Rifiuto del commerciante all'uso della carta di credito/bancomat

Bene siamo alle solite! Partito (male) il progetto cash back adesso siamo a combattere con i negozianti che spesso non accettano il pagamento con carta di credito.
Doveva essere una rivoluzione ma di fatto funziona solo nei grandi magazzini , nelle reatà economiche più allargate; eppure doveva essere un incentivo al piccolo commercio!
Quindi perchè non rendere obbligatorio ma sul serio il pagamento con transazione elettronica, magari dimezzando i canoni, affinche si possa parlare di effettiva svolta nel commercio ( e nel pagamento delle tasse!)

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Concordo pienamente. I negozianti tutti sono obbligati ad avere il post già dal 2019 ma il governo non ha ancora stabilito sanzioni per chi ne è sprovvisto.
L’unica arma che abbiamo contro il negoziante è quella di effettuare gli acquisti da chi dà la possibilità di utilizzare pagamenti elettronici.
Per ora non vedo altra soluzione.

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Posso anche capire il rifiuto per le carte di credito se l’importo è davvero modesto, sotto i 20€, ma il rifiuto del bancomat è assurdo.
Personalmente non mi è mai capitato che mi abbiano rifiutato il bancomat anche per pagamenti sotto i 20€ ed anche in piccoli negozi.
Come a detto riki5613 in questi casi la migliore arma e ringraziare ed andarsene tranquillamente.
Infondo chi ci rimette è lui mica noi.

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troppo buono :slight_smile:

ma lo hanno fatto (e finanziato) proprio per questo motivo!

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Due riflessioni che butto li, come fiches, per partecipare al gioco ma senza poi un grande entusiasmo. Senza entusiasmo perché ne conosco, penso di conoscerne, già le possibili risposte.

  1. Il gatto che si morde la coda del lamentarsi della enorme evasione fiscale frequentandola come “migliore amica” ogniqualvolta se ne presenti l’occasione e contestualmente il grosso carico fiscale che subiscono le attività d’impresa (se appena posso non pago IVA e non dichiaro perché, ri-appena posso, mi lamento che l’IVA da pagare è alta e la percentuale sull’utile d’impresa è fortemente penalizzato?)
  2. La triste constatazione che non siamo affatto “uguali” e nessuno ha il coraggio (la forza?) di imporre alle banche la totale gratuità del servizio POS (come se poi il beneficiario non fosse l’istituto bancario stesso che vede aumentare il suo giro di lavoro).
    Forse è vero che “l’italianità” è anche questo!
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aggiungo, l’incapacità dei politici di capire che il finanziamento statale della rete POS per azzerare le commissioni rappresenta l’unico vero modo per spingere verso la digitalizzazione dei pagamenti. Si guarda a quelle che possiamo definire piccole somme per un bilancio statale (costo delle commissioni pos) e non si guarda alle decine di mliardi di euro erogate dallo Stato alle Banche per salvarle dagli NPL.

Riporto una tabella di uno studio di Banca d’Italia sul costo sociale degli strumenti di pagamento utile per capire come muoversi in tale materia
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Quando si dice “esaustivo” si intende Pol du Romàin (non farci caso è Osco del mezzogiorno levantino).
Direi; nulla da aggiungere!
Approfitto dello spazio (lo avevo fatto con un nuovo argomento ma mi hanno “castrato” sul nascere per cui ci riprovo qui)
Auguri di serene feste a tutti; questo è per voi tutti

Papageno, Papagena duet Simon Keenlyside & Ailish Tynan - YouTube

Sperando di non essere nuovamente censurato!

La storia diventa ancora più eclatante quando, al rifiuto/scusa al pagamento bancomat si aggiunge la mancata emissione (o il tentativo di mancata emissione) dello scontrino fiscale.

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