Tassa Rifiuti

Grazie Laziu del tuo contributor,ma se la societe Che gestisce la Tari mi f Adelle stories per burocrazia per potermi inviare l bolletta via e-mail come posso tutelarmi da Questa situazione.
Come posso obbligarli a farmi inviare la bolletta via email?

Che io sappia dipende dal Comune. Io a Milano ricevo le bollette per email o le scarico dal sito (dove a volte sono pronte prima che vengano mailate) e in ogni caso ho disposto la domiciliazione bancaria per i pagamenti … cosi’ faccio a meno pure di pago PA

Suggerisco una PEC con cui si chiede formalmente alla società (e per conoscenza all’Ufficio Tributi) l’invio via PEC o via email, proprio sulla base della delibera ARERA 444/2019/R/Rif. Come dicevo prima, sono tenuti ad adempiere alle relative disposizioni, come tutti gli altri gestori (anche se non ci sono sanzioni immediate).

Concordo. Suggerisco di indicare anche nel messaggio al gestore che in caso di inadempienza entro x giorni si provvederà a segnalarlo ad Arera a protocollo@pec.arera.it

1 Mi Piace

Grazie Micanova per Il tuo suggermento

Grazie Laziu mi adopero immediatamente ad esguire la mia richiesta.

1 Mi Piace

Buongiorno Patrizia purtroppo il mio Comune e l’ente che riscuote la tassa dei rifiuti per conto del Comune dove io risiedio latitano a dare risposte.
Cosa devo fare
Attualmente sono Registrato su:

  • Anagrafe Nazionale
    -App IO
    -Posta Certificata
    Cosa devo fare per obbligare il mio Comune o l’ente che gestisce la riscossione della tassa dei rifiuti a farmi inviare la tassa via posta certificatae non cartacea?
    Spero di poter avere degli aggiornamenti su questo quesito
    Grazie

Buongiorno Micanova
ho seguito il tuo consiglio ma da parte di Arera ad oggi non ho avuto alcun riscontro?
Che consigli mi potresti dare?

Considera che i tempi di risposta delle autorità di regolazione e dei gestori sono più lunghi (attenderei una 30ina di giorni). Tecnicamente è probabile che l’invio possa partire dalla prossima emissione (2024) se devono adeguare il software gestionale. Una alternativa è una telefonata o presentarsi allo sportello del gestore della bollettazione (come dicevo il Comune non ha un ruolo in questa vicenda a seguito dell’esternalizzazione della riscossione).

Come suggeriva @Patrizia_Saggini, iscriversi ad INAD eleggendo la propria PEC a domicilio digitale aiuta.

Comunque, nulla di quanto indicato in questo thread è coercitivo nei confronti dell’ente erogatore, si tratta solo di stimoli.

1 Mi Piace

L’unico obbligo normativo è l’utilizzo delle PEC iscritte nel registro INAD; tutto il resto al momento è una scelta dell’Amministrazione.

Attualmente la mia PEC E registrata E iscritta in INAD

è un obbligo senza sanzioni in caso di mancato rispetto?

Anche a me come a @Jhon sono arrivate missive cartacee dopo l’elezione del domicilio digitale.

In realtà tutte le norme del CAD sulle notifiche ai domicili digitali fanno salve le specifiche disposizioni in materia tributaria , ma qui non si parla di notificazioni in senso stretto e il richiedente sembra avere a che fare con una tariffa corrispettiva (non tributo).
P.S. personalmente credo che la normativa sui vari indici PEC sia poco seria, perché costringe Enti pubblici e Gestori a controllare ogni volta la persistente validità e attività di quell’indirizzo, che potrebbe facilmente essere revocato, modificato o non rinnovato e se la spedizione è massiva non è detto che sia possibile (non mi stupisco che l’invio telematico in diverse realtà non prenda granché piede…)

L’unica “sanzione” prevista dal CAD è la reponsabilità connessa alla violazione di disposizioni, di cui all’art. 18 bis, dovuta ad indagini del difensore civico digitale presso AGID.

1 Mi Piace

Grazie Patrizia per le tue precisazioni

D"accordo con la Tua spiegazione,condivido tutti quelli Che hai spiegati!!!