’accordo al 200% senza se e senza ma.

Chi oggi ha meno di 50 anni probabilmente non ricorda o ignora come funzionava una volta Interrail. Si comprava un libriccino cartaceo, non ricordo il costo esatto ma l’ordine sarebbe stato quello di 350-400 EUR di oggi, e per un mese si poteva viaggiare gratis in tutta Europa, fino al Marocco da un lato e Finlandia e Romania dall’altro.
Oggi rifarei volentieri l’esperienza ma e’ diventato impossibile. Occorre scegliere in anticipo paesi e giorni, rigidamente contingentati. Anche i posti sono disponibili su ogni treno in numero limitato. Prenotazioni obbligatorie e attivabili solo da cellulare e app. In breve - con IT e’ diventato molto complicato da gestire, la spontaneita’ e’ vietata.
Quando l’ho fatto la prima volta ero uscito di casa con l’intenzione di visitare i paesi mediterranei. Tra Bologna e Trieste ho conosciuto due bellissime giovani svedesi e cambiato in tempo reale le intenzioni di viaggio. Due settimane dopo ero in visita da loro a Malmö dopo essere passato da Norvegia, Finlandia e Svezia. Oggi questa esperienza europea sarebbe impossibile.
Dov’e’ il vantaggio di IT?