SPID obbligatorio avere APP su proprio cell

Grazie delle risposte!
il mio problema è che lavorando per altre persone (che non hanno la possibilità di avere pc, smartphone o tablet) mi diventa difficile fare per loro la pratica in quanto dovrei ogni volta avere il loro telefono (sempre che lo abbiano) per poter lavorare sulla loro pratica.

E’ un caos questo spid, molto complicato…
Grazie comunque per le risposte

Il secondo fattore (SMS o altro) infatti è per evitare che una persona diversa dal titolare possa fare delle operazioni con rilevanza legale (es phishing) ed è basata per questo sul possesso.

Le credenziali SPID credo siano strettamente personali. Ti consiglio di verificare l’esistenza di un meccanismo di delega formale presso l’Ente (come avviene per i CAF in materia fiscale).

Marion scrivi che spid è complicato, a me sembra una bella rivoluzione e con il secondo fattore anche abbastanza sicura :wink:

ciao

Tra alcuni giorni poste dismetterà la possibilità di ricevere sms per il codice otp (vedi
[https://www.poste.it/aggiornamento-utilizzo-posteid.html]
Esiste un elenco di quali gestori usano solo app e di quelli che consentono gli sms e che consentiranno in futuro di usare questo strumento?
Perché non avendo uno smartphone (non è per altro richiesto nei requisiti si spid, si parla di numero di telefono) è evidente che devo disdire poste e sceglierne un altro.

Grazie

Salve,
Riprendo questo vecchio thread perchè il bello di un forum è che ha memoria.
Uno dei punti fondamentali dell’uso del digitale è questo: perchè invece che essere un procuratore (un delegato) dobbiamo inpersonificare un’altra persona (con i conseguenti rischi di sicurezza di questa cattiva pratica)?

Così come nessuno di noi da il proprio bancomat o degli assegni firmati in bianco al proprio procuratore al pari credo che nessuno debba dare le credenziali per l’accesso ad un servizio.

Credo che @Marion però abbia trovato l’unica soluzione possibile (anche se a mio avviso pericolosa) ad un problema reale: oggi molte attività sono svolte da intermediari o consulenti, ossia da procuratori-delegati-collaboratori.

Riporto quindi all’attenzione di @Valerio_Paolini e @spiunno l’esigenza di gestire, in modo semplice, immediato, centralizzato e comune per tutti i servizi la gestione della figura del “delegato”.

Chiedo poi, in ottica di collaborazione a @Marion di volerci raccontare in dettaglio la propria esigenza.

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per comodità riporto anche uno dei thread dove si parlava di questo problema:

segnalo che @umbros si era già attivato in modo istituzionale, in tal senso …ecco il link:

Sicuramente facile per un mediamente informatizzato. Molto meno per un vecchietto pensionato che ha difficoltà anche con Whatsapp :wink:

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(IMHO)purtroppo la linea guida indicata non affronta la parte di problematica per un familiare e non affronta in modo il concetto di delegato, ad esempio norma il professionista ma affronta il fatto che il professionista stia svolgendo una attività in nome e per conto di un cittadino.

Affronta solo marginalmente la parte delle organizzazioni, senza però descrivere cosa possa fare un “membro” dell’organizzazione…

Quindi (IMHO) non risolve la problematica, anzi crea una zona di incertezza che può generare maggiore difficoltà nell’applicazione.

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Si in effetti hai ragione.
Si sottostima il problema della delega ad un familiare per effettuare un determinato adempimento.
Eppure le procedure cartacee da quanto punto di vista prevedono questa possibilità.

il problema non è il vecchietto che non ha lo smartphone. E’ più grande.
E’ la gigantesca mancanza di consapevolezza dei cittadini.

Esempio: molti colleghi non si fanno problemi a fornire all’Ufficio Personale il PIN dispositivo INPS o meglio ancora le credenziali SPID… semplicemente per chiedere il piccolo prestito INPS.

E non parlo di 40enni ma anche di persone giovanissime che usano regolarmente facebook, instagram e via dicendo.

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questo perchè non hanno implementato in modo efficace l’istituto della delega che puo’ essere utilizzato solo a favore di professionisti iscritti in albi professionali e in modo eccessivamente rigido limitando l’operatività solo ad alcuni servizi.

Quindi la responsabilità di questo modo “sbagliato” di agire con le credenziali ricade su chi ha progettato tutto il sistema

Cioè si parte dal presupposto che il cittadino sia in grado da solo di orientarsi nei servizi web dell’ente che oltretutto spesso sono anche farraginosi.

Non si lascia spazio al cittadino che “incapace” di interagire voglia farsi aiutare alla luce del sole da una qualsiasi altra persona (amico, parente, etc).

