45 gg silenzio assenso

Buonasera, avevo un dubbio sul cambio residenza.
I 45 gg per eventuali accertamenti da quando partono? Da quando lo stato della pratica è “aperta” oppure da quando lo stato della pratica è “accolta con riserva”?
Ho inserito domanda per cambio residenza l’08/01 e ad oggi 21/02 risulta ancora aperta. I 45 gg sono trascorsi oppure devono ancora partire? La residenza è cambiata per silenzio/assenso? Dovrei anche presentare ISEE e non vorrei andare incontro a eventuali problematiche.

Vi ringrazio.

I 45 giorni partono da quanto elaborano la pratica, e quindi da quando vedrai la dicitura “Accolta con riserva”.
In questo momento la tua pratica non è stata nemmeno visionata dai dipendenti dell’anagrafe; tieni conto che il cambio effettivo, dopo il quale anche il certificato rilasciato dall’anagrafe riporterà il nuovo indirizzo, può richiedere parecchi mesi. E sebbene si dica, secondo me a torto, che il cambio di residenza vale dal momento della richiesta e che basta mostrare la richiesta che è stata effettuata, determinate istituzioni, ottuse fino al midollo, non accetteranno tale richiesta pretendendo, invece, il certificato di residenza che però, al momento, riporta ancora il vecchio indirizzo. L’ISEE, forse, fa differenza perché è tutta un’autodichiarazione, quindi puoi tranquillamente dichiarare il nuovo indirizzo e nucleo famigliare.

Ti ringrazio per la risposta.
Nell’era della digitalizzazione trovo inconcepibile che il comune non abbia ancora preso in mano la pratica. Con l’invio in digitale dovrebbe essere il tutto più veloce e facile, ma non è così. Sopratutto nei comuni piccoli.

Hai perfettamente ragione. Una volta era più facile e veloce, ti presentavi allo sportello dell’anagrafe per fare il cambio residenza e uscivi di là con la residenza cambiata e i fogli che attestavano il cambio. Magari stavi in coda due ore, ma concludevi tutto. Ora passano i mesi. Qualcuno deve essere considerato responsabile per questa perdita di tempo, non è possibile che l’innovazione sia portare tutto in digitale senza che sia seguito da una procedura svelta. Posso accettare una settimana di ritardo, non mesi.

Buongiorno @bep23
nel sito dell’anagrafe nazionale c’è una domanda frequente specifica che cito:

Quanto ci vorrà per completare il cambio di residenza?

Il comune in cui ci si trasferisce deve registrare il cambio di residenza e accogliere la dichiarazione con riserva entro due giorni dal ricevimento della dichiarazione. Successivamente si entra in una fase di accertamento che ha una durata massima di 45 giorni. Se l’accertamento ha un esito positivo, il comune accoglie definitivamente la richiesta con decorrenza dalla data della sua presentazione.

Inoltre a questo link trovi la guida alla compilazione. (la trovi prima di iniziare la pratica)

A pagina 25 trovi la descrizione degli status.
Nello specifico: “Accolta con riserva”: il comune, trascorsi due giorni dal ricevimento della
dichiarazione, ha effettuato il cambio di residenza e ha accolto la dichiarazione
con riserva in attesa della successiva fase di accertamento (45gg);

Quindi è ipotizzabile che il cambio di residenza sia già stato registrato, fai passare effettivamente i 45 giorni e ricontrolla nell’area riservata dell’ANPR, o attendi la ricezione della mail.
Le pratiche vengono gestite direttamente dal comune al quale si chiede il cambio di residenza, e non in maniera centralizzata, e quindi è possibile che i tempi si allunghino.

Se ci fossero problemi nel footer del sito anpr, dopo l’autenticazione trovi un link “Chiedi assistenza” e puoi mandare una mail per verificare.

@nicodev mi sembra che tu stia dicendo inesattezze.

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Prego indicare le inesattezze, grazie.
E inoltre, tu parli per esperienza personale o ti limiti a risportare le risposte di un sito istituzionale?

Io parlo per esperienza diretta , non personale perché per fortuna sono stato uno degli ultimi a poter fare il cambio residenza allo sportello, ma ho seguito il caso di un amico: richiesta di cambio residenza fatta a settembre 2022 ma per mesi la residenza risultava essere ancora la vecchia quando si faceva richiesta del certificato di residenza, altro che due giorni. La richiesta è rimasta “aperta” fino a febbraio 2023 quando poi è diventata “accolta”. Sono passati cinque mesi, non due giorni.

