Accesso ad ANPR per polizia locale

Solo alla propria ANPR si, ma alla ANPR nazionale credo non sia possibile per un singolo ente ad oggi no? O meglio li si entra in concetti di profilazione ad oggi non ancora implementati.

Che intendi per “propria” ANPR?
Diciamo che, poche eccezioni a parte, ad ANPR accedono i comuni. Scrivono e modificano solo record di propri residenti, ma leggono tutto.

Corretto … volevo solo dire che mi piacerebbe accedere con API.

In teoria se accedi via web puoi accedere anche via API.
In teoria. Nella pratica nel github rispondono che solo gli ufficiali di anagrafe possono accedere a ANPR! Anche se a supporto citano il dpcm 194 che non mi sembra disponga niente in tal senso. Anzi, il dpcm statuisce l’accessibilità di ANPR da parte non solo di tutte le pubbliche amministrazioni ma anche dei gestori di pubblici servizi. Posso anche capire che per quest’ultime categorie debbano essere ancora ultimati gli accorgimenti tecnici.

Sinceramente, questa continua enorme differenza fra quanto scritto in leggi, decreti, linee guida, specifiche tecniche e quanto si fa o si puo’ fare nella realta’ è piuttosto frustrante. Fa passare la voglia di investire tempo (proprio) e denaro (pubblico) per tentare di ammodernare questo paese…

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A norma privacy sarebbe necessario che profilassero i vari soggetti interessati, per decidere il set di dati che ogni soggetto ha necessità di vedere per espletare la propria attività, perchè in NAPR c’è tanto, ma non è automatico che ogni soggetto che accede possa vedere tutto. e io penso che per completare questa attività passerà ancora del tempo.

Penso che, a legislazione vigente (e ribadito nel DPCM n. 194/2014), sia precluso ad Uffici comunali e sovracomunali diversi dai Servizi Demografici l’accesso anche in sola consultazione o estrazione di dati ANPR (in realtà non hanno necessità di modalità diverse), vedi nota:
https://www.anpr.interno.it/portale/documents/20182/209665/Nota_Utilizzo_Servizi_ANPR_20+maggio+2020.pdf/eef081f7-76dc-497c-b27f-bad6a1b08056

Data la necessità di poter reperire recapiti aggiornati di tutti gli utenti di pertinenza dei vari Uffici (contribuenti, utenti “sociali”, contravventori ecc…) la limitazione alla sola ANPR del singolo Comune è estremamente penalizzante: 1) perché gli Uffici possono già accedere per fini istituzionali all’Anagrafe locale, 2) perché altre banche dati (es. Anagrafe tributaria) sono alimentate da fonti eterogenee (non solo da ANPR) di variegata affidabilità…
Capisco la assoluta necessità di verificare i profili autorizzativi e di legittimazione di chi accede, la registrazione dell’attività e la rigorosa tutela della riservatezza dei dati e del segreto d’ufficio, ma senza accesso più esteso l’utilità di ANPR è, a mio avviso, fortemente menomata.

Parrebbe esistere la possibilità di convenzionarsi con il Ministero dell’Interno per accessi diversi ma non mi sono chiare le modalità.

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@Lazlu: perfettamente d’accordo. Se neanche le forze dell’ordine possono accedere all’intera ANPR (dev’essere possibile porre la domanda, per esempio, “dove risiede questa persona?”, che presuppone non sapere a priori a quale Comune porre la domanda!), per motivi, per esempio, penali o tributari, molti dei potenziali vantaggi di un’Anagrafe Unica si perdono.

Questo limite dovrebbe essere superato. È comprensibile che, dati gli ovvi e drammatici pericoli di lesione della privacy, l’accesso non dovrebbe essere semplice. Non si tratta di abilitare semplicemente i browser dei computer di tutte le Procure della Repubblica a entrare in ANPR quando si vuole. Si introducano magari controlli di sicurezza proporzionali al livello di accesso (un solo comune vs. tutta l’ANPR; una sola variabile vs più variabili), che vanno magari dal caso base di un accesso solo da un terminale in Procura verificato ogni singola sessione con firma elettronica avanzata sia dal dipendente della Procura sia dal Procuratore (perdonate se sono baggianate - sto improvvisando, non sono un esperto), fino ad arrivare alla necessità, magari, di una disposizione del giudice. Ma si introducano queste possibilità.

Circa il suo dubbio sulle modalità già esistenti:

Parrebbe esistere la possibilità di convenzionarsi con il Ministero dell’Interno per accessi diversi ma non mi sono chiare le modalità.

la nota che lei ha postato sembra suggerire due modalità che sono in ogni caso entrambe non attualmente complete (dato che la nota è di tre giorni fa).

La prima qui:

In attesa del completamento del subentro di tutti i comuni, in collaborazione con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e con l’Agenzia per l’Italia Digitale, è stata avviata la realizzazione di uno specifico progetto, finalizzato a procedimentalizzare e semplificare le modalità di accesso all’ANPR da parte delle PA in relazione alle previsioni di cui all’art.50 del D. Lgs.n.82/2005, secondo le regole di sicurezza di cui al DPCM n.194/2014.

