Parto dall’interessante articolo di @frantheman che condivido pienamente: Piattaforma Notifiche: vogliamo fare le cose per bene? - L'archivista digitale
Mi soffermo su due questioni, che penso sarebbero da regolare/esplicitare meglio da parte di PagoPa Spa:
La comunicazione mensile delle previsioni di invio via PND mi sembra il punto più astruso in assoluto di tutto il complesso di regole di gestione della piattaforma (l’ho capito anch’io così): l’Ente non ha la minima idea di se e quanti invii farà e ciò è un adempimento senza senso. Sarebbe stato meglio o una rendicontazione a consuntivo (che però PagoPa Spa potrebbe calcolarsi da sola) oppure un impegno di spesa annuale a castelletto (da eventualmente integrare se necessario).
Il secondo punto astruso è: l’invio del modello PagoPa connesso all’atto notificando è fumoso, nel senso che, atteso che in sede di formazione dell’atto non si conoscono ancora le modalità di notifica ed i relativi costi, non si capisce se: 1) contiene solo il dovuto chiesto “motu proprio” dall’Ente mittente nel proprio atto (ma come le paga le separate e non incluse spese di notifica via PND il debitore?), 2) contiene solo le spese di notifica PND (il che significa che il dovuto dell’atto sarà richiesto p.es. con F24 o con modello PagoPa separato rispetto al PagoPa della notifica?), 3) contiene il dovuto dell’atto e le spese di notifica PND (il tal caso consultando l’Ente una sfera di cristallo in sede di formazione dell’atto per capire quanto “peserà” il costo della notifica effettuata?).