PagoPa per i servizi in concessione

Buongiorno a tutti, scrivo qui per cercare di capire come deve essere e cosa mi richiede la legge.

Ho 2 concessionari di servizi (pubblicità e coattivo) che correttamente hanno richiesto l’attivazione di un conto corrente del nostre ente ma dedicato a loro e mi chiedono di attivarli per i pagamenti PagoPa.

Uno di questi farebbe direttamente l’intermediario tecnologico, l’altro utilizzerebbe mypay di Regione Lombardia che io quindi dovrei prima aderire /attivare visto che ad oggi non usiamo.

La prima domanda è questa: adesso i flussi di rendicontazione arrivano tramite il mio intermediario (software house) e quindi riusciamo a riconciliare in automatico.

Nel caso dei concessionario questi flussi arriverebbero solo a loro essendo intermediari o comunque arriverebbero anche al comune (scusate ma su questa cosa sono ingnorante)

Seconda domanda: ho un terzo concessionario (illuminazione votiva) che in quel caso incassa direttamente lui. Quest’anno questo concessionario è uscito in autonomia con i pagamenti Pagopa senza che io lo censissi nel mio cruscotto Pagopa. E’ possibile? Lui è un privato come fa ad emettere pagamenti Pagopa?

Mi serve per capire perchè ho anche un concessionario del servizio mensa che incassa direttamente i soldi e vorrei capire se e come fargli attivare il Pagopa.

Grazie.

Da un punto di vista pragmatico: tieni intermediari/partner/concessionari distinti su iban distinti sennò non ne vieni a capo con ka rendicontazione/riconciliazione.

I flussi XML scambiati sono dell’ente creditore e ogni suo partner/internediario vi ha potenzialmente accesso. È da capire quali è disposto a trattare.

In caso di concessionario della riscossione vero e proprio la via maestra è delegarlo a censire il tuo iban nel suo mondo pagopa e lasciarlo operare come ente creditore. Del resto se hai dato la riscossione di un servizio in concessione è per sgravarti da impicci: perché inpelagarsi con implementazioni pagopa? Che si organizzi il concessionario, ti riversi soldi e ti fornisca resoconto nelle modalità concordate. Il resto sono vie di mezzo che portano solo complicazioni.

Probabilmente il concessionario delle luci votive è iscritto a pagopa come ente creditore (in quanto iscritto all’albo sldei concessionari) e ha censito il tuo iban saltando la delega formale o chiedendola a qualcun altro nell’ente.

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perfetto, grqazie mille. Chiaro.

A me risulta che ci sia obbligo di censire l’IBAN sul Portale dei Pagamenti solo per le concessioni di riscossione tributaria, non per i servizi;
i gestori di pubblico servizio sono comunque obbligati ad utilizzare PagoPA in base a quanto previsto dall’art. 5 del CAD, e quindi debbono accreditarsi “in proprio” a PagoPA, senza chiedere autorizzazioni all’Ente.
la visibilità della rendicontazione degli incassi dipende quindi dal tipo di contratto sottoscritto con l’Ente creditore.

Correggo quanto ho scritto prima.
Potrebbero esserci state delle novità su questo versante, introdotte probabilmente nell’aprile 2021 anche a seguito della circolare Dipartimento Finanze - Circolare n. 3/DF del 27 ottobre 2020 e riassunte in questa FAQ (alla quale corrisponde probabilmente quale comunicato ufficiale o qualche modifica di linee guida).
Domande frequenti per gli Enti Creditori — pagopa-docs-faq latest documentazione

L’adesione a pagoPA da parte di un soggetto a cui una PA ha affidato la riscossione delle entrate ha effetto sulla stessa PA appaltante?

Un Riscossore - definito come quel soggetto iscritto nell’albo di cui all’articolo 53, comma 1, del D.Lgs. n. 446/1997, che consente alle PA di affidare a terzi le attività di accertamento, liquidazione e riscossione delle entrate - se aderente al sistema pagoPA, potrà risultare Ente Creditore e beneficiario delle operazioni di pagamento elettroniche eseguite attraverso la piattaforma pagoPA solo ed esclusivamente nel caso in cui la PA gli abbia ceduto il credito. Non anche quindi nel caso in cui il Riscossore stia gestendo un credito nella titolarità dell’ente impositore (come precisato con Circolare n. 3/DF del Ministero dell’Economia e delle Finanze). Si precisa quindi che: l’affidamento ad un Riscossore non rientra tra le cause di esenzione dall’adesione alla piattaforma pagoPA da parte della PA appaltante/ente impositore; il Riscossore potrà liberamente decidere di aderire al sistema pagoPA in qualità di Partner/Intermediario tecnologico per agevolare gli enti impositori nell’adesione alla piattaforma pagoPA; il Riscossore, per l’incasso dei crediti acquisiti dalla PA a seguito di cessione del credito, potrà aderire in proprio a pagoPA in qualità di Ente Creditore.

Quindi, rispetto a quello che ho scritto sopra, cambia che - a meno di questa cessione del credito, che non credo sia il caso - il riscossore non opera come ente creditore pagopa e quindi l’ente (il comune) lo nomina come suo partner tecnologico pagopa sul portale delle adesioni. Per il resto le altre indicazioni restano valide: mantenere partner tecnologici distinti su iban distinti per non complicarsi la vita e lasciare che il riscossore implementi quanto necessario e rendiconti al comune secondo gli accordi.

Ciao a tutti, scusate se riporto in vita questo argomento, ma il titolo è più che mai appropriato.
Mi chiedevo se il concessionario mensa a cui faceva riferimento @Filippo_Perego ha più attivato PagoPA.
Nel 2021 il mio comune ha deciso di affidare il servizio di mensa scolastica non più in appalto ma in concessione.
Ritenco che abbi l’obbligo di accettare pagamenti con PagoPA, in quanto gestore di pubblico servizio art. 5 del CAD, ho provaot a chiederlo ma non prendono proprio in considerazione la cosa.
Anche un avvocato che ho interpellato concorda con la mia interpretazione, in quanto il concessionario a differenza dell’appaltatore si sostituisce alla stazione appaltante nel rapporto con il cliente.

Qual è il vostro parere? MI pare di capire che non è affatto raro che concessioanri di servizi incassino con PagoPA.