Sulla pagina del Difensore civico per il digitale

Buongiorno,
l’ho guardata oggi per la prima volta.

Inserirei in home degli esempi “classici” per tutti, sia per evitare che il difensore riceva tante richieste sbagliate, ma sopratutto perché ne riceva molte di buone.
Sono tanti gli esempi e al limite si potrebbe creare una griglia di 8 box di esempio, che a ogni reload ne carica 8 random da un numero più largo.

Altre due proposte:

  • nel form, in corrispondenda del campo Pubblica Amministrazione, si potrebbe inserire un elenco controllato di PA a partir dall’indice della Pubblica Amministrazione;
  • pubblicare l’elenco di tutte le richieste ricevute dal difensore, con rimossi i soli dati personali (nomi cognomi e email) del segnalatore.

Alcune domande:

  • se il Difensore civico valuterà la segnalazione ricevuta come corretta e scriverà alla PA per fare le modifiche richieste dal cittadino, la risposta ricevuta verrà pubblicata in qualche spazio pubblico?
  • verrà pubblicata sia se sarà positiva che negativa?
  • se la segnalazione fatta al difensore viene considerata off-topic, ne viene dato riscontro al mittente?

Grazie

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Appoggio le due proposte di @aborruso: mi viene in mente il funzionamento della piattaforma Chiedi (gestita dall’associazione Diritto di Sapere), dove la condivisione pubblica dello stato delle richieste aiuta ad aumentare la consapevolezza sia del cittadino che della Pubblica Amministrazione.

La condivisione dell’iter e della risposta diventa un elemento formativo, oltre che di accountability. Il completamento automatico è una buona pratica di riuso (lo fa anche il progetto FOIApop).

Ultima cosa, utile per ricordarci cosa dice il CAD:

1-quater. È istituito presso l’AgID l’ufficio del difensore civico per il digitale, a cui è preposto un soggetto in possesso di adeguati requisiti di terzietà, autonomia e imparzialità. Chiunque può presentare al difensore civico per il digitale, attraverso apposita area presente sul sito istituzionale dell’AgID, segnalazioni relative a presunte violazioni del presente Codice e di ogni altra norma in materia di digitalizzazione ed innovazione della pubblica amministrazione da parte dei soggetti di cui all’articolo 2, comma 2. Ricevuta la segnalazione, il difensore civico, se la ritiene fondata, invita il soggetto responsabile della violazione a porvi rimedio tempestivamente e comunque non oltre trenta giorni. Le decisioni del difensore civico sono pubblicate in un’apposita area del sito Internet istituzionale. Il difensore segnala le inadempienze all’ufficio competente per i procedimenti disciplinari di ciascuna amministrazione.

Da quello che capisco, l’esito dovrebbe essere sempre pubblicato, no? Non è chiarissimo se nel sito istituzionale del difensore civico o dell’amministrazione competente. Magari in entrambi? Magari è un dubbio solo del sottoscritto.

Grazie,
Matteo

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Buongiorno,
anch’io mi associo alle proposte di @aborruso.

secondo me si perché si legge un generico “Le decisioni del difensore civico sono pubblicate”

Dal testo del comma e da come viene inteso in alto il termine “sito istituzionale”, sembrerebbe riferirsi al sito AgID. Se così fosse, suggerirei invece come approccio più vicino all’utente una pubblicazione sul sito del difensore civico

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C’è nessuno in ascolto di AgID su questi temi?? Ho fatto una richiesta e vorrei capire come procedere. Grazie

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È arrivata una risposta da AgID, purtroppo non qui: https://medium.com/@AgidGov/caro-andrea-grazie-alla-tua-segnalazione-possiamo-fare-chiarezza-su-alcuni-punti-ca5f563297dc.

La risposta è un riscontro a questo post

Aggiungo un altro link, per dare contro della continuazione del dialogo

Ciao a tutti, scusandoci per il ritardo, postiamo anche qui la risposta che abbiamo dato ad Andrea Borruso su Medium riguardo alle giuste questioni che ci ha posto sul difensore civico per il digitale.

Di seguito spieghiamo come funziona attualmente il servizio e come intendiamo migliorarlo:

L’Ufficio del Difensore Civico è stato istituito a fine Gennaio, in ottemperanza alle nuove norme del Codice dell’amministrazione digitale. Essendo un servizio nuovo e che per la prima volta viene organizzato su base nazionale, abbiamo definito il primo regolamento, che delinea norme e fasi del procedimento, sulla base di esperienze simili come quella del Garante della Privacy.

