Visita Vigili a casa del padre

Buongiorno a tutti,

Vorrei chieder gentilmente se qualcuno sa cosa posso fare nel mio caso, spiego la mia situazione dato che è un po’ particolare:
Vivo a Bologna (Borgo Panigale) e fino al 31/12/2024 avevo un appartamento in cui convivevo con la mia ex ragazza, in seguito alla rottura abbiamo dato disdetta del contratto e io sarei voluto restar in quella casa ma a causa degli affitti sempre più alle stelle, la proprietaria dell’immobile mi ha comunicato un “leggerissimo” aumento del costo dell’affitto da 650€ al mese a 920€ e dunque non potendomelo più permettere ho lasciato la casa.

Da fine anno scorso ho anche cambiato lavoro ed al momento ho appena aperto p.iva per tentare una nuova carriera.
Ho fatto richiesta di cambio residenza a casa di mio padre (letteralmente 300m. di distanza dall’altro appartamento), perchè effettivamente ora dormo qua quando posso.
Ho detto quando posso poichè, il lavoro che sto facendo ora mi impone di lavorare (sto al momento facendo da supplente per “colleghi” quando mancano ed in più tengo qualche breve corso) nella provincia di ferrara e di ravenna.
Non potendo permettermi un affitto data la situazione ed anche il fatto che nessuno mi darebbe un appartamento senza alcun contratto e da p.iva appena aperta e senza un garante (mio padre è disabile e con la minima, purtroppo non ha alcuna valenza come garante), sto facendo avanti e indietro dalle varie provincie ed ogni volta che posso, per risparmiare, dormo da alcuni colleghi durante la settimana o se trovo qualche stanza a notte a prezzo stracciato nei vari paesini per 1/2 notti, ed anche quando riesco dalla mia ragazza (che vive coi suoi genitori ancora andando in università), quindi diciamo che non è che io abbia un posto reale dove vivo tutta la settimana, mi sono ritrovato da fine anno scorso senza casa e senza lavoro.

Sono passati i vigili una settimana fa di lunedì mattina mentre ero fuori casa (avevo dato disponibilità anche al lunedì ma quel giorno ero effettivamente fuori casa non avendo orari precisi lavorativi ecc…) e la vigilessa ha detto che non poteva accettare la mia residenza perchè a casa di mio padre c’è solo una camera da letto (cosa vera, difatti sto dormendo nel divano letto mediamente 2 o 3 volte a settimana in base a quante volte riesco a trovar appoggio da colleghi, e vivo un po’ portandomi uno zaino con l’essenziale per star li (un cambio spazzolino ecc…) o se dormo dalla mia ragazza (chiedo scusa al comune di bologna se ogni tanto passo anche del tempo con lei)), e questa vigilessa, con molta supponenza e maleducazione, al telefono mi ha detto che lei non ha mezzi per credere che io viva la, come se stessi tentando di fregare chissà cosa poi, sono quasi disoccupato, non ho alcun immobile ne valore ne modo di aver alcuna agevolazione di imu, o sgravi fiscali di alcun tipo, idem mio padre che anzi, avendo me in casa forse gli aumenterei solo un po’ l’isee e basta anche se al momento non sta avendo alcuna agevolazione dallo stato (che è già molto generoso a dargli ben 565€ di pensione al mese).

Quindi probabilmente, dato che son quasi finiti i 45 giorni (richiesta del cambio residenza fatta il 02/01/2025), io mi ritrovo in questa situazione.
Se la richiesta non dovesse venir accettata, cosa posso fare? dove avrò la residenza? a me sinceramente non fa alcuna differenza il dove metter la residenza, basta averne una da qualche parte, ma se non me l’accettano cosa succede? mi resta la residenza nell’appartamento vecchio in cui abitavo fino a fine anno scorso? insieme a due perfetti sconosciuti che sono andati a viver la? cosa posso fare? È vero che non dormo ogni sera da lui (mio padre) ma perchè spenderei tantissimo di benzina e quando posso risparmio, ma è anche vero che non ho altri posti in cui effettivamente vivo, sto vivendo un po’ in giro con questa situazione che spero col tempo possa risolversi con una situazione più stabile perchè ovviamente non è che son felice di far questa vita a 30 anni, ma a Bologna oramai per aver un appartamento devi esser almeno manager di qualche azienda coi nuovi contratti che fanno, io non so cosa fare.

Scusate il testo molto lungo e ringrazio anticipatamente chiunque mi possa dire qualcosa

Ciao,
… allora non credo sia il forum corretto per la tua richiesta… detto ciò,

quando mi è capitato a me di varie la residenza un paio di anni fa avevo queste informazioni:

  • se la richiesta di variazione viene rigettata, virtualmente è come fossi ancora nel vecchio appartamento
  • il comune vuole una prova del fatto che sei residente in quello stabile e devono passare a effettuare una verifica entro se non erro 45 gg dalla richiesta o se no è accettata in automatico, a me ci hanno messo 96 gg a fare il controllo e non c’ero perché in viaggio essendo passati nel periodo ravvicinato a Pasqua, quindi mi hanno chiesto comunque una prova cartacea come una Bolletta con la mia intestazione e con il nuovo l’indirizzo, ora non so se è la prassi…

ora ti direi se la vedi rigettata di ripresentare la richiesta, inserire il tuo nome nel campanello, se vuoi prova ad intestarti per il semestre le utenze ma credo che la cosa migliore anche se difficile sarebbe che ti trovassero a casa al controllo

PS: non sono uno esperto in queste cose, se qualcuno ha delle precisazioni mi corregga pure

lo so non credo sia una risposta che ti risolve le problematica
spero pero di esserti stato d’aiuto

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Ovviamente le bollette ecc… sono intestate a mio padre, potrei provar a vedere di far un cambio di intestazione apposta per provar a risolvere questa pagliacciata all’italiana se dovesse servire.