Se è come dici tu, oggi invio la richiesta ed entro due giorni ho il cambio di residenza anche sul certificato (altrimenti non ha valore), ma non sembra sia così.

quelle indicate di seguito

E allora spiegami perché quando il mio amico ha fatto richiesta di cambio residenza, per i cinque mesi successivi quando richiedeva un certificato di residenza gli compariva sempre il vecchio indirizzo. A meno che cinque mesi per te non sono parecchi.

E inoltre, se davvero dopo due giorni ho il certificato con l’indirizzo nuovo, come si spiegano le valanghe di messaggi su questo forum di gente che da settimane o mesi vede ancora la richiesta “aperta” e il certificato riporta ancora il vecchio indirizzo.

Si, ma il comune non ha ancora preso la pratica in mano, nonostante i due giorni siano passati da un bel po’…
Solo dopo, da come ho capito partono i 45gg.
Ho provato ieri a stampare lo stato di famiglia e risulta ancora in quello vecchio.

@bep23 hai avuto aggiornamenti?

Io ti ho citato la guida ufficiale dove si descrive che lo stato “Accolta con riserva” definisce il momento in cui la pratica è stata già aperta e lavorata dal comune e sei in una fase di accertamento. Quindi “il comune non ha ancora preso la pratica in mano” non è corretto.

Se riscontri ancora problemi nel footer del sito anpr, dopo l’autenticazione trovi un link “Chiedi assistenza” e puoi mandare una mail per verificare.

Saluti
Claudia

Ciao!
No lo stato pratica risulta ancora aperta. Nessun aggiornamento (dopo quasi 60 gg). Ma il comune, come sempre da istruzione, non ha tempo 2 giorni per prendere in mano la pratica? Superato i 2 gg cosa succede?

È un po’ inutile citare la guida ufficiale quando non viene rispettata e si scontra con la realtà.
È proprio la differenza che c’è tra la teoria e la pratica, come i professori che si riempiono la bocca di tante belle parole ma non hanno idea di come funziona la realtà. Ecco, possiamo evitare di fare questo? E magari leggere meno le guide ufficiali e spingere chi di dovere a gestire le pratiche davvero in due giorni? Due giorni, non due mesi!

Aggiornamento: il comune mi ha detto che il sito non funziona (ma ci credo poco). Ho dovuto rifare tutto l’iter della domanda da capo e inviarlo via mail al comune.

Ora la mia domanda è: ma la pratica inviata precedentemente dal sito ANPR che valore avrà? Nessuna?

Vogliamo tagliare la burocrazia, aggiornarci, snellire pratiche, ma non ci riusciamo e non riusciamo a fornire i mezzi necessari per farlo!!

Mi pare evidente che il problema è il Comune che si rifiuta di lavorare direttamente su ANPR ma vuole procedere solo sui suoi sistemi.
Suppongo che una volta aggiornato il proprio gestionale questo trasferirà i dati in automatico ad ANPR.
Il dubbio è: perchè il Comune si comporta così?
-ANPR è lento e macchinoso e gestire le pratiche nativamente lì sopra fa perdere 4 volte il tempo che si perde sul gestionale interno?
-l’impiegato rifiuta di usare ANPR per resistenza al cambiamento?
-c’è un problema di gestionale per cui se la pratica viene lavorata su ANPR poi il gestionale del Comune non si aggiorna e c’è un disallineamento (che ovviamente non può esserci)?
Sarebbe interessante capirlo, per provvedere di conseguenza.

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Ciao @Elena_S concordo.
Dal sito dell’anagrafe nazionale si ricevono circa 30.000 richieste al mese dati da ANPR - I Numeri poi spetta ai comuni la lavorazione delle pratiche di cambio di residenza, che per la maggior parte hanno integrato i servizi nei loro
propri gestionali, quindi dovrebbero conoscere bene. Non ci dovrebbero essere casi di disallineamento. Il tema della resistenza al cambiamento potrebbe essere probabile, anche se i comuni con cui lavoriamo per la progettazione dei servizi sono sempre disponibili e molto attenti.

@Claudia_Pollina
Potreste valutare di introdurre la chiusura automatica da parte di anpr trascorsi i 45 giorni senza che ci sia stato il rigetto della pratica,cosi si eviterebbe come succede in alcuni casi che rimanga aperta per 6 mesi.

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Ottima soluzione. Se non sono in grado di lavorare le pratiche entro 45 giorni, queste devono essere automaticamente chiuse e accettate.