SPID per mia madre invalida con procura generale

Dopo avere inviato inutilmente più PEC all’Ufficio delle Entrate ed alle Poste Italiane sono/sarei a chiedere come/a chi dover richiedere lo SPID per mia madre invalida a seguito di ictus, che non può parlare e non può scrivere. Sempre gestita attraverso FISCONLINE, ora disabilitato senza SPID. Grazie

Credo che questo Link faccia al caso suo.
Si faccia rilasciare la CIE ed acceda con quella.

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Non voglio fare polemica in merito a una condizione tragica. Si tratta pero’ di una di quelle situazioni dove gli inventori di SPID non hanno pensato alle realta’ dell’esistenza, anche quelle negative. Ad esempio, aprendo sportelli al pubblico sul territorio dove recarsi di persona, dichiarare in modo credibile lo stato delle cose e ricevere direttamente le credenziali necessarie. Il guaio e’ che tutti vogliono tirare al risparmio e preferiscono gli algoritmi a persone umane. Vai a spiegare all’algoritmo che il caso specifico di milioni di persone non rientra nella casistica preformulate e rigidamente definite. Fare tutto online e’ facile - quando e se funziona.
@carlocc
Oltre alla CIE e’ possibile usare la Tessera Sanitaria per il login sui siti principali dello Stato, ad esempio l’Agenzia delle entrate. La tessera va abilitata in ufficio indicato dalla Regione, di solito si tratta degli sportelli comunali. Se avete gia’ una Tessera Sanitaria/ Carta Nazionale dei Servizi forse e’ piu’ facile cercare di gestire tutto presso il Comune piuttosto che richiedere una nuova CIE.

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Soluzione migliore è questa penso.

esperienza personale:

TS EMESSA DALLA REGIONE ABRUZZO
ASL CHIETI LANCIANO VASTO
a mia madre l’ufficio territoriale Asl di Lanciano ha chiesto di recarsi di persona allo sportello per avere le credenziali della TS per abilitarla come CNS

A me la stessa Asl (ma ufficio territoriale di Chieti) mi ha fornito le credenziali CNS della TS via mail (riempendo un modello con firma autografa).

Evviva la Repubblica delle Banane! :roll_eyes:

sinceramente non penso (non ho elementi oggettivi per affermarlo però). Mentre la CIE è qualcosa che serve a tutti, anche ai disabili ed agli interdetti, quindi ci sono delle procedure ad hoc in questi casi, dubito che ne esistano di analoghe per l’attivazione della TS cone CNS, si corre il rischio lì della richiesta di firma autografa…

condivido abbastanza la tua opinione, però devo dire che, tutto sommato, qui funziona… e, se penso, che ci sono stati al mondo dove non è obbligatorio possedere (e quindi per lo stato richiederti) un documento di identità (e non è che lì la gente muoia per strada abbandonata), forse la burocrazia potrebbe essere decisamente più leggera!

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Io però penso che l’attribuzione dell’identità digitale (sia essa SPID, CIE o CNS) dovrebbe seguire fasi molto rigorose (per essere il pubblico ufficiale che la rilascia più che certo dell’identità personale del soggetto), trovo pessime eccessive semplificazioni e pericolose possibilità di impersonare altri con deleghe pervasive o onnicomprensive. Invece l’uso dell’identità digitale per le procedure di autenticazione dovrebbe essere più semplice e tecnologicamente neutrale, per permettere anche a persone anziane e/o arretrate a livello informatico di accedere senza supporto umano (io avrei mantenuto p.es. la tripletta codice utente+password+pin in uso tutt’ora per i servizi telematici dell’Ade, eventualmente con scadenze ravvicinate)

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Nel caso specifico di questo thread non credo ci siano grossi rischi e una delega ufficiale al figlio da Comune/ Tribunale/ ASL dovrebbe essere sufficiente a sbloccare le diverse procedure. Se un ente poi non lo fa richiamandosi a sicurezza o privacy si dovrebbe assumere tutte le responsabilita’ e gli oneri che ricadono, in questo caso, sul figlio.
Dato che in diversi thread continuiamo a confrontare le stesse situazioni, proporrei di aprirne uno nuovo per confrontare i diversi metodi di identita’ digitale in tutti i suoi aspetti, di praticita’ e criticita’, in Italia e all’estero. Scopo: costruire una tabella di confronto ed identificare costi e benefici sia per la PA sia per il cittadino. Se in due o tre confermate l’interesse, apro il thread (o apritelo qualcuno di voi). SI potrebbe poi aprire un thread simle per “Pagamenti alla PA”, anche qui solo per confrontare, non per rifarsi a situazioni particolari.

