Buongiorno,
Sottopongo alla vostra attenzione il seguente quesito. Successivamente alla protocollazione di un documento firmato digitalmente Pades, al momento dell’invio della PEC il sistema di protocollo informatico allega al messaggio una copia in formato .pdf con segnatura di protocollo. L’apposizione della segnatura di protocollo, come è noto, invalida la firma digitale Pades, tuttavia all’interno della segnatura stessa compare la frase: «Firmatario: Pinco Pallino». Possiamo considerare tale dicitura sostitutiva a tutti gli effetti della firma digitale originale e con la stessa validità giuridica? Allego un esempio.
Rammento che la stessa stampigliatura della segnatura di protocollo appare anche per le riproduzioni cartacee (copie analogiche) dei documenti firmati digitalmente con firma CaDES .p7m, ad opera del software gestionale del protocollo informatico. Poiché il protocollo è fonte fidefacente e autoritativa (in quanto immodificabile) ai sensi e per gli effetti degli artt. 53 e segg. DPR 445/2000 e ricordando che il protocollo conserva comunque il documento originale, l’estrazione da esso di copia conforme all’originale digitale da parte di un pubblico ufficiale ritengo soddisfi i requisiti di cui agli artt. 3-bis e 23 del CAD. Ritengo comunque opportuna l’indicazione degli elementi di cui al comma 4-bis e 4-ter dell’art. 3-bis, in calce al documento.
Grazie, anche se qui non si tratta di copia analogica di originale digitale (per la quale il riferimento forse più corretto è l’art. 3 del d.lgs. n. 39/1993, oltre che il 3bis del CAD), ma del file .pdf con la segnatura di protocollo che viene allegato automaticamente dal sistema informatico di protocollo al momento dell’invio della PEC.
Ah ok, no allora mi sembra un po’ anomalo. Riterrei più ragionevole, per la spedizione PEC, l’invio del documento firmato digitalmente come duplicato informatico dell’originale (quindi uguale nella sequenza di bit e nel contenuto, per il quale la legge non impone mai l’attestazione di conformità). Che ci sia qualche impostazione di configurazione del workflow non corretta?
E’ quello che stiamo cercando di capire col fornitore del servizio, infatti. La comparsa dei dati del firmatario (che avviene solo se c’è una firma digitale) nella segnatura di protocollo mi ha portato a chiedermi se in qualche modo quest’ultima sostituisse la firma digitale.
Se il documento fosse inviato per posta cartacea a destinatario non munito di domicilio digitale sarei sicuro della legittimità di tale iter (il documento spedito è a tutti gli effetti copia analogica conforme dell’originale digitale), la spedizione via PEC di un documento informatico che dovrebbe essere una copia informatica di un originale informatico dovrebbe rispettare il disposto dell’art. 23-bis comma 2 del CAD (e in ogni caso il protocollo dovrebbe cristallizzare sempre l’originale del documento informatico per come è originariamente).