Richiesta nulla osta per emissione Cie non residenti

Salve, mando questo quesito perché purtroppo non posso basarmi solo sul sentito dire di altri colleghi dell’anagrafe.
Sono una collaboratrice dell’ufficio anagrafe del Comune di Fabrica di Roma (VT), è stato detto ad un cittadino residente di Comune che voleva fare la Cie da noi e a cui noi abbiamo richiesto un nulla osta per la validità dell’espatrio che non era più obbligatorio richiederlo perché siamo in Anpr. Ma se abbiamo blocchi momentanei di espatrio di cittadini segnalati dalla prefettura oppure da accertamenti della P.L. per la dimora abituale e questi, come verificato, non vengono segnati in Anpr ma solo nei nostri gestionali, voi come vi regolate? Io credo che la richiesta di nulla osta va fatta per evitare appunto situazioni in cui, per esempio, il cittadino magari bloccato da un comune per tre mesi, che invece qui da noi non risulta, gli venga rilasciato un documento per espatriare, perché noi poi non richiediamo più il relativo nulla osta. Mi sfugge qualche DL? Qualche circolare della Prefettura? Dove posso verificare i blocchi momentanei dei cittadini in Anpr web?
Grazie per la risposta e buon lavoro.

Per la validità per l’espatrio della carta d’identità (cartacea o elettronica) è richiesta soltanto una dichiarazione da parte dell’interessato di “non essere nelle condizioni ostative al rilascio del passaporto”. E dunque chi rilascia la carta d’identità non deve fare altro che acquisire la dichiarazione. Ogni altra procedura è “praeter legem” e dunque un inutile onere per il cittadino. Se poi saltasse fuori che la dichiarazione è mendace si procede alla denuncia presso l’autorità giudiziaria. I tribunali che dispongono ostative all’espatrio (cosiddetto ritiro del passaporto) dovrebbero pensare soprattutto a notificare il provvedimento agli interessati (spesso è ignaro) e ad incaricare l’autorità di polizia a ritirare tutti i documenti validi per l’espatrio in possesso del soggetto.