La nostra intenzione, passata questa fase di startup, nella quale stiamo dotando l’ufficio di ulteriore personale e “rodando” i processi interni, è quella di modificare il regolamento recependo i feedback che stiamo ricevendo e di conseguenza migliorare i tempi di risposta.

Come funziona adesso? Tutte le segnalazioni ricevute vengono esaminate dall’ufficio del Difensore civico per il digitale e sono poi oggetto di una scrupolosa istruttoria nei tempi previsti dal regolamento attuale:

quando Il difensore civico riceve la segnalazione apre una fase di pre-istruttoria.
In questa fase, entro 30 giorni c’è l’invio della segnalazione all’ufficio di AgID competente, che a sua volta ha 40 giorni di tempo per valutare la fondatezza o meno della segnalazione o in alternativa 15 giorni per chiedere l’assegnazione della pratica ad altro ufficio nel caso non la ritenga di sua competenza.
A questo punto il difensore civico, conclusa la fase di pre-istruttoria, ha 50 giorni di tempo per chiudere il procedimento e altri 30 giorni per formulare una decisione rispetto alla segnalazione ricevuta.
Qualora il Difensore civico per il digitale ritenga fondata la segnalazione, inviterà l’amministrazione a porre rimedio alle mancanze evidenziate e ne darà comunicazione in un’apposita sezione del sito, che potrai consultare a breve. Nel caso la segnalazione non risulti fondata, l’Agenzia provvederà comunque a informare l’autore della segnalazione.

Al momento l’esame delle segnalazioni è in linea con i tempi del regolamento, ma l’Agenzia si sta impegnando ad ampliare l’organico dell’ufficio proprio per poter rispondere al meglio e con tempestività alle segnalazioni dei cittadini.

A breve inseriremo anche un sistema di visibilità dello stato di avanzamento delle segnalazioni per migliorare il coinvolgimento del cittadino e per tracciare i tempi di lavorazione.

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Gent.ma @Flavia_Gamberale,
innanzitutto grazie per avere accettato la proposta di portare qui questa discussione.

Anche io inserisco qui a seguire quanto vi ho scritto stamattina su Medium. Riporto il messaggio per intero, compresa la richiesta di spostare questa discussione sul forum, per dare senso a quanto sopra accennato.

Grazie ancora


Gentile Staff Comunicazione AgID,
grazie per la risposta.

Avrei preferito, lo ribadisco, leggervi sul forum; rinnovo l’invito a spostarci lì e nel caso non foste d’accordo, vorrei leggere un vostro commento in merito.
Qui su Medium rischia di rimanere un discorso a due, ma soprattutto che non abbia una grossa evoluzione, né arricchimento. Entrambe le cose mi sembrano necessarie.

Capisco tutto, ma la figura del Difensore civico non è in fase di test, è attiva e deve funzionare bene subito.

Al prossimo primo giorno lavorativo, chi si occupa della gestione del sito dovrebbe inserire l’hyperlink al regolamento.
Non si può aspettare il nuovo sito, che immagino non sarà attivo prima di 15 giorni (o magari il 31 maggio).
Se il 2 maggio un utente dovesse fare una segnalazione, non ne troverà traccia (del regolamento) in nessuna delle attuali due pagine ufficiali AgID:

In entrambe è a mio avviso da inserire subito. Altrimenti quell’utente si potrà fare alcune delle mie stesse domande, senza trovare lì sul sito risposte; e anche di questo nostro scambio non troverà facilmente traccia (è uno dei motivi per cui sarebbe bene portarlo sul forum).
E magari, prima di fare la segnalazione, invierà una PEC per chiedere subito informazioni.

Tra le altre cose da fare presto c’è quella della tracciabilità dei cambi di status delle segnalazioni.
Ho letto che è in programma, potreste specificare il previsto tempo di rilascio? Immagino che sia insieme al rilascio del nuovo sito, dopo sarebbe tardi.

Da regolamento emerge che possano passare anche 150 giorni - 5 mesi -per avere l’esito. È un tempo che mi sembra grande, specialmente per alcuni tipi di segnalazione. La tracciabilità è necessaria da subito, perché almeno su certi aspetti mi sembra che una valutazione possa essere immediata e credo pressoché automatizzabile.
Una parte della legge “Stanca” ad esempio afferma:

Non è ammessa, pertanto, la pubblicazione di documenti-immagine, vale a dire scansioni digitali di documenti cartacei senza che si sia provveduto ad opportuna digitalizzazione del testo ivi contenuto.

