Ad agid ho chiesto se serviva la laurea per fare l’RTD.
Risposta
Gentile Andrea
con riferimento al Suo quesito, la norma indica i requisiti soggettivi per la qualificazione di RTD, ossia, in linea di massima, il livello dirigenziale generale o, in caso di assenza, la posizione apicale, a garanzia del possesso delle competenze e attribuzioni necessarie a svolgere adeguatamente i compiti di cui all’art. 17 del CAD.
La norma pertanto non indica tipologie di titoli di studio.
Ciao Andrea,
è vero che la norma non non indica la tipologia di titoli di studio, ma è altrettanto vero che le competenze richieste per ricoprire il ruolo sono ragionevolmente chiare anche se spesso disattese.
La relazione della commissione Coppola sullo stato di digitalizzazione della PA ha individuato 4 criteri per valutare il livello di adempimento dell’art 17.
Se consideriamo buono il primo criterio di iscrizione all’ordine degli ingegneri informatici di conseguenza si rimanda ai titoli di studio che vengono richiesti per accedere all’esame di stato per ingegneri classe dell’informazione ( ingegneria informatica, informatica, scienze dell’informazione, ma mi pare anche ingegneria gestionale e altre ancora… che sono indicati in modo completo nelle norme per accedere all’esame di stato e alla professione).
Sul fatto che RTD debba essere in possesso della laurea non avrei dubbi.
Riccardo
L’art 17, comma 1-sexies dice chiaramente che l’ufficio deve essere tra quelli a livello dirigenziale. Il comma 1-ter poi individua nel responsabile di quell’ufficio (ossia il suo dirigente) la persona che svolge il ruolo (che é appunto di responsabile dell’ufficio individuato come RTD).
Quindi il RTD (se intendiamo RTD la persona e non, come dice la norma, l’ufficio) deve essere un dirigente (oppure, in assenza di altri dirigenti, un apicale).
Visto che la laurea é un requisito per essere dirigenti nella PA, almeno da un po’ di tempo, la laurea é di fatto un requisito.
Riguardo la commissione Coppola (che poi é quella che, abolendo la L. 39/1993, ha anche abolito la figura del Responsabile dei Sistemi Informativi) le indicazione che dá non solo sono disattese (nei Ministeri risultava un solo RTD con una laurea tecnica - Attias) ma anche un pochino restrittive e forse anche in odore di tutela della categoria. Infatti se si applicassero quei requisiti non solo nella PA non si riuscirebbe a nominare un RTD nel 99% dei casi, ma si escluderebbero dal ruolo un bel po’ di professionalità che rappresentano una parte fondamentale di chi opera nel settore. Insomma, l’informatica non la fanno solo gli ingegneri…