Fra gli scenari di acquisto della marca da bollo ce n’è uno, non ancora attivato da alcun PSP, che prevede che un utente possa acquistare, da un PSP autorizzato, la marca da bollo da associare ad un documento in suo possesso. Tale documento verrà poi trasmesso con modalità telematiche alla PA destinataria, insieme alla marca da bollo associata.
Per ovviare all’attuale mancanza di copertura dello scenario la Regione FVG avrebbe intenzione di rilasciare un’applicazione web che consente l’acquisto di una marca da bollo da associare ad un documento, interagendo dietro le quinte con i PSP abilitati per gestire il pagamento con PagoPA.
Di fatto la transazione economica avviene sempre con l’intermediazione di un PSP, quello che farebbe la Regione è usare l’infrastruttura di pagamento PagoPA per esporre una funzionalità di acquisto bollo slegata dalla presentazione di un’istanza specifica da parte dell’utente o dal rilascio di un documento bollato da parte della PA.
E’ una soluzione percorribile o viene ritenuta indebita concorrenza ai PSP?
Ciao Luca. Mi sembra che tu abbia ben presente che pagoPA si interfaccia la sistema ebollo dell’Agenzia delle Entrate unicamente per il pagamento di una Marca da Bollo Digitale associata a un documento in ingresso, di cui è fornita l’impronta SHA 256. Se ho capito bene, nello scenario da te descritto, per arrivare allo stesso risultato pagoPA viene utilizzato solo per l’esecuzione del pagamento, indistinguibile da qualsiasi altro. Per questo motivo non siamo competenti nel determinare se tale soluzione sia percorribile. Ti consiglio di interpellare direttamente l’Agenzia delle Entrate (che non si capisce se sia o meno il beneficiario del pagamento), altrimenti corri il rischio che l’utente abbia pagato per qualche cosa che non è riconosciuta come Marca da Bollo Digitale.
Probabilmente non mi sono spiegato bene, cerco di essere più chiaro.
Lo scenario di business è quello in cui un utente che deve inviare ad una PA un documento bollato, compra un bollo da apporre sul documento, per farlo fornisce l’impronta del documento e gli altri dati necessari (Codice Fiscale, nome e cognome e codice della provincia di residenza), in futuro dovrà anche specificare il tipo di bollo, al momento è disponibile solo il tipo 01 da 16.00 €. In tale scenario è previsto che l’utente usi un’applicazione che gli viene messa a disposizione dai PSP autorizzati a vendere i bolli digitali.
Al momento tuttavia, nessun PSP copre questo scenario: anche Infocamere ha attivato la vendita solo integrata all’interno di un procedimento informatizzato, quindi legata o alla presentazione di un’istanza alla PA (una richiesta di autorizzazione, di contributo ecc) o al rilascio da parte della PA di un documento (un certificato anagrafico in bollo, un atto autorizzativo ecc.).
Una PA può usare PagoPA all’interno di un procedimento online per fare la stessa cosa, semplicemente deve costruire una RPT in cui vengono inseriti i dati relativi al bollo.
Nello stesso modo la PA potrebbe predisporre un’applicazione che, usando PagoPA, crea una RPT atta al rilascio del bollo telematico: non è un pagamento indistinguibile dagli altri, è proprio la richiesta del rilascio di un bollo telematico associato all’impronta di un documento, l’unica differenza è che il documento non è in possesso della PA, e non rappresenta un segnatura di protocollo assegnata ad un’istanza dell’utente: è un documento che possiede l’utente.
Ora questo scenario dovrebbe essere coperto dai PSP che però latitano, quindi la domanda è:
una PA è autorizzata a surrogare i PSP in questo tipo di scenario, visto che i PSP non si sono ancora mossi?