Valutare una segnalazione in merito, penso possa richiedere in molti casi poco tempo e l’utente che l’ha fatta deve poter avere riscontro che ad esempio lo status è cambiato in “verificato, con esito positivo”.
La “macchina statale” può essere complessa, ma se il cittadino non ne può avere conto - specie con tempi lunghi - un effetto sarà probabilmente il suo allontanarsi dalla partecipazione, dal suo potersi prendere cura della cosa pubblica. Un risultato negativo in sé, a maggior forza nel contesto di uno strumento che nasce anche con questo obiettivo.

Il tracciamento delle segnalazioni ricevute, visto il contesto e visto gli obiettivi della figura, dovrebbe e potrebbe essere un dato pubblico, rilasciato con licenza aperta (rimossi i pochi elementi di rischio di non rispetto della privacy).
Se questa visibilità fosse stata già in atto, probabilmente non avrei avuto elementi e/o stimoli per scrivere il post che ci ha portato qui.

Per gestire il “difensore pubblico per il digitale” ci vogliono sicuramente budget e personale dedicato. Se non fossero adeguati, rischia di avere poco appeal, scarsa utilità e trasformarsi in burocrazia digitale.

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Buongiorno a tutti,
concordo con quanto scritto da Andrea ed espongo a mia volta alcune perplessità sull’attuale Regolamento, sperando che possano essere utili alla discussione.
Il regolamento prevede una duplicazione di fase istruttoria (pre-istruttoria e istruttoria) e l’avvio del procedimento solo con la nomina formale del responsabile dell’istruttoria vera e propria (perdonatemi, ma l’avvio del procedimento interviene con il ricevimento della domanda, data da cui decorrono i termini per la sua conclusione…): unendo le due fasi in un’unica fase istruttoria il procedimento risulterebbe certamente più snello (e i tempi più brevi). Anche il termine di conclusione del procedimento potrebbe essere ridotto, aggiungendo la previsione di proroga dei tempi motivata dalla complessità del caso (come segnalato da Andrea , probabilmente in molti casi l’ “inadempimento” sarebbe così palesi da essere immediatamente valutabile.
Mi chiedo inoltre se l’aver già suddiviso in tematiche l’argomento digitale (vedi regolamento) possa aiutare a definire una tantum (a monte) uffici competenti e responsabili dell’istruttoria, eliminando la fase di individuazione - di volta in volta - di uffici e responsabili di istruttoria.

Segnalo infine che regolamento e procedimento non sono rintracciabili nella sezione "Amministrazione Trasparente (sarebbe auspicabile intervenire attraverso hyperlink) nè la pubblicazione nella sottosezione “provvedimenti” può considerarsi adeguata (non rientra fra i casi dell’art. 23, ma si potrebbe esplicitare che tutti i provvedimento di Agid sono pubblicati in tale sezione). Insomma, Amministrazione trasparente può essere contenitore utile alla trasparenza o, al contrario, inutile - rumoroso - adempimento…

Comunque non vorrei che questi appunti fossero interpretati come critica al lavoro svolto. Lavoro nella pubblica amministrazione e so quanto possa essere difficile trovare un compromesso tra il diritto del cittadino a una veloce risposta e il gestire i carichi di lavoro degli uffici. Ma credo che partire col piede giusto (anche sul regolamento) sia importante…

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Quanto scrive @aborruso è ampiamente condivisibile. Si tratta semplicemente di un cittadino che scrive ad una PA centrale per chiedere qualcosa che non va su un sito web di una PA locale.
E questa PA centrale che si occupa di digitalizzazione dei processi e dei servizi dell’intera PA italiana dovrebbe (nella mente di molti cittadini e dipendenti della PA) fare le cose in modo che siano tracciabili online dai cittadini e risolte in tempi brevi, … certo sicuramente non negli stessi giorni che Amazon fa arrivare a casa nostra un articolo ordinato online 2 giorni prima.
Capisco che il Team Trasformazione Digitale coordinato da Piacentini sta facendo veri e propri santi miracoli, ma da sani e propositivi italiani (e con tanto senso civico e di cittadinanza attiva) non ci aspettiamo che dalla data di richiesta al Difensore civico a quella della risposta passino 2-3 giorni, ma nemmeno questa somma di 30+ 40 (o 15) + 50 + 30 che in tempi di Piano triennale ICT della PA e CAD sono numeri di giorni che fanno rabbrividire.

