PagoPA per pagamenti elettronici tramite POS?

Buongiorno a tutti,
avrei bisogno di alcuni chiarimenti sul tema pagamenti elettronici e PagoPA.

Dal 1° gennaio 2018 tutti i pagamenti elettronici a favore delle PA dovranno obbligatoriamente avvenire mediante canale PagoPA.

In molte aziende sanitarie oggi sono presenti riscuotitori automatici attraverso cui i cittadini possono pagare le proprie pendenze (previa lettura di un apposito barcode stampato sul foglio di prenotazione o richiedendo una lista sospesi con la tessera TEAM), sia con contante che tramite POS. Non capisco se, a far data dal 1° gennaio 2018, i pagamenti elettronici eseguiti su questi totem (tramite bancomat o carta di credito) debbano o meno transitare su canale PagoPA.

Stesso discorso per gli sportelli di cassa aziendali (e altri punti abilitati all’incasso come, ad esempio, alcune farmacie comunali o studi medici di professionisti accreditati) dotati di POS.

Mi sembrerebbe contro ogni logica richiedere un adeguamento di tali apparati (riscuotitori automatici/terminali POS) affinché questi possano collegarsi al nodo SPC (se non altro perché le casse, tanto quelle manuali quanto quelle automatiche, sono già oggi integrate coi sistemi informativi aziendali per recuperare tutti i dati amministrativi legati alla pendenza da incassare).

Infine: ci sono aziende sanitarie che, allo scopo di rendere più agevole ai cittadini il processo di pagamento, hanno da tempo implementato sistemi di incasso multicanale (investendo tempo e soldi pubblici) e hanno dunque in essere integrazioni con alcuni brand della GDO o col circuito CBILL.
Per quello che mi è stato lasciato intendere, tali integrazioni dovrebbero essere progressivamente dismesse con il confluimento dei soggetti in gioco nel canale PagoPA come PSP (es. alcune banche sono già presenti sul nodo dei pagamenti: gli home-banking di tali istituti prevedono opportune funzioni per pagamenti PagoPA)… ma con quali tempi? Per esempio, c’è qualche brand della grande distribuzione organizzata che accetta già avvisi di pagamento con IUV?
Dal 1° gennaio 2018 i pagamenti effettuati ancora tramite questi canali sono da considerarsi non a norma? Le aziende sanitarie sono passibili di sanzioni in tal senso?

E’ abbastanza inverosimile “chiudere” canali di pagamento ai quali i cittadini si sono già “abitutati” e che risultano oltretutto comodi e pratici.

Purtroppo la scadenza prossima del 1° gennaio 2018 sta creando agitazione e non poca confusione nell’interpretazione delle direttive AgID.

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Ciao Paolo,

grazie per la tua domanda. Stiamo girando per l’Italia anche per spiegare meglio queste cose.
La scadenza prevista nel piano triennale esplicita che entro il 31 12 2017 le PA (Pubbliche Amministrazioni) devono presentare i piani di attivazione dei vari servizi sotto PagoPA. Quindi il 1 Gennaio 2018 non è una data da dentro o fuori, ma quella di un progressivo e speriamo veloce adeguamento. Quindi dal 1 Gennaio 2018 i pagamenti fuori PagoPA sono ovviamente regolari.
Sul tema POS, i gestori terminali (ovvero i soggetti che gestiscono le transazioni POS per le banche) si stanno adeguando per integrarsi a PagoPA rendendo trasparente all’esercente questo passaggio per le varie PA aderenti. CartaSi (che copre circa 800 mila POS su territorio) è già pronta e sta lavorando con alcuni comuni.
In ogni caso il passaggio del POS a PagoPA richiede un intervento della PA aderente e del gestore terminali. Nulla deve fare l’esercente e per lui è tutto trasparente.
Per quanto riguarda CBILL è già integrato a PagoPA e i canali GDO lo sono in molti casi.
Ti ripeto non è l’esercente che deve adeguarsi ma la Pubblica Amministrazione, questo nell’ottica di salvaguardare investimenti e operatività.
Scrivimi direttamente a giuseppe@teamdigitale.governo.it e cosi potremo sentirci anche telefonicamente per chiarire tutti i tuoi dubbi più velocemente.

Grazie ancora per la domanda

Ciao,

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