Sistema Operativo Open-Source per la P.A

Vorrei inserire il sistema operativo ZorinOS nella banca dati del riuso del software open source nella P.A…
Nel sito ho potuto leggere alcune istruzioni, ma si dovrebbero semplificare al massimo per far si che il cittadino/PA possa inserire facilmente il progetto.
Attendo vostre risposte.
Cordiali saluti.
Albano

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Ciao, secondo me ZorinOS non è indicato per la PA. Hai letto bene i termini di servizio e la privacy policy?

Ne cito due che mi paiono emblematici

General conditions
We reserve the right to refuse the Service to anyone for any reason at any time.

[…] please note that we use DigitalOcean for web hosting services; Dropbox and Google Drive for cloud storage

Forse meglio indicare qualche altro sistema operativo più libero, come Debian ad esempio

Ciao,
quei termini del servizio mi sembra si riferiscano al servizio del sito web,forum, ed altri servizi che non hanno a che vedere con il sistema operativo.
Zorin e’ su base Debian ma con un interfaccia che potrebbe accompagnare tutti i dipendenti pubblici nel passaggio da un sistema operativo proprietario ad uno open-source nel rispetto dell’art. 68 e 69 del CAD.
Inoltre, non mi sembra che molti sistemi operativi proprietari siano per iscritto dichiarati GDPR compliance.O sbaglio?
Cordiali saluti.
A.

credo sia Ubuntu-based (che a sua volta ha una lontana parentela con Debian, ma se vogliamo essere precisi… :slight_smile: )

Non so se può essere utile alla discussione, ma nel 2016 il Comune di Vicenza aveva avviato una sperimentazione per l’utilizzo di Zorin sulle loro macchine: Vicenza, scelta open source per il Comune, arriva Zorin

Magari si potrebbe contattare il referente informatico del comune e capire se hanno già sciolto il bandolo della matassa “licenza”…

Non mi sembrano condizioni particolarmente problematiche in sé. L’azienda che sostiene il progetto ha una capacità limitata e quindi si riserva il diritto di escludere utenti che generassero costi eccessivi, è abbastanza standard. (Non ho letto tutto.)

Piú concretamente un problema mi pare essere che hanno una scarsa localizzazione in italiano. Il sito pare essere solo in inglese (o se c’è un modo di cambiare lingua non è molto evidente). C’è un confronto del livello di localizzazione delle varie distribuzioni?

Personalmente preferisco una distribuzione che non fornisca o incoraggi software proprietario, ma non serve arrivare ai livelli di Trisquel e amici e non mi scandalizzo se una scuola installa Ubuntu.

Nel catalogo AgID elencherei semplicemente tutte le distribuzioni GNU/Linux che vogliono esserci; non vedo necessità di avere un “campione nazionale” come la Russia con Astra Linux. Siccome entrare nel catalogo comunque richiede un minimo di cooperazione da parte degli sviluppatori che controllano gli archivi del codice sorgente, probabilmente ciò sarà sufficiente a selezionare quelle distribuzioni o varianti che abbiano un minimo di interesse verso gli utenti pubblici italiani, magari perché hanno un orientamento scolastico.

In generale però la migliore distribuzione è semplicemente quella distribuzione per cui l’ente o la scuola riesce a ottenere la migliore assistenza. Si facciano procedure di acquisto per comprare macchine e assistenza software per le stesse col requisito che il sistema operativo sia libero; starà poi ai fornitori scegliere quali distribuzioni offrire e spiegare perché pensano che siano una buona idea. Spesso risponderà un fornitore come quelli elencati in LinuxSi: i negozi italiani o Fornitori Open Source per la Scuola - Scuola , che probabilmente sarà di dimensioni tali da essere specializzato in una distribuzione o due. In paesi piú civilizzati, come la Finlandia, alcuni di questi fornitori crescono a sufficienza per avere una propria distribuzione adattata alle esigenze dei propri clienti, come Opensys con Puavo (che è piú che altro un sistema di orchestrazione per installare Debian in un certo modo).

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Ciao Alessio,

ti ringrazio per la precisazione. :slightly_smiling_face:
Saluti.
A.