Diversi mesi per rispondere che su un sito web di una PA locale c’è qualcosa che non va.
E’ innovazione?
E’ vero, ogni PA funziona sui regolamenti interni. Ma le PA in Italia sono migliaia e se gli Andrea Borruso che segnalano anomalie sui siti web delle PA si moltiplicano come i Gremlins che si fa in AGID? Si moltiplicano le decine di giorni come i pani e i pesci di Gesù?

Scusate le battute, ma quella sfilza di giorni da aspettare per una risposta nel 2018, in tempi di tecnologia digitale agogo, è fuori dal tempo.
Da AGID dovrebbero arrivare soluzioni al contrario, che fanno uso di ICT online facile da usare per tutti e che sicuramente riducono i tempi, queste sono le tendenze di questo momento storico che stiamo vivendo!!!
Come dice Piacentini: digital service per i cittadini. Con processi gestiti nel back end dagli umani della PA.

Quando nell’ultima versione del CAD ho letto che AGID avrebbe gestito la funzione unica del difensore civico digitale ho subito pensato: ma come faranno a gestire migliaia di richieste provenienti da ogni angolo d’Italia?
Quante risorse dovranno dispiegare negli uffici?
Personalmente penso che il difensore civico digitale stava meglio in ogni singola PA, come il responsabile transizione al digitale, come il responsabile trasparenza, come il responsabile conservazione documentale, ecc.
Per il semplice motivo che era una figura che prima o dopo si doveva reponsabilizzare su queste funzioni del difensore civico digitale e una volta responsabilizzato porta cultura digitale nel personale dirigente e dipendente dell’ente.
Ora si dovrà gestire, invece, tutto l’AGID in casa.
Personalmente penso che con tempi così lunghi di risposta sarà un istituto a cui pian pianino nessuno si rivolgerà più perchè si dimenticherà della data in cui è stata inoltrata la richiesta.
Ma sono pensieri miei senza nessuna importanza.

Esprimo liberamente questi pensieri nel pieno rispetto dei ruoli ricoperti da AGID anche in questa veste di Difensore civico digitale.

Buon primo maggio

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Nel mio Comune avevamo provveduto per un breve tempo ad ottemperare alla norma, nominando un Difensore Civico per il Digitale individuandolo, come proposto dalla Regione Emilia-Romagna, nel Difensore Civico regionale.
Capisco la scelta di AgID di avocare tutto su di sè: trattandosi di normative molto nuove, ci sarebbe stato il rischio molto concreto per qualunque Difensore Civico “locale” di trovarsi a dare la sua interpretazione per ogni osservazione, che avrebbe dovuto poi essere riverificata e riadattata a colpi di pareri e circolari.
Utile allora verificare centralmente tutte le richieste, per creare “giurisprudenza”.
Bisogna però evitare questo effetto collo di bottiglia, creando un sistema snello di dialogo con il cittadino e le PA. Se la richiesta del cittadino non è legittima o è imprecisa, gli si risponde prima possibile, e chi meglio di AgID. Se invece si tratta di una richiesta corretta, visto che il Difensore Civico è un istituto che non sostituisce i TAR e il Consiglio di Stato, si dovrebbe fare un procedimento che abbia come obiettivo la mediazione e la risoluzione in tempo breve dell’istanza.

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Caro Andrea, ti ringraziamo per gli spunti e intanto ti segnaliamo che abbiamo accolto il tuo suggerimento di inserire il regolamento sul difensore civico digitale, già presente nella sezione trasparenza, anche nell’area del sito dedicata.

Per quanto riguarda il sistema di tracciamento delle segnalazioni, il nostro proposito è quello di attivare il servizio entro la seconda metà del 2018, compatibilmente con le risorse che stiamo predisponendo. Attualmente, infatti, l’ufficio del difensore civico per il digitale non dispone di nuovi finanziamenti.

Le segnalazioni saranno rese pubbliche, salvaguardando i diritti di privacy, coerentemente con le policy di copyright già osservate da AgID per tutti i contenuti del sito.

Ciao Flavia,
grazie.

