Richiesta residenza sbagliata

Buongiorno. Scrivo per un consiglio.
Mia cugina è venuta a stare da me circa tre mesi fa per vari motivi ed io l’ho accolta in casa. All’inizio tutto bene, ma nell’ultimo periodo quasi non si presenta a casa. Lavora tutto il giorno e invece di tornare a dormire da me, resta dal fidanzato. Due mesi fa mi ha detto di aver chiesto il cambio residenza per comodità, ed io mi sono fidata essendo mia cugina. Cambio che è stato concretizzato ora visto che mancavano documenti. Arrivo al sodo. Sono venuti i vigili e non l’hanno trovata. Poi mi ha comunicato che sta cercando casa . Allora mi sono venuti dubbi ed ho chiestp ad amici, spiegato la mia situazione, e loro mi hanno detto che fatto la richiesta sbagliata, avrebbe dovuto chiedere un domicilio provvisorio, e assolutamente non la residenza. Abbiamo chiamato il comune, ma mi dicono che non si può annullare perché è gia stata mandata ai vigili che di solito se non accertano la residenza rigettano la pratica, quindi di lasciar correre. Vi chiedo. Siccome mia cugina in questo periodo va e viene, e sempre piu spesso a casa a dormire non torna, mi hanno detto che comunque potrei incorrere in false dichiarazioni perché la richesta di residenza implica che tu nella casa ci devi abitare. MA noi nella nostra ignoranza abbiamo sbagliato a fare la richiesta. Ora cosa posso fare? Lascio correre? Posso chiedere di annullarla o meglio stare fermi? Rischio qualcosa visto che mia cugina non sta neanche tornando a dormire? Ringrazio per le risposte, sono davvero nel panico perché mi hanno impaurita con la cosa delle false dichiarazioni.

Guarda, non credo che esista nessun obbligo di dormire a casa propria. Nella tua situazione, a mio parere, non c’è nulla che non vada.
Quella di tua sorella è la normalissima situazione di due fidanzati che non convivono.

Quindi attendo che non trovandola in casa la pratica vada annullata?

Il problema è molto semplice: una persona dichiara di avere la dimora abituale in un luogo e pertanto effettua la c.d. dichiarazione di residenza su modello ministeriale. È o non è dimorante? Se lo è ed a seguito delle verifiche risulterà essere presente non c’è problema. Se non lo è che senso ha aver dichiarato un fatto difforme dalla realtà? Bisogna che l’interessata si decida e si comporti di conseguenza…

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Questa cosa della residenza è anacronistica per persone che si muovono e non hanno una vità stabile.
Io mi divido egualmente tra casa a Roma, casa dei miei a Palermo e casa della mia compagna a Torino.
Dove risiedo ? Nella mia vita ho spostato la residenza solo per motivi di comodità (basti per tutti il permesso per il parcheggio sulle strisce blu).

Posso concordare con te in ottica evolutiva (si potrebbe lasciare una libera decisione al cittadino, coordinando anche la restante normativa non demografica, con il rischio però di aprire altre falle: tributarie, sociali, sanitarie, statistiche, finanziarie, ecc…), ma a legislazione vigente uno fissa la residenza (in senso civilistico e anagrafico) dove ha la (unica) dimora abituale, se uno è sempre in movimento per un po’ rallenta, quel tanto che serve a far concludere le verifiche agli uffici preposti :rofl: .