PagoPA e Donazioni

Molte Enti e Pubbliche amministrazioni (musei statali, biblioteche, enti territoriali, ospedali, università ecc.) risultano sensibili al tema delle donazioni e, più in generale, del fundraising.
Non sembra che questa specifica casistica sia al di fuori del perimetro di PagoPa, tuttavia in rete non abbiamo trovato best practise e\o esperienze da seguire.
La documentazione ufficiale basa PagoPa sull’esigenza di una pagamento “dovuto” (a fronte di un servizio reso, o in quanto imposto dalla legge), ipotesi che decade con il tema delle donazioni che è un atto di liberalità.
Non sussistendo un “dovuto”, come cambia il workflow del pagamento “MODELLO 1”? Nello specifico: l’utente che intende versare la liberalità genera un oggetto RPT on-demand, mantenendo completamente il controllo sul medesimo (e quindi potendolo eliminare se cambia idea sul versamento)?
E’ corretto ipotizzare che il flusso di liberalità non vada ad alimentare l’archivio dei pagamenti in attesa?
Probabilmente sarebbe utile un sequence-diagram come quelli già presenti nella documentazione ufficiale per le altre casistiche.
Grazie mille per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti
Paolo

Ciao @Paolo_Di_Battista,
il caso delle donazioni rientra certamente nella casistica dei pagamenti spontanei che su modello ad iniziativa ente (1 e 2) sono coperti dalla specifica e per i quali non è prevista l’alimentazione dell’archivio di pagamenti in attesa. Da portale, quando l’utente manifesta la volontà di effettuare la donazione, questa viene gestita verso pagoPA con una normale richiesta di pagamento (RPT) che può essere annullata in qualsiasi momento prima della riscossione.

Per quanto riguarda invece il modello spontaneo ad iniziativa PSP (modello 4) non mi risulta che la donazione sia una casistica gestita e non so se ci sono piani di supportarla.