Però qui la domanda sorge spontanea: I due nuovi inquilini della casa in cui vivevo, avranno spostato (penso) la residenza in quell’appartamento dichiarando di esser gli unici inquilini, ed invece nel caso in cui la mia richiesta di cambio venisse rifiutata ci sarei ancora io dentro. Cosa può succedere a questo punto? È assurdo come per il comune di Bologna vada bene lasciarmi la residenza in una casa in cui è accertato che io non viva più piuttosto che metterla da mio padre che sto usando come appoggio momentaneo

In effetti questo Forum e’ indirizzato ad altri temi, pero’ residenza e Pubblica Amministrazione restano del “sempreverdi” nel come il pubblico riesca a complicare la vita ai cittadini.
Non capisco qualse sia il problema per il Comune a registrare la nuova residenza visto che il trasferimento e’ avvenuto all’interno dello stesso Comune. Le imposte rimangono le stesse, l’accesso ai servizi sociali, se necessario, lo stesso, non ci sono bambini da iscrivere a scuola. Where is the problem?
In effetti il Comune di Bologna e’ stato il primo in Italia a capire il problema e a definire un indirizzo “virtuale” per i senzatetto, proprio per risolvere in modo poco burocratico la questione. L’indirizzo e’ “via Mariano Tuccella” e la posta si ritira in Comune. Io andrei all’Ufficio Anagrafe e proporrei proprio il cambio di residenza in via Tuccella. A quel punto e’ difficile che la vigilessa possa verificare di persona, dovrebbe fare il giro di tutte le mense e verificare di notte tra la stazione e i Portici. Copia di tutta la storia va poi inviata al Sindaco Matteo Lepore e ai gruppi consiliari di maggioranza e opposizione.
Una settimana al massimo e sei registrato con tuo padre.

Questo controllo da parte dei vigili è davvero obsoleto e andrebbe abolito del tutto. Che buffonata.
Ma ci sono ancora città che accettano il cambio residenza fisicamente allo sportello? Oppure è tutto online?

In una societa’ contadina senza mezzi di trasporto dove il 99% del tempo il residente era o a casa o nel campo attiguo forse era una soluzione applicabile. In una societa’ che ci vuole continuamente in movimento, flessibili, a chiamata, internazionali, virtuali ecc. non piu’. Per il personale di bordo vuoi ferroviario vuoi aereo, vigili del fuoco, sanitari ecc. deve essere impossiblie farsi prendere dal vigile durante le tre visite d’obbligo. Nel migliore dei casi si viene tirati giu’ dal letto, in piena giornata.
Questo e’ solo uno dei numerosissimi esempi dove la ns classe politica, non importa di quale colore, non e’ in grado di affrontare probemi semplici, concreti e non ideologici. Ma se un gruppo porta una proposta di riforma in Parlamento l’altro si mettera’ contro a prescindere, e nella coalizione che avanza la proposta ci saranno cosi’ tanti distinguo da rendere la riforma inapplicabile.

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Non è obsoleto il controllo perchhé la residenza (iscrizione anagrafica) deve corrispondere al luogo di dimora abituale. Piuttosto sono i metodi di controllo obsoleti, vessatori e illegittimi dei vigili di Bologna. Le bollette non dimostrano nulla, mentre dimostra molto che il padre del signore in questione abbia confermato che il figlio abbia la dimora abituale nella sua casa. La vigilessa si comporta come farebbe la peggiore sbirraglia del Cile di Pinochet: innanzi tutto non debbono entrare nel’appartamento per verificare se non invitati o, peggio ancora, condizionare l’accertamento all’accesso nell’appartamento per poi rilevare situazioni che non hanno alcuna attinenza con la dimora abituale. Mi chiedo cosa c’entri che non ci sono due camere da letto. Giusto un’ignorante cretina si può attaccare ad argomenti simili. Si può dormire sul divano letto in camera da pranzo o anche in cucina se necessario e se non si ha un divano letto la persona può dormire anche sul materasso per terra o in un sacco a pelo.
Il signor Stanislao farebbe bene a contattare l’ufficio anagrafe per avere spiegazioni sul comportamento dei vigili (che sono mero strumento ausiliare dell’ufficiale d’anagrafe e quindi devoro rilevare la situazione senza prendere decisione alcuna, Sarà l’ufficiale d’anagrafe a decidere sula base delle rilevazioni dei vigili mentre le opinioni di questi ultimi hanno lo stesso valore di un soldo bucato.
Detto questo poiché il rifiuto della iscrizione anagrafica deve essere motivato e notificato a mezzo raccomandata a/r il sig. Stanislao può presentare argomentato ricorso al Prefetto di Bologna. Ricorso che verrebbeprontamente accolte se le cose stanno come le ha raccontate il sig. Stanislao.

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