Salve, non so se sia la categoria corretta…
In riferimento dalla misura 1.4.1 requisito 3.6.11 ove si fa riferimento all’utilizzo del dominio istituzionale, la conformità è richiesta per le pa che hanno registrato il proprio dominio sotto il sld gov.it? in altre parole, se un ente ha come dominio istituzionale “nomeente.it” (e non nomeente.gov.it) i requisiti di conformità di cui sotto sono applicabili?
Perdonami, non riesco a trovare la fonte, mi indichi il documento, la pagina, l’articolo (o metti qui il link) dove viene richiesto il requisito nell’avviso?
EDIT: ho trovato la fonte, non sono gli avvisi PNRR, ma le istruzioni per il design dei siti web dei Comuni italiani:
Per quanto riguarda il regolamento che hai linkato tu, a pagina 6 si dice:
"L’elenco dei nomi a dominio con cui sono identificate le denominazioni dei Comuni italiani è
contenuto nell’Appendice C del Regolamento “Assegnazione e gestione dei nomi a dominio nel
ccTLD .it” emanato dal Registro “.it”
Ritorno su questo argomento perchè a mio parere c’è bisogno di un chiarimento: il regolamento Agid dovrebbe essere quello che fa testo, ed in base a tale regolamento il nome di dominio comunedipincopallo.it è valido. Il NIC riserva infatti ai comuni non solo i nomi GEOGRAFICI inseriti nell’allegato C, ma anche, cito testualmente :
i nomi a dominio (con o senza il carattere separatore “-” o il separatore “di”) corrispondenti alla denominazione ufficiale dell’Ente Comune, al di sotto del ccTLD .it;
Quelli dell’Allegato C sono sì, riservati, ma non sono gli unici validi, infatti sono inseriti nella definizione successiva a quella precedente:
i nomi corrispondenti (con o senza il carattere separatore “-” o il separatore “di”) alla denominazione ufficiale dell’Ente Comune, al di sotto del nome a dominio geografico corrispondente al comune elencato in Appendice C.
Ora sinceramente non si capisce perchè i requisiti dell’Avviso siano più restrittivi (prendano in considerazione i soli nomi dell’Allegato C) costringendo di fatto i comuni che hanno scelto (correttamente) l’altra possibilità, a cambiare. Cosa onerosa e che ha notevoli effetti collaterali.
Insomma perchè comunedipicopallo.it deve diventare comune.pincopallo.xx.it ?
P.S.
Molti comuni, specie in alcune aree geografiche dove le province cambiano con una certa frequenza (la Sardegna è il caso più eclatante) hanno scelto come dominio quello senza la sigla della provincia proprio per evitare di dover cambiare ogni tre per due il dominio, e ora sono costretti a cambiarlo…