Buongiorno,
relativamente all’aggiornamento del catalogo, come verranno gestite le varie versioni della tassonomia? I servizi già gestiti nella versione 01 manterranno 01 anche nella versione successiva?
La nuova tassonomia pubblicata sul sito ha tutti i servizi con versione 02…
… e scadono tutti nel 2080!
Vabbè, prendiamo il 2080 come valore indefinito, quando un servizio verrà terminato aggiorneranno la data immagino con il valore giusto.
Per quanto riguarda la versione, aggiornare tutti i codici è sensato solo finchè non si comincia ad usarla veramente, poi dovrebbero cambiare versione solo quando un servizio cambia. La domanda vera è: “cosa può cambiare?”
Perché se cambia il tipo di ente o la macro area o il motivo giuridico di riscossione cambia il codice tassonomico e quindi non ho una nuova versione della vecchia classificazione, ma una nuova classificazione versione 1 e quindi quella precedente va terminata impostando la data di fine validità.
Inoltre, se in datiSpecificiRiscossione non inserisco il numero di versione, come fa pagoPA a capire a quale versione si riferisce?
Se fra il momento in cui viene pubblicata la posizione debitoria sull’APA ed il momento in cui viene generata la RPT una codifica viene terminata cosa fa il nodo? La rifiuta? Con pagamenti rateizzati non è neanche un’eventualità così remota…
A mio parere, se si vogliono gestire le versioni, bisogna dotare di un identificativo stabile i servizi di pagamento e la versione deve essere riferita a quell’identificativo, così posso prendere le proprietà associate all’identificativo relative all’ultima versione o a quella in vigore al momento in cui la posizione debitoria è stata registrata sull’APA (dato peraltro non presente nella RPT). Oppure banalmente nella RPT inserisco identificativo e versione.
Io mi sto scontrando con la tassonomia dei pagamenti comunali e probabimente da cambiare ci sara’ un bel po’, perche’ mi pare ci siano alcune ingenuità di fondo. Io stesso ho proposto qualche aggiunta tramite il form pubblicato sul sito di pagopa (senza ricevere riscontro di ricezione, speriamo bene) e mi sembra che alcune voci siano state giustapposte ad altre creando sovrapposizioni e andando a impinguare la perniciosa area “VARIE” che dovrebbe essere bandita da ogni tassonomia che si rispetti…
Quello che mi stupisce, e lo condivido qui, e’ che per i comuni non si sia partiti da descrizioni esistenti: abbiamo un fantastico titolario di classificazione, che si’, e’ vero, si usa in ambito archivistico, ma è una esaustiva e ragionata elencazione di tutte le funzioni comunali, senza sovrapposizioni, senza buchi, con riferimenti normativi. Ogni pagamento ricevuto dal comune non puo’ che ricondursi a una funzione comunale, quindi la partizione individuata dal titolario e’ ben riutilizzabile. Invece adesso ci ritroviamo l’edilizia privata nella stessa macroarea del procurement…
Mah … si sono imbarcati in questa cosa della tassonomia con il fine di capire un pò cosa viene pagato, perchè è ovvio che sul testo di una causale non fai statistiche, nè puoi monitorare nulla se non ricorri a tecniche di AI. Però mi sembra proprio che stiano improvvisando: si inventano ex-novo un nuovo tipo di classificazione, (ce n’era bisogno?), mettono in piedi un sistema di versioning che non si capisce come funziona (ormai siamo alla v5, ma versione di cosa se cancellano tutto ogni volta?), cambiano la semantica dei campi della RPT (datiSpecificiRiscossione serviva a veicolare le informazioni contabili, ora trasporta la tassonomia e, opzionalmente i dati contabili). Peccato che la tassonomia serve a PagoPA, e del fatto che i dati contabili sono fondamentali per gli enti sembra che loro non importi.
Ieri ho postato una RFC su GitHub per la tassonomia, vediamo cosa rispondono (https://github.com/pagopa/pagopa-api/issues/99), qui sul forum mi pare che non presidino più.
Ho postato anche altre RFC sul nuovo modello 3 e sulla riconciliazione (contabile). Qualcosa in più si comincia a capire, ma è ancora troppo poco, speriamo nelle SANP 2.4, qualcuno sa quando le rilasciano?