Richiesta correzione CAP errato - sconfortante

Buongiorno,
vi riferisco della mia esperienza (fin qui sconfortante) di richiesta di rettifica di un errore materiale.

Il CAP relativo alla mia residenza è sbagliato in ANPR, con la conseguenza fra le altre cose che non ho ricevuto la tessera sanitaria dato che è stata inviata ad un CAP errato.

Ho quindi provveduto a fare richiesta di rettifica dati già due volte, segnalando quale sia il valore corretto per il CAP, ricevendo una prima risposta assurda ("il dato è allineato con quello di ANPR quindi è tutto giusto) e poi questa risposta:

Gentile Signore il Cap 00167 corrisponde a via dei Massimi in cui Lei ha la residenza I dati sono quindi corretti Cordiali saluti

Questa seconda risposta contiene ben due errori:

  1. Non esiste una “Via dei Massimi”, ma solo una “Via Massimi”;
  2. il CAP di Via Massimi non è 00167 come sostiene il funzionario del comune ma 00136 (valore che avevo indicato come corretto), come è facile vedere da questa schermata del sito di Poste:
    .

Mi pare chiaro che, per quanto un sistema sia ben progettato, se poi chi ci opera sopra non lavora con coscienza e precisione noi cittadini abbiamo ben poche speranze.

Cordiali saluti

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Aggiungo una considerazione, che forse può essere utile ai manutentori del sistema.

Se il CAP delle vie è ottenuto con una query che incrocia i nomi delle vie in ANPR con quelli di Poste per derivare il CAP e se tale query si ferma alla prima occorrenza del nome cercato, allora è chiaro perché a via Massimi (la seconda in ordine alfabetico) è stato associato il CAP di Via Cardinal Massimi (la prima in ordine alfabetico).

Se questo è il caso, allora l’errore di CAP è comune a tutti i residenti nella via, il che significa probabilmente alcune migliaia di persone.

Cordiali saluti

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Provi a interessare il suo Comune, ANPR ha ricevuto i dati dal loro database e se c’è un errore lo possono/devono correggere loro.

Grazie, ma sono proprio i funzionari comunali quelli che mi hanno inviato le risposte che ho citato; infatti sono loro incaricati di gestire ed operare sulle segnalazioni di errori materiali:

I Comuni potranno gestire e monitorare le richieste ricevute dai cittadini, apportando, in caso di accoglimento, le correzioni nella base dati ANPR tramite il loro gestionale o mediante la web app ANPR, le cui funzionalità consentono agli ufficiali d’anagrafe di elaborare direttamente le richieste di rettifica.

Cordiali saluti

interessante.

Suggerirei sia ad ANPR sia alle Poste di aggiornare la query mettendo al primo posto il risultato con una corrispondenza esatta e a seguire le corrispondenze parziali.

Topic interessante, che ho visto avere avuto giustamente seguito su GitHub con l’assistenza tecnica di ANPR che, come immaginavo, ha confermato la responsabilità del Comune.

Onestamente non ho mai sentito parlare e non credo esista una comunicazione tra ANPR e Poste per l’allineamento dei CAP: certo, sarebbe cosa senz’altro gradevole, però ho paura che sia un bel disastro far parlare le due banche dati soprattutto per possibili discrepanze tra i nomi dei comuni e delle vie; o meglio, sarebbe da fare un grande lavoro di bonifica dati prima di entrare a regime (normalizzazione dei toponimi, questa utopia!).

Del resto, mi sembra che tutto sia nato da una gestione, ahimè, troppo frettolosa e poco attenta della richiesta di rettifica dati; poi, se sia Poste che Comune sono convinti di essere ciascuno dalla parte della ragione, questo è grave! :grimacing:

Un personale augurio per la risoluzione del disguido!
Seguirò con interesse i prossimi aggiornamenti.

Grazie degli auguri!

Ma nutro davvero poche speranze di soluzione, se per il Comune il CAP è uno e per Poste è un altro… il Comune si rifiuterà di apportare la modifica (come peraltro già successo in relazione alla mia richiesta di rettifica) e Poste continuerà ad inviare la posta all’ufficio postale sbagliato.

Quello che mi riesce difficile capire è perché per il Comune sia così difficile ricontrollare la situazione, prendere atto dell’errore e correggerlo: dato che è Poste che recapita la corrispondenza, mi sembrerebbe ragionevole considerare il loro dato come autoritativo per quanto riguarda il CAP (che, per l’appunto, si chiama Codice di Avviamento Postale…).

Comunque ci proverò ancora :grinning:

Cordiali saluti

Purtroppo mi pare di ricordare che Poste Italiane (non si sa per quale motivo plausibile, se non per riorganizzazione interna e copertura del servizio degli uffici postali) ritenga utile cambiare periodicamente i CAP di alcune zone (specialmente delle città grandi con diverse zone postali), riassegnando lotti di numeri civici e di vie ad altro CAP: ciò suppongo crei seri problemi di allineamento agli Enti locali, non solo alle Anagrafi interessate ma anche a tutti gli uffici che devono spedire lettere ai destinatari che ricadono nelle zone relative. Sarebbe opportuno che o Poste evitasse questo comportamento astruso oppure ANPR acquisisse da Poste il nuovo CAP con un certo automatismo e una certa tempestività…

ma non sarebbe meglio che ANPR evitasse di contenere l’informazione cap?
perchè replicarla?

secondo me sarebbe meglio avere un solo luogo dove mantenere una informazione.

Il cap lo lascerei alle poste, dalle quali viene prelevato nel momento in cui si deve inviare qualcosa.

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Accidenti che problema! Non è però il mio caso: abito qui dal 1980 o giù di lì e il CAP non è mai cambiato.

Riponevo grande fiducia nella nuova funzione di “Rettifica dati”, perché (come sa bene chi vive a Roma) affrontare uno sportello dell’Anagrafe Comunale non è banale.

Ma se poi, come è accaduto, l’addetto comunale che gestisce la segnalazione non si prende nemmeno il disturbo di controllare prima di rispondere che è tutto giusto, mi pare che siamo nei guai.

Cordiali saluti

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A quanto pare il problema è più grave di come immaginavo, tanto da essere di fatto irrisolubile, al momento e per chissà quanto tempo ancora.

Ho mandato una pec al mio Municipio (il XIV) per segnalare il problema, la risposta è stata questa:

Buongiorno,
Le comunico che il problema sul CAP di Via Massimi ci è stato segnalato da altri Utenti. Ho segnalato tale problematica agli Uffici competenti in quanto, ad oggi attraverso il nostro sistema informatico, non si può effettuare tale correzione. Appena riceverò notizie in merito, la ricontatterò.

Poiché parlando con altre persone ho scoperto che l’errore esiste da quando il Comune ha riorganizzato i Municipi, quindi ormai da anni, che sia tuttora non risolto è una pessima notizia.

Evidentemente il Comune non opera una correzione in ANPR se prima non riesce a farla nel proprio gestionale. Posizione comprensibile per non disallineare gli archivi, ma che di fatto impedisce di risolvere il mio problema.

Cordiali saluti

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Io sono d’accordo, il CAP non deve essere contenuto in banca dati ANPR ma interrogato via webservices su una banca dati che deve essere pubblica mantenuta da poste. Ma poi, confesso la mia ignoranza, se poste ha il compito istituzionale di mantenere il CAP come informazione, non si può permettere di modificarlo periodicamente sulla base delle proprie necessità organizzative. Insomma il CAP o è un dato anagrafico e allora va gestito dall’ente pubblico, o è un dato di servizio e allora non deve essere obbligatorio in anagrafica.

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