In merito alla direttiva sulla qualificazione dei Servizi Cloud della
PA ho un dubbio se rientriamo nella casistica SaaS, e quindi procedere
con la classificazione, oppure non rientriamo questa categoria.
In particolare il dubbio riguarda quanto segue:
il software in oggetto è un prodotto standard (uguale per tutti gli
enti) commercializzato e non un “software custom” (diveso per i vari
enti)
ogni ente ha una propria istanza privata della macchina virtuale,
istanza privata del software, istanza privata di database (non
multi-tenant e nessuna risorsa condivisa)
Ciò premesso non riesco ad auto-determinare se rientriamo o meno nella
categoria Cloud SaaS in quanto la nostra “modalità” pare prevista nei
modelli architetturali Cloud della PA (1) però c’e’ una FAQ pubblica
(2) che fa riferimento alla non classificabilità della modalità ASP.
Quale criterio tecnico e/o altri parametri sono determinanti per tale
discriminazione?
Mi pare di vedere però che nessun attuale CSP Classificato fornisce Server VPS, contattato Aruba Business mi è stato detto che per il Cloud Pro (VPS Pro) non è disponibile certificazione ma solo per il Cloud Privato, il che si traduce in altri (maggiori) costi di infrastruttura e gestione.
utilizzo in modalità SaaS, qualora il software sia disponibile sotto forma di servizio SaaS nel Marketplace Cloud e dunque sia qualificato ai sensi della circolare AgID «Criteri per la qualificazione di servizi SaaS per il Cloud della PA»;
installazione su un server nella disponibilità diretta dell’amministrazione (utilizzando una opzione di tipo IaaS fra le soluzioni disponibili nel Cloud della PA).
Se come fornitore intendi offrire un servizio di erogazione del software dovrai utilizzare la prima modalità, il servizio dovrà quindi soddisfare tutti i requisiti previsti dalla circolare AgID per il SaaS e dovrai procedere con la relativa qualificazione, non sarà sufficiente attestare l’utilizzo di un server su infrastruttura IaaS qualificata.
La modalità ASP è citata nella FAQ come pratica di erogazione di un software, con licenza o meno, effettuata da un soggetto che fornisce la consulenza e l’infrastruttura per erogare il servizio senza però implementare gli standard tecnici e contrattuali previsti per il SaaS della PA definiti nella circolare AgID. Si tratta pertanto di una soluzione considerata obsoleta e deprecata perché non risponde al principio cloud first previsto dal piano triennale e richiamato dalle Linee guida su acquisizione e riuso di software prima citate.