Basterebbe adottare le stesse procedure del cartaceo.
Cioè quando vado in un ufficio pubblico per conto di mio padre che ha 80 anni mi faccio fare la delega e faccio tutto con la massima trasparenza. Invece con i servizi e-gov questo non si puo’ fare.

E nessuno dei piani alti della PA vuole vedere questo problema!

no il problema non è questo.
Nel caso specifico del piccolo prestito funziona così: l’Ufficio personale istruisce la pratica con le sue credenziali.
Successivamente il dipendente deve accedere alla sua scrivania INPS e, con un clic, accettare la pratica. Successivamente la pratica viene lavorata da inps.

Accade che è il dipendente stesso a dire"vabbè pensaci tu…tieni le password".
Mi verrebbe da chiamarla negligenza…insomma ho reso l’idea…

Davvero è più difficile pubblicare un post su facebook che spuntare e cliccare su “approva” nella domanda di piccolo prestito!

Ma chi progetta queste procedure deve prevedere tutto: e se il dipendente è un analfabeta digitale?

Nella mia scuola ad esempio mi capita di dover aiutare dei bidelli che non sanno scaricare il cedolino da NOIPA e quindi mi affidano le loro credenziali.

Voglio ridere adesso che dismetteranno le credenziali classiche per permettere solo lo SPID!

Basterebbe prevedere il meccanismo della delega e staremmo tutti tranquilli.

parli di casi limite…
Nel mio esempio, un comune, c’è un pc su ogni scrivania da circa 20 anni. forse anche di più…

Intendiamoci, ben venga l’istituto della delega che in effetti in alcune situazioni è utile… ma non è sempre quello il problema!

siamo sicuri che è un caso limite ?
chiediamolo a @marion

Buonasera sono Marion, scusate ma son sempre indaffarata.
Io gestisco un negozio di cartoleria, libreria e servizi vari.
Lavoro anche con cittadini stranieri che hanno difficoltà sia a scrivere con la penna e in italiano, che a parlare; vi lascio quindi immaginare la conoscenza che possono avere del mondo internet.
Diciamo che per usare facebook magari riescono, quando devono fare pratiche a Inps per richiesta agevolazioni, dote scuola o altre che, comunque, necessitano di codici, password e SPID, allora la cosa si fa molto complicata. Diciamo che lo è anche per me che utilizzo il pc ogni giorno da ormai 30 anni e ho soprattutto notato che i siti più ostici sono proprio: agenzia delle entrate, Inps e altri che non vi cito, ma son sempre nella fascia di GOV o li vicini.
Quando ho sollevato la questione dello spid sul cellulare di ognuno, era perchè, oltre alla procedura facinorosa dell’ottenere lo stesso, poi diventa complicato gestire l’andamento della pratica. Quando mi han detto che era obbligatorio averlo sul proprio smartphone (ammesso che lo abbiano), è nato il problema.
Ho letto i vostri messaggi e, veramente, non ci sono casi limite. Molte persone non possono, non sanno utilizzare questa tecnologia (penso anche a mia madre, 78 anni, alla quale non riesco a far capire come si fa un messaggio). Poi arriva la questione “privacy”, così tanto amata e che tanti inneggiano ma che nel concreto si velocizza tutto dando le proprie credenziali e password per fare le pratiche, all’amico, cugino. Io faccio comunque firmare una scheda dove mi si autorizza a utilizzare i dati per questa operazione e null’altro ma elettronicamente non esiste. Scusate la lungaggine e spero di avervi esposto brevemente la difficoltà, anzi le difficoltà che hanno inserito “a norma di legge” per la privacy.
Vi leggerò e appena potrò risponderò. Nel frattempo spero che qualcuno “ai piani alti della PA” legga e faccia apporre modifiche alle varie app/siti per poter avere veramente una gestione corretta ma più semplice. Buona serata a tutti

lo speriamo tutti e in questo forum ci sono dei tecnici che possono dare un contributo alla soluzione del problema.

Altrimenti se non si risolve bisogna utilizzare al posto di SPID la CNS .

…con la CNS è abbastanza più semplice. Ho il lettore della card ma bisogna far andare la persona a ritirare le credenziali (…e il lavoro si protrae…)
Ah che bello sarebbe se, sui siti a cominciare da quello dell’Agenzia delle entrate io utente inserisco: mio codice fiscale e password (da me scelta)! Perchè anche l’avere un pezzo di codice e attendere via posta (15 giorni, se va bene) e poi inserirlo e poi ridover scegliere la propria password non è proprio un’“accellerata” di semplificazione… A meno che si possa avere 2 ore per andare direttamente all’ufficio (agenzia Entrate o altro)…

attenzione qualche giorno fa il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha detto in audizione parlamentare che dopo l’estate non invieranno piu’ le credenziali classiche via posta perchè punteranno sullo SPID oltre che alla CNS