  1. teniamo conto che se si opera in modalità tradizionale basta esibire una delega cartacea unitamente al documento di identità del DELEGANTE e del DELEGATO per poter operare con la PA

  2. oggi si potrebbe utilizzare la notifica ad un dispositivo accreditato dal cittadino (cellulare o mail) per avere messaggi in tempo reale dettagliati di cosa il DELEGATO sta facendo in nome e per conto del DELEGANTE

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La Procura Generale esiste da anni, da quando c’è stato l’ictus, per riuscire a gestirla in toto; mi pare assurdo poter pensare che possa essere stata richiesta solo per ovviare a questa problematica creata erroneamente dallo Stato Italiano come il solito prima di poterla/doverla sperimentare con una problematica BLOCCANTE che non contempli la possibilità di poter essere bypassata per motivi certi/valutabili/verificati/verificabili. Mi pare comunque assurdo ancora di più che nessuno voglia possa rispondere dalle Poste e/o dall’Ufficio delle Entrate in forma scritta con PEC e/o raccomandata (a PEC si risponde con PEC di norma!).

Non è che mancano i concetti di delega sia su SPID che con CIE e con quello si risolverebbe tutto?

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Io insisto.
Qui non e’ il punto di fare e usare lo SPID o la CIE della persona non capace o invalida.
Non si puo’ dire “falle fare la CIE e usa quella”.
Se una persona ha un procuratore o un amministratore di sostegno è lui che si autentica e opera in nome e per conto di. E nei limiti della procura/amministrazione di sostegno,

Questo per inquadrare il problema. Poi è verissimo che non sono cose che sono state pensate per tempo. Non so quanto il fantomatico SGD risolverà le cose perché parte da assunti discutibili (cioe’ che si delega l’identità! E no, si delegano le azioni giuridiche!)

Si deve quindi chiedere agli enti che offrono i servizi come fare per operare tramite i servizi online in nome e per conto di un altro. L’INPS parallelamente alla dismissione delle credenziali tradizionali ha attivato una procedura proprio per questo.

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Francesco, io sono d’accordo con te, ma il problema specifico bisogna risolverlo senza riversare sul malcapitato di turno il problema generale che non potrà mai essere risolto in tempi compatibili con le sue esigenze,

Non è detto che il problema non sia risolvibile.
Per esempio, proprio l’Agenzia delle entrate con provvedimento Prot.n. 183002/2020 (impossibile da linkare, cercare su google: “agenzia entrate servizi online delega per incapacità”), prevede accesso al 730 precompilato delle persone incapaci da parte di persone autorizzate.
Oppure qui:
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/istanze/deleghe-servizi-online-riscossione/infogen-delegheservizi-riscossione-cittadini
si parla di possibilità di agire in delega per altre persone: ci si riferisce .

Questo per dire che magari la situazione non è irrisolvibile come sembra, basta capire a chi chiedere.
L’IdP di SPID non è la persona giusta.

Fra l’altro, fare qualcosa con CIE e SPID di un incapace non è il massimo della garanzia: l’atto compiuto dall’incapace e’ nullo, non esiste.

Non è questo il caso, l’OP parlava di procura. Se fosse l’amministratore di sostegno o il tutore legale sarebbe diverso. Anche se per come è pensato SPID sempre quello dell’amministrato dovrebbero rilasciargli.

In punto di diritto, ai fini pratici fra procuratore generale, tutore legale o amministratore di sostegno dovrebbe cambiare poco (si agisce in nome e per conto, con spazi di azione più o meno ampi o circoscritti).

Certo che uno potrebbe essere procuratore generale anche di una persona totalmente capace che gli ha dato procura per sua comodità e quindi, in teoria (ma magari non si puo’) il procuratore potrebbe anche richiedere lo spid del rappresentato. Dopo di che non è così scontato che possa usarlo al posto suo.

infatti la modulistica che i RAO (gli operatori che accertano l’identità) devono compilare al momento della richiesta dello Spid non prevede la casistica dei procuratori

e anche le LL.GG. di Agid per i RAO non fa menzione di questa possibilità