PagoPA - RID bancario

Ciao a tutti.

Ho provato a capire se c’è il RID bancario come possibilità di pagamento, ma mi sembra di no.
Alcuni genitori per la mensa mi hanno chiesto se era possibile fare RID mensile ad esempio di 100 euro, per evitare di dimenticarsi il pagamento. Ovviamente si può gestire a livello applicativo (email, sms, whs etc etc)

D’altro canto volevo sapere se sarà possibile in futuro? (o è già possibile e io non ho capito come?).

Grazie.

Andrea

Ho chiesto alla segreteria della mia scuola (scuola secondaria superiore) se potevano attivarsi per far pagare le tasse scolastiche agli alunni con pagoPA ma mi hanno detto che non sanno dove mettere mano.
Forse un po’ di divulgazione potrebbe aiutare un po’ tutti.

Caro Andrea,

in realtà il RID è stato sostituito a livello SEPA dall’SDD (Sepa Direct Debit) e su PagoPA è possibile farlo o scegliendo conto corrente sul wisp o attraverso il proprio PSP con la preautorizzazione. Ovvero scegliendo uno dei PSP aderenti l’utente può chiedere di aderire al modello 2 (se implementato dal PSP) ovvero pre autorizzare tutte le richieste di pagamento inviate sul proprio codice fiscale da una certa PA per un certo tributo. Chiamami o scrivimi se hai dubbi.

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Grazie. Ora cerco di capire come è utilizzabile dal cittadino.

Andrea

Ciao @Giuseppe_Virgone, potresti spiegare meglio come funziona la possibilità di pre autorizzare tutte le richieste di pagamento inviate sul proprio codice fiscale da una certa PA per un certo tributo?
Non mi risulta che questa sia una funzionalità presente in PAGO PA (magari ho perso qualche dettaglio!)…

In ogni caso, la precondizione sarebbe comunque che la PA pubblicasse i dati dei pagamenti richiesti, giusto?

[Riguardo al tema delle scuole sollevato prima, confermo che nessun istituto scolastico lo sta utilizzando… Sigh!]

Ciao @psaggini, provo a rispondere alle tue domande.
Il modello 2 è uno strumento molto versatile, adatto a molteplici scenari, ma proprio per questo il funzionamento può essere facilmente frainteso. Per pagare con il modello 2 l’utente semplicemente sceglie sul Wisp un canale di un PSP che lo implementa e con questo conclude la sua esperienza su pagoPA. A differenza del modello 1 non è previsto il reindirizzamento verso una landing page del PSP per autorizzare il pagamento.
Come viene quindi autorizzato il pagamento? La risposta è che questo aspetto non è gestito all’interno di pagoPA, dipende dalla relazione fra utente e PSP e quindi non stupisce che tu non abbia trovato le funzionalità che cercavi.
Una possibilità di autorizzazione al pagamento, concretamente implementata, è stata accennata da Giuseppe e prevede una pre autorizzazione del pagamento mediante una delega rilasciata dal debitore alla propria banca. Questa modalità effettivamente è molto simile al RID (o meglio all’SDD). In linea di principio tuttavia non sussiste nessun obbligo per l’utilizzo di questa modalità in via esclusiva, ed è possibile che il PSP possa proporre metodi alternativi ai propri clienti. È possibile, tanto per fare un esempio, che l’esecuzione del pagamento si concluda attraverso una app che l’utente ha ottenuto dal proprio PSP.
In ogni caso, tuttavia, non c’è nessuna necessità che la PA pubblichi i dati dei pagamenti richiesti (sempre che abbia inteso bene cosa tu voglia dire). Il modello due è utilizzabile sia nel caso di pagamenti spontanei, dovuti cioè a un’iniziativa dell’utente, sia per saldare posizioni debitorie preesistenti.
Per quanto riguarda le scuole il MIUR ha lodevolmente implementato un portale (http://www.istruzione.it/pagoinrete/) che consentirebbe di utilizzare pagoPA, ma bisogna ammettere che il numero di scuole attive sui pagamenti sono ancora un numero insoddisfacente. .

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Ma qualcuno usa il modello 2 e può gentilmente spiegare gli step concreti di utilizzo?

da quello che ho capito:

  1. vado in banca e autorizzo i pagamenti con pagopa
  2. mi arriva di pagare la tai
  3. scelgo come psp la mia banca
  4. il matching tra me (codice fiscale) e l’autorizzazione al punto 1 permettere il pagamento senza scegliere nulla con commissione secondo accordo con la mia banca

Ho capito bene?

Andrea

Io mi ero immaginato un caso d’uso diverso, equivalente al RID:

  1. Dispongo alla mia banca PSP di autorizzare gli addebiti del dominio EC sul conto X
  2. Dispongo all’ente EC di addebitare automaticamente sul conto X
  3. L’EC emette automaticamente RPT, con il campo ibanAddebito compilato col conto X, alla scadenza dei dovuti, senza necessita che il cittadino lo richieda esplicitamente.

Non ho mai avuto modo di verificare la bonta’ di questo scenario, ma questo mi sembra uno use case vincente per il modello 2, piuttosto che un modello 1 leggermente accorciato che a mio avviso non giustifica per l’utente l’onere dell’autorizzazione e il rischio collegato.

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L’ipotesi mi piace e visto che in Regione Lombardia abbiamo fatto largo uso del RID per la Tassa Auto sarebbe utile capire se funziona.

@Giuseppe_Virgone @Mauro_Bracalari : che ne dite ?

Grazie
Daniele

L’idea di Lorenzo è molto buona ma così come descritta sconta alcuni limiti tecnici e funzionali. Ne cito un paio fra i tanti:

  • La RPT è progettata per un pagamento on line e utilizzarla in questo contesto comporta il rilassamento di controlli utili in altri contesti

  • L’EC deve sobbarcarsi l’onere di gestione degli IBAN di addebito e della relazione con un utente che deve poter cambiare PSP senza troppe formalità, avere la necessità di domiciliare su lui stesso pagamenti per tersi (minori, anziani, ecc) di cui si fa carico, ecc.

Fortunatamente però lo scenario individuato è già realizzabile con uno strumento già disponibile che si chiama avviso digitale.

  • L’unico onere per l’EC è predisporre un avviso digitale quando crea una posizione debitoria e inviarlo al Nodo

  • l’Utente, che ha effettuato una procedura di on boarding con un PSP di sua scelta o con la app IO, riceve l’avviso digitale sulla base del proprio CF

  • Il PSP può fidelizzare il proprio cliente offrendogli servizi a valore aggiunto come il pagamento preautorizzato alla scadenza di cui stiamo discutendo.

  • La gestione si avvale di strumenti già predisposti. Per esempio un utente che cambia PSP può farlo ripetendo autonomamente una procedura di on boarding senza dover instaurare una relazione con l’EC

  • Il modello 2 non diventa inutili solo che sembra più adatto a altri scenari, per esempio quello di uno studio professionale che, durante la giornata, deve operare pagamenti ripetitivi

Spero di avervi dati spunti interessanti che sarei lieto di approfondire

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Se vuoi un beta tester a me scade il bollo il 30 del mese corrente :slight_smile:
Andrea