Buonasera,
sto valutando l’utilizzo del servizio di Paddle per vendere un servizio online. Loro incassano per conto dei clienti ed emettono fattura ai clienti finali nei vari paesi. Poi ogni mese fanno un trasferimento bancario con l’importo di quanto hanno incassato togliendo la loro commissione. Nelle FAQ del sito riportano che non bisogna emettere fattura ma sono loro ad emettere questa reverce invoice.
Fiscalmente penso che sia necessario emettere una fattura elettronica o registrarla contabilmente in qualche modo.
Qualcuno ha gestito questa situazione o una analoga?
Non ho letto la documentazione, ma non è che emettono autofattura? In quel caso bisogna vedere cosa succede se ad emetterla è un attore non italiano o eventualmente extra ue.
Ad ogni modo ti consiglio di dare un’occhiata anche a Stripe (ha commissioni decisamente più basse)
Il vantaggio di paddle rispetto a Stripe è che fatturano loro nei vari paesi anche extra UE quindi non hai problemi di eventuali soglie o normative sconosciute. Semplifica ad una piccola realtà la gestione rispetto a Stripe che provvede solo all’incasso e non alla vera e proprio fatturazione. Resta però il dubbio di come fare in Italia una volta ricevuta questa loro reverse invoice e relativo bonifico.
Hai trovato una soluzione per la registrazione? Io ho ricevuto la prima Reverse Invoice, in pratica si tratta di una fattura dove la mia società risulta il mittente e Paddle il destinatario, esattamente come se l’avessi emessa io, con la sola differenza della numerazione .
Buona serata
Ciao Marco! Rispolvero questo vecchio thread perché mi trovo in una situazione simile. Gestisco un SaaS e Paddle risolverebbe un sacco di inghippi relativi alla fatturazione.
La questione principale che stiamo cercando di risolvere col commercialista è proprio quella sulla fatturazione. Ovvero, come gestire la fatturazione nei confronti di Paddle? Dovrò emetter loro una fattura con quale causale? Sarei felice di ascoltare l’esperienza di qualcuno che intanto c’è passato!
Il commercialista era in dubbio sulla questione visto che si tratta anche di una entità extra UE adesso.
Ed anche la questione “cosa fattura Paddle nei confronti dell’utente finale” è ancora in dubbio, ma forse più marginale.
Mi intrometto: quando avevo studiato la questione se non ricordo male la conclusione era stata che Paddle agisce da reseller/rivenditore, quindi nella fattura (cumulativa di diverse vendite) andrebbe indicato che la prestazione è legata alla rivendita del tuo software SaaS.
Grazie Matteo! Quindi sarebbe una semplice fattura verso cliente extra UE, senza IVA. Come causale, qualcosa che dimostri un po’ come se fosse per una commissione ad un rivenditore, corretto?
Sì, magari con un riferimento alla “reverse invoice” che ti manderanno. Potrebbe essere anche più di una, ad esempio per gli acquisti in UE fatturano dall’Irlanda quindi tu fatturerai all’entità irlandese.
Dall’email che mi avevano inviato:
You and your accountant can learn more about the Merchant of Record relationship we provide here. The most important thing to highlight is that Paddle handles all local taxes for you including collecting, accounting for, and paying it to the Tax Authorities so you have nothing to do.
We send reverse invoices to you each month (more information on the statements you’ll receive can be found here), and these do not contain VAT. This means that you do not need to pay VAT in your country of residence, however, any relevant income taxes may still apply. These reverse invoices are all you need for accounting purposes as legally-speaking, you are reselling your software to us to resell to your buyers; Paddle would therefore be your only client.
Buongiorno a tutti. Da qualche mese ho attivato Paddle.com per la mia azienda digitale. Come già avete descritto, con Paddle si evitano i vari adempimenti fiscali in così tante nazioni al mondo riducendo a 1 il proprio “Cliente” definito MofR (Merchant of Records). Anche a me è arrivata un’email da Paddle indicando che con la loro “Reverse Invoice” io non devo fare nulla, ma credo che tale affermazione non sia corretta. Chissà infatti cosa fanno loro per far si che poi tale transazione sia all’interno del cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate… dubito che arrivi… quindi ho emesso una fattura elettronica a Paddle indicando come iva: “0% N3.1 Non Imponibile esportazioni art. 8, c. 1, Let. A) DPR 633/72” perchè Paddle.com è un’azienda del Regno Unito.
Scrivo a voi per capire se così va bene o se questo crea un “duplicato” ovvero la “poco credibile” segnalazione di Paddle e la fatt elettronica. Alla fine chiederò delucidazioni al Commercialista, ma non sempre i Commercialisti sono preparati su queste materie SAAS / international ecc…
Ciao, la reverse invoice sarebbe sufficiente come dice Paddle se non ci fosse l’obbligo di fatturazione elettronica.
In Italia (e nei paesi dove è obbligatorio) è quindi corretto emettere fattura elettronica nei confronti di Paddle, una per ciascuna reverse invoice ricevuta. Di solito è una verso gli Stati Uniti (per gli acquisti effettuati negli Stati Uniti) e una verso il Regno Unito (per gli acquisti globali).
L’aliquota da applicare è in entrambi i casi 0% come vendita di servizi a clienti business extra UE. Nel caso del regime forfettario la natura da indicare è N2.1, nei regimi ordinari immagino sia come dici tu ma non ho esperienza diretta.
Come descrizione della prestazione io indico quanto scritto nella reverse invoice e aggiungo il periodo di riferimento:
Digital Services licensed to Paddle for resale under the Self-billing arrangement. Sales Period 1 Dic 2024 - 31 Dic 2024
E uso anche la stessa data contenuta nelle reverse invoice, se non sono passati più di 12 giorni.
Questo è quello che mi è stato consigliato di fare dal mio consulente fiscale, che si occupa prevalentemente di business digitali quindi dovrebbe aver già visto casi simili.