Si passa a PagoPa e il cittadino paga di più (2)

Breve storia triste.
Il contribuente B, residente nel Lazio, acquista nel mese di settembre 2021 una autovettura dal contribuente A, residente nel Veneto, che nello stesso mese di settembre 2021 ha pagato - tramite PagoPa - la Tassa Automobilistica Regionale alla Regione Veneto per il periodo tributario 01/09/2021 – 31/08/2022.
Nel mese di aprile 2024 il contribuente B riceve una cartella di pagamento dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione per il recupero alla Regione Lazio della Tassa Automobilistica Regionale per l’annualità 2021, comprensiva di interessi e sanzioni.
Conseguentemente il contribuente B presenta alla Regione Lazio una istanza di annullamento in autotutela della cartella di pagamento.
Nella risposta alla istanza in autotutela, la Regione Lazio conferma la presenza del pagamento della Tassa Automobilistica Regionale tramite PagoPa in favore della Regione Veneto e l’assenza del pagamento della stessa Tassa Automobilistica Regionale in favore della Regione Lazio.
Nella risposta la Regione Lazio conferma la validità della cartella esattoriale “visto che dal 1° gennaio 2019, per i pagamenti effettuati tramite PagoPA, non è possibile dar luogo a compensazioni tra Regioni”.
Fine della storia.

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Scusi, ma cosa c’entra PagoPA, perche’ se avesse pagato con un bollettino si poteva compensare ?

Avevo sbagliato a copiare dalla nota della Regione Lazio.
Ho corretto il virgolettato, spero ora si capisca.

Non so se vale anche per altre regioni ma ad un mio conoscente hanno detto la stessa cosa tra Toscana e Lombardia, ed il pagamento era stato fatto con il servizio “bollo sicuro” dell’ACI.
A chi paga questo servizio risulta come un “normale” addebito sul conto corrente, quindi non PagoPA.

E comunque è legale questa cosa ?, perché per la stessa logica nel caso io mi trasferissi da una regione all’altra dovrei ripagare la tassa di circolazione :grinning:

Ho il sospetto che nel progetto di riforma dell’autonomia regionale questo e molti altri aspetti di dettaglio non siano stati presi in considerazione. Se la riforma passa questo tipo di problemi aumentera’ in modo esponenziale.
In compenso PagoPA potra’ siglare venti contratti di servizio separati, oppure le Regioni scegliere fornitori differenti per i servizi di pagamento. Ognuno con software incompatibile con gli altri.
Tra qualche anno non ci preoccuperemo piu’ di eIDAS europeo, ci vorra’ quello “interregionale”.

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Problema già in corso per un’altra piattaforma digitale fondamentale, il fascicolo sanitario elettronico. Io ho dati sparsi in 4 o 5 regioni e non mi pare ad oggi ci sia modo di consolidarli in un unico fascicolo. Ho visto corposi documenti sulla loro interoperabilità, ma ad oggi per il cittadino siamo ancora a 21 sistemi non comunicanti.

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Finché continuano a parlare di interoperabilità (invece di farla sul serio), temo che non cambierà granché…

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