SPID obbligatorio avere APP su proprio cell

Buonasera sono Marion, scusate ma son sempre indaffarata.
Io gestisco un negozio di cartoleria, libreria e servizi vari.
Lavoro anche con cittadini stranieri che hanno difficoltà sia a scrivere con la penna e in italiano, che a parlare; vi lascio quindi immaginare la conoscenza che possono avere del mondo internet.
Diciamo che per usare facebook magari riescono, quando devono fare pratiche a Inps per richiesta agevolazioni, dote scuola o altre che, comunque, necessitano di codici, password e SPID, allora la cosa si fa molto complicata. Diciamo che lo è anche per me che utilizzo il pc ogni giorno da ormai 30 anni e ho soprattutto notato che i siti più ostici sono proprio: agenzia delle entrate, Inps e altri che non vi cito, ma son sempre nella fascia di GOV o li vicini.
Quando ho sollevato la questione dello spid sul cellulare di ognuno, era perchè, oltre alla procedura facinorosa dell’ottenere lo stesso, poi diventa complicato gestire l’andamento della pratica. Quando mi han detto che era obbligatorio averlo sul proprio smartphone (ammesso che lo abbiano), è nato il problema.
Ho letto i vostri messaggi e, veramente, non ci sono casi limite. Molte persone non possono, non sanno utilizzare questa tecnologia (penso anche a mia madre, 78 anni, alla quale non riesco a far capire come si fa un messaggio). Poi arriva la questione “privacy”, così tanto amata e che tanti inneggiano ma che nel concreto si velocizza tutto dando le proprie credenziali e password per fare le pratiche, all’amico, cugino. Io faccio comunque firmare una scheda dove mi si autorizza a utilizzare i dati per questa operazione e null’altro ma elettronicamente non esiste. Scusate la lungaggine e spero di avervi esposto brevemente la difficoltà, anzi le difficoltà che hanno inserito “a norma di legge” per la privacy.
Vi leggerò e appena potrò risponderò. Nel frattempo spero che qualcuno “ai piani alti della PA” legga e faccia apporre modifiche alle varie app/siti per poter avere veramente una gestione corretta ma più semplice. Buona serata a tutti

lo speriamo tutti e in questo forum ci sono dei tecnici che possono dare un contributo alla soluzione del problema.

Altrimenti se non si risolve bisogna utilizzare al posto di SPID la CNS .

…con la CNS è abbastanza più semplice. Ho il lettore della card ma bisogna far andare la persona a ritirare le credenziali (…e il lavoro si protrae…)
Ah che bello sarebbe se, sui siti a cominciare da quello dell’Agenzia delle entrate io utente inserisco: mio codice fiscale e password (da me scelta)! Perchè anche l’avere un pezzo di codice e attendere via posta (15 giorni, se va bene) e poi inserirlo e poi ridover scegliere la propria password non è proprio un’“accellerata” di semplificazione… A meno che si possa avere 2 ore per andare direttamente all’ufficio (agenzia Entrate o altro)…

attenzione qualche giorno fa il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha detto in audizione parlamentare che dopo l’estate non invieranno piu’ le credenziali classiche via posta perchè punteranno sullo SPID oltre che alla CNS

Ciao,

come abbiamo già scritto nel thread ricordato da @Paolo_Del_Romano, la gestione delle credenziali di altre persone è una pratica non consentita, perché espone i cittadini al rischio di operazioni compiute a loro nome senza alcun tracciamento.

La soluzione è il meccanismo di delega, che però ha poco a che vedere con il lavoro in corso sulle linee guida per il rilascio di identità digitale per uso professionale, perché è un meccanismo trasversale, comune a tutte le tipologie di identità e di autenticazione (ad esempio nel caso di CNS o CIE).

La modalità di delega descritta anche in questo thread è già oggi alla portata dei Gestori di Servizio, che potrebbero mettere in piedi un sistema di delega interno ai loro servizi basandosi sull’identificazione delle parti attraverso SPID, come fanno nel mondo analogico. Ad esempio, segue questa strada il Fascicolo Sanitario Elettronico della Regione Emilia Romagna nel momento in cui permette ad un genitore di vedere i dati dei figli minori e ad un figlio maggiorenne di vedere i dati dei genitori anziani che lo hanno autorizzato.