Bene!
Secondo me è necessario mettere un link al PDF del regolamento anche in https://difensorecivicodigitale.gov.it/. Sarà uno dei punti di ingresso a cui si arriverà dai motori di ricerca.

La parola “proposito” non mi piace molto in questo contesto e la “seconda metà” può essere anche il 31 dicembre 2018. Non posso - mettiti nei miei panni di cittadino - raccogliere positivamente tutto questo.

Bene.
Immagino che anche le segnalazioni (senza tracciamento, diciamo soltanto il testo, la data e la PA a cui si fa riferimento) saranno rese pubbliche entro fino anno. Sbaglio?

Torno in ultimo sui tempi e funzionamento. So che c’è un regolamento approvato e che non si cambia in una settimana. Però nei gli ultimi messaggi ricevuti - di @Marina1 @cirospat @mfortini - mi sembrano emergere dei suggerimenti e degli spunti, che dovrebbero stimolarne la riapertura a sue modifiche.

Io non penso che il “giusto” sia soltanto o sopratutto dal nostro “lato”. E magari i suggerimenti che avete ricevuto qui, sono tutti già nelle vostre teste e nei vostri piani.
Ma qui, dietro la tastiera del PC di casa, poco dopo aver cenato, non so se farò presto nuove segnalazioni al difensore. E ne avrei da fare altre, che presuntuosamente ritengo pure utili e importanti; mi sono un po’ scoraggiato.
Al momento raccolgo con piacere l’attenzione che stai dedicando alla cosa e la costruzione di un dialogo che cresce e si arricchisce. Metto tutto questo da parte, perché fa bene.

@Guido_Scorza in un bell’articolo, tra le altre cose, scrive:

Il difensore civico digitale potrebbe, davvero, fare la differenza ma la condizione – ora che le norme ci sono – è che ciascuno faccia la sua parte senza limitarsi a restare a guardare.

Con tutti i nostri limiti, stiamo facendo un po’ di “rumore” sul tema, per non rimanere a guardare.

Saluti,

a

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Ciao Flavia,

quanto personale è dedicato a questo ufficio al momento?

Grazie

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@Flavia_Gamberale si potrebbe inserire nel nuovo sito in pubblicazione a breve, un dato sul numero di segnalazioni ricevute a oggi?

Si potrebbe aggiornare ogni 15 giorni (se automatizzabile anche con frequenza maggiore)?

Grazie

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Ciao Flavia,

ti segnalo che nel nuovo sito, nella pagina dedicata, mi sembra non ci sia traccia del regolamento.

Con l’occasione ne approfitto per due promemoria:

  • invitarvi a inserire il regolamento anche nella pagina delle segnalazioni;
  • quanto personale è dedicato all’ufficio del difensore civico?

Grazie

Caro Andrea, ti ringraziamo come sempre per le tue richieste di informazione che ci permettono di chiarire alcuni punti.

Come potrai vedere, abbiamo rilasciato circa una settimana la nuova versione del sito. Nella pagina del Difensore digitale puoi già trovare il regolamento linkato presente nella stringa Documenti.

Per quanto riguarda l’ultima questione che poni, ti confermiamo quanto scritto nelle precedenti risposte: l’ufficio per il difensore civico al momento non dispone di nuovi finanziamenti. Compatibilmente con le risorse disponibili, l’Agenzia si sta comunque impegnando ad ampliare l’organico dell’ufficio proprio per poter rispondere al meglio alle segnalazioni dei cittadini. Per il momento stiamo utilizzando risorse interne che non si occupano al 100% di attività riguardanti l’ufficio per il difensore civico.

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Cara @Flavia_Gamberale,

ho visto (grazie @marcofromsicily per la segnalazione) che avete inserito gli “Inviti alle Amministrazioni per le quali si è ritenuta fondata la segnalazione ricevuta” e anche questo mi sembra un avanzamento in linea con quanto scritto in questo scambio.

Vedo un solo invito “fondato”. Sarebbe interessante, avere in quella pagina un aggiornamento settimanale, con una tabellina con il numero di segnalazioni ricevute e il numero di quelle valutate come “fondate”.

Saluti e grazie

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Ciao,

ho scritto un post dove racconto la mia esperienza col servizio di moral suasion offerto dal difensore civico per il digitale.

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Ci sono novità sul funzionamento del difensore civico per il digitale? I suggerimenti sono stati presi in considerazione? Qualcuno l’ha mai usato come servizio e come si è trovato?