Secondo voi è corretto ritenere la laurea in scienze della comunicazione (https://www.unito.it/ugov/degree/32392) equipollente alla laurea in informatica ed ingegneria informatica per accedere a tale concorso?
Assolutamente no… e’ che gli uffici del personale fanno confusione…
Anche il nuovo ordinamento universitario non aiuta. E’ che c’e’, mi pare, un corso di laurea “ingegneria delle comunicazioni”, forse da lì l’equivoco.
Meglio sarebbe indicare le numerazioni delle classi di laurea, che dovrebbero aiutare a evitare equivoci come questo fra lauree umanistiche e lauree scientifiche…
non sono un esperto di selezioni… però solitamente si indica la classe di laurea. Anche perchè ogni ateneo può dare il nome che vuole ad un corso di laurea.
Anche perchè, senza indicar la classe di laurea, è impossibile verificare le equipollenze di cui parlano al paragrafo sotto.
Comunque il bando è buffo… verrebbe escluso un laureato in ingegneria delle telecomunicazioni (che comunque fa parte delle classe delle laurea in ingegneria dell’informazione) mentre accolgono un laureato in scienze della comunicazione (laurea umanistica, solitamente ingloabata nelle facoltà di lettere).
L’Ente aveva già precedentemente indetto un concorso interno per passaggio da livello C a livello D con le stesse specifiche di Laurea, quindi dubito che sia un errore non voluto. Purtroppo mentre per altre figure professionali come medici, ingegneri civili, avvocati, ecc. I requisiti sono chiari ed univoci… per l’informatica sembra che anche “mio cuggino” che è bravino possa fare i concorsi. Senza regole chiare e controlli non aspettiamoci che la PA cresca digitalmente…
beh, teniamoci sempre il benficio del dubbio di un caso di pura ignoranza. se questo e’ il caso enessuno glielo fa notare difficilmente saranno in grado di correggersi.
mi spingo anche oltre: dato il chiaro profilo tecnico richiesto, penso che qualunque giudice non avrebbe difficolta’ a riconoscere l’errore (perche’ solo errore puo’ essere) e, su ricorso di parte, ed estromettere i laureati nella materia umanistica e ammettere i laureati del corso col nome “ingegneria delle telecomunicazioni”. oppure a annullare il bando e dire all’ente di rifarlo da capo.