Tari imu f24

Vorrei parlare di un clamoroso esempio di idiozia informatica: pagamento TARI

  1. arriva da Comune un modulo pieno di dati. Codice fiscale, codici tributi etc. Direi fondamentalmente che hanno tutti i dati. Poi ci sono i codici: direi ancora che come codificano i dati sono problemi loro, mi chiedo perché me lo dicano
  2. si presuppone che io munito di questi dati che loro hanno vada in un ufficio postale dove gli stessi dati saranno reintrodotti. Mi chiedo perché.
    3 ma interviene potente l’informatica. Accedo alla banca con lo smartphone e seleziono pagamento di F24. Parte un potente mezzo di riconoscimento immagini che fa la foto al modulo e cerca di capire cosa c’é scritto. Mi chiedo perché venga del tutto ignorato il codice a barre presente in fondo a destra sul modulo
  3. il potente mezzo di riconoscimento immagini non capisce praticamente niente. Mi chiedo perché mi abbia detto OK dopo la foto. Per dirmi che la foto gli era piaciuta?
  4. reintroduco con il dito e la scomoda tastiera dello smartphone i dati. Il solo identificativo dell’operazione sono 18 caratteri numerici. Mi chiedo perché
  5. alla fine la banca mi dice di verificare i dati introdotti ma non ne ho nessuna voglia. Alla fine prende in carico l’operazione
  6. avrei potuto pagare tutto in un colpo solo con satispay, google pay, apple pay, bancomat o carta di credito ma non si può. Mi chiedo perché e mi rispondo: per reintrodurre i dati che il comune ha già
  7. vivo in Italia. Mi chiedo perché. Mi rispondo: perché non me ne sono andato prima e ormai è tardi. Ma anche perché il mare è bello.
  8. mi chiedo se con il PNRR cambierà qualcosa ma mi rispondo sfiduciato. Ora c’è la crisi

Semplicemente perché nelle specifiche tecniche F24 ministeriali il codice a barre non è previsto (quindi non significativo, a meno di procedure proprietarie particolari che ignoro) e l’identificativo operazione ha un senso per la rendicontazione dell’entrata da parte dell’ufficio comunale solo se tutti gli elementi identificativi del pagamento (sezione, cod.ente, cod.tributo, rateazione, anno e importo) sono correttamente inseriti: basta uno sbagliato e cade tutto. Se vuoi un pagamento più sicuro, più rapido (…e più costoso) basta aspettare l’adozione generalizzata di PagoPa, almeno per la TARI (ma anche quello ha le sue criticità).