Stiamo ragionando su meccanismi generali che possano facilitare l’implementazione omogenea di queste regole da parte di tutti i Gestori di Servizio ma si tratta di un tema complesso che richiederá un po’ di tempo.

Quanto alla questione dell’OTP via SMS, i Gestori di Identità SPID stanno lavorando a soluzioni alternative che garantiscano adeguata sicurezza, ma che non richiedano necessariamente l’utilizzo di un’applicazione per telefono cellulare.

Ottima l’idea di elencare i metodi per le OTP utilizzati dai vari Gestori, provvederemo quanto prima a richiedere l’aggiornamento di spid.gov.it in tal senso.

Ciao, Valerio

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quindi abbiamo qualche speranza di farcela :grinning:

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ho anch’io un problema con la APP posteID.
Vorrei usare l’sms. Mi puoi dire esattamente in che punto trovo la procedura per chiedere a poste di usare l’sms?
grazie
Vittorio

Dopo aver inserito nome e password compare la pagina che allego, devi cliccare dove ho evidenziato in giallo.

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perfetto, grazie
Vittorio

veramente a me dopo aver inserito user e psw compare questa schermata non c’è la possibilità di scegliere sms
c’è solo la possibilità di verificare se c’è l’app e anche se clicco prosegui non va.

Mi dispiace, non so spiegarlo, deve chiedere all’assistenza di Poste.

Buongiorno, ho appena creato la mia identità SPID tramite Poste e al primo tentativo di utilizzo sul sito dell’Agenzia delle Entrate ho scoperto di dover usare obbligatoriamente l’APP.
Ho contattato il servizio clienti di Poste Italiane il quale mi conferma che per tutte le nuove utenze sarà possibile solo l’uso dell’APP mentre per le utenze create in precedenza analogo discorso verrà applicato a breve.
Volevo sapere se posso rifare tutta la procedura di creazione dell’identità SPID con un altro gestore. Non ho ancora usato l’identità creata su Poste per cui presumo si possa annullare.

Grazie.

io ho preso 2 spid (con poste e infocert)

a mio parere il sistema è monco nel lato cittadino. Mi spiego meglio.
Bella l’idea di avere un ID digitale e bla bla bla. Ci sta anche che l’istituto della delega sia regolamentato perché, per quanto sia in buona fede l’esercente che faceva le pratiche per gli altri, se non sono professionisti che soddisfano determinate caratteristiche di policy si è a rischio.
Qui il problema è che il digital divide è ancora alto. Lo Stato avrebbe dovuto istituire degli sportelli di mediazione culturale/informatica per aiutare le persone che non masticano tutti i giorni con i siti GOV o che non masticano l’italiano o addirittura entrambi.
Il cittadino è stato abbandonato a se stesso e ha cercato di sopravvivere, aiutandosi come ha sempre fatto finora, tramite amici o conoscenti.
Auspico che i piani alti si pongano questi problemi.

Esatto, quello che intendevo io.
Ma ho i miei dubbi che succeda. In questi anni ho visto solo complicarsi l’accesso ai siti (con password provvisorie, da confermare o che dopo 10 o 20 o 30 giorni scadono). Io ho una rubrica di siti a cui accedo per lavoro con ID e Password, che finchè son 5 è una cosa ma quando ne conti 150 diventa un’altra cosa. Se poi lavori per gli altri che non sanno usare il pc o il cell… (lasciamo perdere)

Ciao a tutti, ci sono novità riguardo l’accesso obbligatorio a spid con posteID e l’obbligo di usare l’app?
Ho necessità di usare solo SMS, il contratto l’ho fatto proprio perché si poteva usare SMS, e ora dicono che verrà tolto e lasciato solo l’uso dell APP

Ciao, il mio problema è che su tablet l’APP PosteId non funziona e al momento non ho intenzione di comprarmi uno smatphone, avendo già 3 computer e un tablet che funzionano benissimo. Inoltre il servizio SMS di Poste attualmente è disattivato.
Come mai sul tablent PosteId non funziona ? È la prima APP che non riesco ad installare. :slight_smile: