Proroga

Sembra che i Ministeri presenti su indicepa:

siano solo i tredici Ministeri con portafoglio, mentre gli otto senza portafoglio sono tutti assenti.

e dire che compilare l’IPA è gratuito !!!
(battuta di bassa lega…)

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A me e’ paciuta :slight_smile:

Purtroppo, sara’ il lungo lockdown che ci ha reso pessimisti, ma c’e’ poco da ridere. Anche se vado OT, mi pare che il nuovo corso dell’italica digitalizzazione stia buttando via le basi gettate in passato, anche quelle buone. Un indice come IPA è fondamentale per qualsiasi percorso di digitalizzazione. MIglioragbile, eventualmente rimpiazzabile, ma certo non da ignorare e basta. Talvolta mi pare che le cose buone vengano cestinate mentre quelle che presentano problemi vengano cambiate in peggio…

sono d’accordfo sulle buone basi… speriamo che passi tutta questa bufera e ci si possa rimettere a lavorare tranquilli…

I bollettini per gli anziani costano una cinquantina di centesimi, i MAV erano gratuiti, molte banche offrivano bonifici gratuiti… ovvio che da parte del privato non arrivi nessuna pressione per attivare pagoPA dato che costa di più (e per quanto siano pochi euro, moltiplicati per decine di pagamenti l’anno fann un gruzzoletto che per una famiglia con stipendi medi non è indifferente). E il risparmio di tempo ce l’avevo anche facendo il bonifico da casa. Con tanto di ricevuta più chiara, peraltro.
Per quanto riguarda gli enti pubblici, che ci guadagnano? Non ho sentito uno (UNO!) ad oggi che mi abbia detto che la sua situaizone nella riconciliazione degli incassi non è peggiorata.
Ma evidentemente la cosa interessa poco.

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Io penso a quanto peggiorerà ulteriormente la rendicontazione delle entrate tributarie che oggi si incassano con F24: quantomeno fino ad oggi si hanno i flussi dei pagamenti dell’Agenzia delle Entrate, domani chissà che caos? Poi magari non ho letto bene le linee guida (nonostante ci abbia passato un bel po’ di tempo) ma non riesco proprio a capire come avviene la rendicontazione da parte dell’ufficio titolare del debito (chi emette l’avviso e deve verificare che il pagamento sia effettuato). Spero che non sia solo il giornale di cassa con i provvisori in entrata per la ragioneria (ben poco comprensibili, peraltro, quando sono cumulativi).

da quello che so (ho avuto una call per Io Pa in cui era presente anche una del team pagopa) stanno lavorando all’F24 su PagoPa. Speriamo ne esca qualcosa di decente. diciamo che per quanto riguarda i tributi la maggior parte dei miei comuni, ad esempio non rendiconta le entrate sul bilancio, ma sul software dedicato ai tributi e magari sul bilancio incassa tutto su voci cumulative, perciò i flussi di ritorno dovranno essere letti da questi software… cosa non impossibile, epraltro. vedremo

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Se ti riferici a scenari di rendicontazione pagoPA generici, in coda a qualche documento c’e’ la descrizione di un ipotetico flusso di un “motore di riconciliazione”.
Comunque, quello che avviene (con varie questione tecniche a ogni passaggio):

  • dal giornale di cassa ricavo l’id del flusso di irversamento;
  • dal nodo prelevo l’XML del flusso di riversamento che contiene la lista degli IUV;
  • la lista degli IUV è elaborato dal mio sistema dei pagamenti che sa associare a ogni IUV i dati di dettaglio (debitore, causale e, se sono stato bravo, i dati per l’imputazione a bilancio - capitolo, accertamento ecc.);
  • all’interno del software di contabilità (mi pare il luogo migliore) il provvisorio di entrata viene scomposto in varie “righe” e imputato dove necessario

Per quanto riguarda la comunicazione di avvenuto pagamento al verticale che ha generato l’esigenza di pagamento, penso che la soluzione piu’ ragionevole sia che il sistema di pagamenti che ha raccolto l’esigenze e creato lo iuv, non appena riceve la RT comunichi al verticale che quell’esigenza è saldata.

Infine, per i pagamenti spontanei, per come la vedo io, basta considerare la pagina web per avviare pagamenti (guidati), come un ulteriore verticale.

Con un sistema rodato di riconciliazione pagoPA ci sarebbe il vantaggio che rispetto a incasi di voci cumulative si potrebbe raggiungere in contabilità/bilancio un dettaglio analitico più granulare e, per esempio, dal programma di contabilità un giorno si potrebbero estrarre tutti i movimenti di denaro che riguardano un dato soggetto, senza bisogno di aprire N verticali

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Grazie. Ho letto il messaggio cancellato @frantheman e ora mi è più chiaro, temo che i problemi di abbinamento tra documento/dovuto e pagamento correlato siano spesso dipendenti da una incompleta configurazione del software gestionale e/o poca collaborazione del partner tecnologico/casa di software (sia per le associazioni contabili e di bilancio di pertinenza ragioneristica, sia per il riscontro pagamento di pertinenza degli altri uffici). Dalla descrizione chiarissima che ne hai fatto sembra molto semplice (se gli automatismi sono impostati correttamente).

