1.3.1 pdnd

Ciao.

Come molti sanno è uscito l’avviso PDND 1.3.1 (e per chi no lo sapesse può leggere qui: Dettagli Avviso - PA Digitale 2026) oppure una sintesi qui: PDND: pubblicato il bando per i Comuni, ecco cosa prevede - FPA

Detto questo, riassumo: i comuni dovrannio pubblicare 2 api, ovvero individuare 2 set di dati utili da rendere disponibili in PDND. Per evitare “il minestrone di API” (cit. @frantheman ), potremmo pensare a realizzare un elenco dei dati che sarebbe utile pubblicare.

Qualcuno ha idea di quali dati tutti i comuni trasversalmente potrebbero rendere disponibili mediante PDND in modo da avere standardizzazione, uniformità e rendere questo avviso utile?

Grazie e ciao.

Andrea

PS
Io avrei qualche idea ma la posterò dopo, non vorrei influenzare chi partecipa.

4 Mi Piace

Ipotizzo, al volo, alcuni possibili servizi:

  • manifestazioni culturali/eventi
  • lavori pubblici (georeferenziati)
  • raccolta differenziata
  • consumi energetici (acqua, gas, luce)
  • servizi alla persona (asili, case riposo, biblioteche, …)
1 Mi Piace

Per orientarci meglio, ci mettiamo anche:

  • fruitore (possibile interessato ad accedere ai dati via API),
  • finalità,
  • qualche dettaglio in piu’ sui dati?

Poi sarebbero da porre dei livelli di qualità sui dati da esporre. Per esempio che non siano dati statici (un excel condiviso una tantum e destinato a non essere aggiornato) ma dati gestiti da qualche procedura informatica (gestionale). Ma anche io non voglio anticipare o influenzare…

Ho raccolto tutte le indicazioni presenti qui e su linkedin:

1 Mi Piace

Puo’ convenire aggiungere questo link: Premessa - Interoperabilità (pagopa.it) che contiene le specifiche attuali, cioe’ cio’ che delle linee guida teoriche e’ stato implementato:

Non tutte le funzionalità descritte nelle linee guida di AgID sono state implementate, ed alcune hanno un’implementazione ancora parziale. Laddove le linee guida descrivono ciò che Interoperabilità dovrà essere a regime, questa guida fornisce tutti i dettagli necessari all’utilizzo di ciò che è disponibile oggi, ed è in continuo aggiornamento.

1 Mi Piace

Aggiunto il link che hai indicato.

Ciao, ti riporto l’esperienza di E015 sperando possa contribuire agli spunti.

Sicuramente una API di interesse è il palinsesto georeferenziato degli eventi: in Lombardia è stato utilizzato per alimentare l’Ecosistema Digitale del Turismo InLombardia e è potenzialmente sinergico con l’iniziativa TDH022 del Ministero del Turismo. Su E015 è anche disponibile uno schema dati che potrebbe essere un punto di partenza.

Anche l’anagrafica georeferenziata delle strutture ricettive (partendo come base dalla SCIA, ma coinvolgendo gli operatori per integrare con foto e contatti diretti con le strutture) ha molto valore e è anche questa sinergica con TDH022; un esempio di grande valore è stato realizzato dalla Provincia di Sondrio.

Altre API molto interessanti (oggi non presenti su E015 ma di cui ho rilevato l’interesse da parte di diversi potenziali utilizzatori) riguardano i cantieri stradali georeferenziati e, potenzialmente, la mappatura dei negozi (tipologia negozio e posizione), utile per valutazioni di geomarketing e marketing territoriale.

Su una scala regionale, dall’esperienza di E015 sono di grande valore le API relative a:
Allerte di Protezione Civile
Stazioni meteo
Stato Pronto Soccorso
Posizione Defibrillatori
Catalogo Bandi

Concludo con 2 considerazioni finali, sempre derivanti dall’esperienza di E015:

In questo momento la PDND si rivolge al mondo della PA, tuttavia anche molte aziende private potrebbero costruire servizi di valore per cittadini accedendo a tali API: suggerisco, una volta sviluappata la API, di valutarne il rilancio attraverso più canali di valorizzazione, come ad esempio il catalogo delle API E015 stesso.

I comuni hanno un grande potenziale non solo come espositori diretti di API, ma vincolando i soggetti privati beneficiari di concessioni o finanziamenti pubblici a rendere accessibili via API i contenuti oggetto del finanziamento: in Lombardia è stato applicato alla mobilità elettrica nell’ambito di Ecomobs-Ecosistema Mobilità Sostenibile (prototipo funzionante della PUN).

Occhio pero’… questi mi sembrano tutti open data.
La PDND è messa in piedi per gestire il rapporto anche formale di autorizzazione fra fruitore ed erogatore sulla base di finalità esplicitata. L’oggetto/dato scambiato sembra quindi essere qualcosa che attiene ai procedimenti amministrativi.

Concordo con @frantheman. Bisogna stare molto attenti a opendata VS PDND.
Inoltre, ieri è stato detto al convegno ANCI su PDND che verranno messi a disposizione degli elenchi di dati interessanti. Vediamo.

