Sw unico di contabilita' per gli enti locali

…perché non promuovete e fate sviluppare un software unico di contabilità a livello nazionale?
Si risolverebbe per gli enti locali l’invio di una massa di dati finanziari a numerosi altri enti e organi pubblici (BDAP, Funzione Pubblica, PerlaPA, Corte dei conti, SIOPE, ecc.) che potrebbero già avere residenti negli archivi del sw quanto serve loro.
Pensiamo poi alla difficoltà per i comuni di ottenere gli aggiornamenti da parte delle numerose softwarehouse che spesso giungono in ritardo, mal compilati, non attendibili nei risultati.
Una volta proposto un aggiornamento alla normativa della contabilità si andrebbe ad aggiornare di conseguenza il software unico nazionale e, una volta verificato “che funziona”, si potrebbe licenziare il provvedimento normativo, sicuri del risultato operativo conseguente. questo sì costituirebbe una più corretta valutazione dell’impatto regolatorio contemplato dall’articolo 14, Legge 28 novembre 2005, n. 246 .
Mi dicono che in Francia sia così.
Il risparmio in termini di costo sociale sarebbe considerevole… non solo per dipendenti degli enti locali che “impiegano” tempo per capire, ottenere aggiornamenti, effettuare invii, ecc. ma anche per i costi indotti a carico degli enti locali: le swhouse hanno incrementato il loro fatturato di almeno il 10% "grazie alla contabilità “armonizzata”, via via introdotta per gli enti locali che dovevano rispettare la (onnipresente) norma che dispone la cosiddetta invarianza della spesa cioè “senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.
Vi riporto le considerazioni - fatte circa due anni fa, tuttora validissime, presso l’Università di Padova - dei vantaggi …per tutti, compresa la conseguente minore spesa pubblica in luogo della solo prevista invarianza di spesa.

SOFTWARE UNICO DI CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI

Cosa e perché?

Nell’ambito della centralizzazione degli interventi, della programmazione e delle spese/investimenti della Pubblica Amministrazione (indicata nella Strategia per la crescita digitale- pag. 52) e stante la competenza legislativa statale prevista dall’art. 117 della Costituzione in materia di armonizzazione dei bilancio pubblici, nasce il progetto “Software unico contabilità” dalla necessità di mettere a disposizione on line degli enti locali un software di gestione della contabilità che:

  • realizza un costante ed automatico consolidamento dei conti del settore pubblico allargato, che attualmente avviene attraverso la periodica compilazione del certificato del bilancio e del certificato del rendiconto mediante inserimento manuale dei dati, o per gli enti di maggiore dimensione demografica, estrazione di specifico file dai diversi software gestionali in uso dagli enti medesimi;
  • genera tutte le informazioni attualmente richieste dalla Corte dei Conti mediante i questionari sul bilancio di previsione e sul rendiconto di gestione che attualmente vengono inserite manualmente all’interno del portale GET della Corte dei Conti;
  • eliminando l’impiego attuale dei software utilizzati dagli enti locali, riduce la spesa pubblica ed il tempo lavoro per la manutenzione e gli aggiornamenti degli stessi in quanto le implementazioni sarebbero apportate a livello centralizzato, attraverso l’intervento coordinato del MEF e della struttura informatica che ha realizzato il software;
  • crea interoperabilità tra i software della contabilità dell’Ente e della gestione di tesoreria, che in questi anni ha generato ritardi e costi aggiuntivi per l’introduzione degli ordinativi e mandati informatici specie in relazione alla molteplicità dei software utilizzati dagli enti locali; l’interoperabilità si estenderebbe altresì ai rapporti tra gli istituti tesorieri e il Ministero dell’economia e finanze, in merito ai flussi di cassa oppure tale attività potrebbe essere eliminata attraverso i dati già residenti nel software unico;
  • aggiorna costantemente ed in maniera automatica i dati contabili riferiti ai fabbisogni e costi standard, ad oggi inseriti ancora manualmente in una piattaforma gestita dalla Società SOSE; il software unico di contabilità potrà essere integrato con delle parti riferite ai dati extra contabili.
  • aggiorna costantemente ed in maniera automatica i dati riferiti alla spesa del personale, ora inseriti manualmente in una piattaforma gestita dal Ministero dell’Economia e delle finanze;
  • gestisce l’inserimento delle fatture direttamente nel software di contabilità il quale attribuendo a tali documenti un numero di registro unico delle fatture (RUF) eliminerebbe la ridondante procedura di protocollazione;
    alimenta una “piattaforma crediti” che attualmente è gestita con inserimenti sul sito della Ragioneria Generale dello Stato dei dati delle fatture ricevute e dei pagamenti delle stesse, anche al fine della quantificazione dei tempi medi di pagamento.
  • standardizza i pareri che l’organo di revisione deve rendere in materia di bilancio, variazioni di bilancio e rendiconto di gestione, rendendoli completi delle numerose verifiche previste per legge;
  • assicura l’attendibilità dei dati contabili ed evita gli errori di caricamento che costituiscono criticità rilevabili nella mancanza attuale di interoperabilità tra i software di gestione finanziaria e le varie piattaforme, siti, e file deputati a raccogliere i dati suindicati;
  • elimina la necessità da parte degli Uffici Territoriali del Governo di ottenere dai Comuni l’indicazione in merito all’intervenuta o meno approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto di gestione, ricavabile con l’accesso al software unico di contabilità, massivamente per tutti i Comuni del territorio di competenza delle ex Prefetture;
  • costituisce l’open data dei dati finanziari dei Comuni italiani;

Chi fa cosa?

  • Il Governo Italiano attraverso “SOSE – Soluzioni per il Sistema Economico Spa”, Società per Azioni costituita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (88%) e dalla Banca d’Italia (12%), in base all’art. 10, comma 12 della legge 146 dell’8/5/1998, avvalendosi della collaborazione dell’IFEL, crea, mette a disposizione ed aggiorna il “software unico di contabilità degli enti locali”;
  • Gli Enti locali sperimentatori avranno il compito di utilizzare il prodotto informatico testandone la funzionalità e la completezza;
  • Il Governo ne disporrà l’adozione per tutti gli enti locali emanando uno specifico decreto legislativo.

Tempistica
Il software sarà prodotto e messo a disposizione entro il 31 ottobre 2018.
Gli enti sperimentatori lo utilizzeranno per la gestione degli esercizi 2019 e 2020.
L’utilizzo generalizzato per gli enti locali avverrà con decorrenza esercizio 2021.

_Gli stakeholders coinvolti
Nel progetto sono coinvolti gli enti sperimentatori, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Arconet, il Ministero dell’Interno, la Corte dei Conti, IFEL e ABI.

dr. Giorgio Bonaldo
g.bonaldo@comune.este.pd.it
Dirigente Area 2ª - Economico-finanziaria
Comune di Este (Padova)
0429 - 617521

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Peccato che questo messaggio sia rimasto inascoltato…

Interferirebbe a gamba tesa con il ‘core business’ delle Case di software gestionali e necessiterebbe di avere un team focalizzato e capace che ne segua lo sviluppo in modo continuativo e affidabile (tenendo poi presente che gli Enti locali non sono tutti uguali): non lo vedo fattibile realisticamente… basterebbe iniziare a imporre ai produttori dei gestionali formati interoperabili ministeriali unici di tutto ciò che può avere una rilevanza esterna o che deve essere oggetto di trasmissione o comunicazione.

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Esatto. Visto poi come funziona ('somma) il sw unico di contabilità per gli enti ministeriali, ossia INIT, penso che alla fine siano infinitamente meglio tanti sw distinti. Se invece INIT funzionasse, si potrebbe prendere a modello per gli altri.

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