Allora lo riabilito il messaggio, e’ clamorosamente OT e pensavo di aver travisato il senso della tua domanda.
Il problema e’ sempre quello pero’, troppa discrezionalità fra quale componente del sistema deve fare che cosa, col rischio che qualche compito (di solito quelli rognosi, e la riconciliazione e rendicontazione dei pagamenti pagoPA è fra questi) non se lo prende in carico nessuno…

PS: un altro modo per rendicontare tutti i pagamenti è usare le RT (sempre a partire dal flusso di riversamento, visto che con la tesoreria va regolarizzato l’accredifo sul conto). Qui è ancora più delicato, perche’ bisognerebbe che tutti gli attori e i sistemi coinvolti compilassero RT significative, utilizando anche i tag non strettamente obbligatori (per es.: ce n’e’ uno per inserire i dati contabili).

EDIT. Rer esempio, non escluderei che un fornitore di software tributi possa proporre un pacchetto completo per incassare i tributi via pagoPA: la stessa software house ti fa da PT, ti invia anche gli avvisi da un indirizzo PEC, nel software ti compare chi ha pagato e chi non ha pagato. Peccato che in questo caso (tolto il dolore per la produzione non gestita di documenti che riguarda me e pochi altri) ti resta scoperto tutta la parte di contabilità. TI ritrovi con un accredito in tesoreria da parte di un PSP che contiene decine di pagamenti eterogenei e non sai da che parte rifarti…

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I cambiamenti costano fatica… , come detto in un’altra risposta i MAV non sono gratuiti per l’amministrazione che lo deve incassare… i costi si spalmano su tutti i cittadini.
Secondo me è corretto che il costo operazione sia a carico di chi paga il “Bollettino” e non della comunità, quello che mi fa specie è che non si riesce a far abbassare i costi operazione per pagoPA che sono secondo me ancora troppo alti.

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Immagino che non appena noi utenti smetteremo di dare la colpa a pagoPA del costo del servizio e cominceremo a lamentarci con il giusto interlocutore, ovvero le nostre banche, il mercato fara’ il resto.

Visto il numero di pagamenti che annualmente siamo tenuti a versare alla PA, il costo per transazione pagoPA che la mia banca mi applica sara’ una delle voci determinanti sulla scelta di chi gestisce il mio conto.

Comunque pagoPA spa (come soggetto non come piattaforma digitale) ha ben voce in capitolo sulla faccenda delle commissioni e sicuramente una forza contrattuale diversa dal singolo consumatore che se la deve vedere col sistema bancario e/o dei PSP.
Ne’ sarebbe assurda una norma che limita il peso percentuale della commissione sulla singola transazione pagoPA (2 euro su un bollettino di dieci pasti alla mensa ha un peso diverso degli stessi 2 euro sul pagamento degli oneri per costruire un palazzo di 5 piani).

EDIT: stando a https://avanzamentodigitale.italia.it/it/progetto/pagopa il pagamento medio pagoPA è di 157 euro. Sarebbe interessante vedere il totale delle commissioni (anche se pagoPA potrebbe non disporre del dato, che e’ “fuori del perimetro”)

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Chiedo Scusa ma la proroga del PagoPa c’è ? Grazie Giovanni

io non ne so nulla… se qualcuno ha altre notizie le prendiamo volentieri !!!

C’è una proroga al 30.06.2021 in un emendamento nella conversione al DL rilancio: http://documenti.camera.it/apps/emendamenti/getPropostaEmendativa.aspx?contenitorePortante=leg.18.eme.ac.2500&tipoSeduta=1&sedeEsame=referente&urnTestoRiferimento=urn:leg:18:2500:null:null:com:05:referente&dataSeduta=null&idPropostaEmendativa=239.1.&position=20200616

con annesso finanziamento da 60 milioni per:

“favorire il corretto transito dei pagamenti verso le pubbliche amministrazioni tramite il sistema PAGOPA”

…ho chiamato pagopa, ufficialmente non c’è niente…ma sotto la brace…

ahahahahahahah
mi sa che con quella brace facciamo una grigliata e sulla graticola ci siamo noi…
comunque si sa… è tempo di barbecue
:rofl: scusate ma sono un po’ esaurita

Ma che meraviglia… il 1° luglio entra in vigore l’obbligo, col rischio che i Tesorieri non accreditino somme accreditate fuori dal circuito PagoPA (o fuori dalle deroghe consentite), la conversione del D.L. “rilancio”, anche ammesso che l’emendamento venga accolto, arriverà oltre il tempo limite: mi sembra una cosa poco seria (ma non ci piove che la maggior parte degli Enti locali non sia ancora pronta per l’attivazione vera di ciò che l’ecosistema PagoPA comporta: adattamento delle procedure gestionali, rapporto con l’intermediario tecnologico e col partner tecnologico, emissione generalizzata di avvisi con IUV, sito per pagamenti spontanei, riconciliazione contabile, rendicontazione dell’ufficio competente per la singola entrata).

La tempesta perfetta. Ma d’altra parte in Italia è così che devono andare le cose. Piani nati male, attuati peggio, grida d’allarme ignorate (a volte anche per motivi oggettivi/impossibilità di ascoltarle), boicottaggi più o meno generalizzati seguiti da proroghe altrettanto generalizzate e sensate, poi un bel giorno qualcuno per ignoranza o lungimiranza decide di dare la spallata finale e non proroga più. Capita il finimondo, inefficienze a catena, uffici bloccati, tutti scoprono che dietro ai non adempimenti c’erano dei problemi seri (e non l’ignavia di burocrati resistenti al cambiamento) e qualcuno dall’alto proclama “Risolvete!!!” E (previa proroga retroattiva) in un mese, correndo come matti, si fa quello che si sarebbe dovuto fare in tre anni, con risultati insoddisfacienti ma sufficienti a sbloccare l’impasse.
Vediamo se indovino.

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