Che tu sappia esiste una registrazione del convegno ANCI di ieri…? Non ho trovato.
Grazie.

1 Mi Piace

Ecco il link, permette di rivedere l’evento registrato: Join conversation

Concordo con l’opportunità PDND di “alzare l’asticella” e semplificare procedimenti amministrativi attraverso API.

Solo una precisazione da modello: tutte le fonti dati che ho menzionato relative a E015 NON sono Open Data: E015 prevede un contratto di adesione e un processo di richiesta d’uso esplicita spiegando il caso d’uso, che il Provider decide se accettare o rifiutare in modo libero.

Detto questo concordo sull’opportunità di provare a sfruttare l’occasione PDND per automatizzare verifiche e semplificare la vita dei cittadini.

Buongiorno,
credo che l’interoperabilità fra Enti non si risolva parlando separatamente di erogatori e fruitori, ma debba essere una cooperazione bilaterale.
Se anche i Comuni mettessero a disposizione i dati richiesti da altri Enti tramite API, ma questi altri Enti li continuassero a chiedere in formato Excel, perché ‘si è sempre fatto così e non stiamo a cambiare le procedure’, allora la cosa diventerebbe inutile …
Vale ovviamente anche il viceversa.

2 Mi Piace

Alcuni colleghi mi hanno segnalato questo sito Open API, in cui ci sarebbe già la possibilità di accedere gratuitamente agli indirizzi PEC delle imprese.
Quindi possiamo assumere che tutti i dati presenti qui saranno resi disponibili sulla PDND?

Comunque, forse lo avete gia’ detto, ma in un webinar di qualche giorno fa un rappresentante del DTD ha comunicato che stanno lavorando a proposte di dati da esporre da parte dei comuni.
Da quello che si è capito, il paradigma è quello del comune come erogatore e gli enti nazionali come fruitori (tipo agenzia delle entrate e inps per farci i loro accertamenti e incroci di dati vari).
In effetti, il paradigma “da comune a comune”, per ragioni di semplice calcolo combinatorio, è insostenibile in sé.

2 Mi Piace

Sarebbe un’ottima cosa se, prima di pensare all’esposizione di dati comunali (pur sicuramente interessante a regime), finalizzassero l’esposizione, naturalmente per rigorose finalità istituzionali e nel rispetto della normativa di trattamento di dati personali, salvo adeguate cautele, dei dati pertinenti contenuti nelle banche-dati delle Amministrazioni statali ed E.P.N.E., che sono necessari per compiute esigenze di servizio degli Enti Locali … nonostante se ne parli non vedo alcun nuovo risultato concreto (l’acquisizione di certi dati p.es. dell’Agenzia delle Entrate, dell’INPS ecc… è ancora un rebus, lunga, lenta e macchinosa).

Penso siano 2 percorsi paralleli. La speranza è che venga accelerato il percorso di sharing tramite pdnd di :Basi dati di interesse nazionale|Agenzia per l'Italia digitale

1 Mi Piace

… e se si iniziasse pubblicando un po’ di informazioni da REGIS, rendendo così dinamici i siti che sono tenuti a rendere pubbliche ed aggiornate le informazioni sui progetti PNRR !!!

1 Mi Piace

Novità?
Personalmente come Comune avevamo messo in stand-by la candidatura al bando 1.3.1 perché le tempistiche erano troppo ristrette (3mesi+6mesi) e si accavallavano ad altri progetti che avremo in corso nel 2023, poi il mio responsabile mi ha fatto notare che nel DPCM 22 settembre 2022 “Obblighi e termini di accreditamento alla Piattaforma digitale nazionale dati (PDND)”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.273 del 22-11-2022: ( vedi Gazzetta Ufficiale ) vi è l’obbligo di iscrizione alla PDND compresa la pubblicazione di API entro il 30 settembre 2023 per tutte le PA.
Se però siamo così in alto mare con la definizione dei dati di interesse che un Comune potrebbe esporre (si dice così?) perché hanno fatto uscire il bando, tra l’altro inizialmente nemmeno rivolto ai comuni?
(vi metto uno screenshot della pagina “Misure” del portale bandi)

Sembrerebbe che il bando 1.3.1 fosse diretto a beneficio delle sole PP.AA. abbastanza dimensionate, escludendo i Comuni ordinari, d’altro canto il DPCM è chiaro nello stabilire la decorrenza a scadenze dilazionate degli obblighi per le PP.AA., per i gestori di pubblici servizi e per le società a controllo pubblico: mi chiedo come possano pensare che un Comune magari piccolo possa farsi carico di un pesante costo per adeguarsi a queste disposizioni (tanto più che non è così scontato quali dati dovrebbe mettere in condivisione, con quale grado di attendibilità/frequenza di aggiornamento e con quali rischi, tenendo presente che fornitori di software gestionali e partner tecnologici, con la scusa della torta PNRR presentano agli enti locali importi fatturati più che consistenti e non sempre congrui :roll_eyes: ). Probabilmente vogliono far transitare le PP.AA. grandi proprio perché si presume che abbiano banche-dati più corpose e interessanti e che abbiano maggiori mezzi anche finanziari per farlo.