E la seconda sembra l’“accordo di fruizione” nella frase successiva:

E’ previsto che l’accesso ai servizi ANPR sia reso disponibile, previa sottoscrizione di Accordo di fruizione, il cui schema è tuttora inattesa di parere da parte dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

In sostanza, aspettiamo sia il progetto dal Team Digitale/AGID sia il parere sullo schema di Accordo di fruizione dal Garante della privacy, ma sappiamo già che, basandosi sulle due norme del 2005 e del 2014, anche quando saranno completate non porteranno a un accesso all’intera ANPR, pare.

@Luca_Valerio concordo. L’ostacolo è il DPCM 194/2014 nella parte in cui esclude l’accesso alla totalità dell’ANPR; di fatto per la materia tributaria diverse sono le norme di legge che prevedono l’accesso alle banche dati pubbliche (per i soli fini istituzionali, ovviamente), quindi di fatto quel DPCM, restringendo inopinatamente l’accesso, presenta problemi di legittimità alla stregua della legislazione vigente. Spero che chi di competenza ci metta mano appena sarà completato il subentro di tutte le Anagrafi comunali…

Scusate, ma se il DPR esclude come caso generale l’accesso all’intera ANPR non vuole mica dire che una norma diversa non consenta una eccezione. Voglio dire, se già oggi le forze dell’ordine possono accedere liberamente ai dati anagrafici dei cittadini durante le indagini (ovunque essi risiedano) accedendo alle anagrafi locali, non vedo perchè non possano accedere ad anpr.
Il punto è che se hanno diritto di ottenere il dato, hanno diritto di accedere allo strumento che lo contiene, sia esso un registro cartaceo, la banca dati di un comune o la banca dati nazionale.
Impuntarsi su un punto formale come questo (una norma autorizzativa) mi pare che faccia perdere di vista lo scopo finale di anpr, che dovrebbe essere migliorare l’efficienza della PA, e non rallentarla.

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Il fatto e’ che il Ministero dell’interno e’ titolare del trattamento dei dati, quindi è ben padrone di dettare regole di questo tipo e dire che in un comune gli impiegati dell’anagrafe accedono a tutto ANPR di diritto mentre altri uffici (vedi polizia locale), li deve autorizzare caso per caso.

Ragionevole o no, sembra una posizione legittima.

Dopo di che uno si puo’ chiedere come sia possibile che in rete si trovino software che consentono l’accesso ad ANPR a tutti gli uffici comunali, ma questa e’ un’altra storia…

@Elena_S e @frantheman mi pare che però vi sfugga un particolare (probabilmente suppongo perché vi occupate professionalmente di ambiti diversi) . Partiamo da un punto fermo: uffici pubblici (come quelli tributari, di polizia locale, ma anche altri locali e nazionali) hanno necessità pratica di avere contezza dei luoghi di residenza attuali dei destinatari dei loro atti (altrimenti la percentuale delle notificazioni inesitate o fallite è pericolosamente alta). Gli uffici tributi possono oggi, tramite convenzione, già accedere a certi dati dell’Anagrafe tributaria (ma per come è concepita gli indirizzi non sono sempre affidabili al 100%), come anche diverse norme in teoria permettono a loro (almeno nominalmente) di accedere a banche dati per ragioni istituzionali, altri uffici no. Se la possibilità di accesso ai dati dell’ANPR riguarda solo i dipendenti dell’Anagrafe comunale (e oltretutto con quella procedura barocca che passa da certificati di postazione non duplicabili e smartcard individuali) ciò implica che se devi fare una ricerca anagrafica devi passare da loro (la tua anagrafe o quella di altri Comuni) e non puoi pensare di farlo 1) speditamente e 2) in modo massivo o quantomeno non singolo (i normali tempi di risposta realisticamente non lo consentono). Oggi lo scenario parrebbe non prevedere possibilità di accesso alternative, eccettuata l’opzione del tutto astratta di concludere una convenzione con il Ministero dell’Interno, di cui però nessuno sa niente… se la cosa resta così ANPR è del tutto inutile: lo trovo tutt’altro che ragionevole…

Ma infatti sono d’accordo con te. ANPR se deve servire a qualcosa deve migliorare le cose e non complicarle o peggiorarle. Se serve aggiungere un modulo con le identità autorizzate all’accesso, si aggiunga; se serve una convenzione con il Ministero dell’Interno si faccia (vedi come la eliminano in una settimana quando si vedono attivare 5000 richieste di convenzione!). Ma chi lavora coi dati dell’anagrafe deve poterla usare.

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Ciao Luca, non mi sfugge il particolare, tutt’altro.
Concordo pienamente che, al momento, ANPR è di fatto molto meno utile di come ce lo hanno dipinto. Anzi, fino a qui, visto che non mi pare ci sia stato nemmeno un effetto normalizzante sulla qualità delle banche dati anagrafiche locali, di utilità se ne sta vedendo poca.

Osservavo solo che, nell’attuale contesto di leggi e regole, in attesa di questo schema di accordo per l’uso extra-anagrafe, il Ministero agisce nel rispetto delle sue prerogative di titolare del trattamento e di quanto stabilito con quel dpcm (anche lui emanazione di natura regolamentare del governo).

Aprire in consultazione ad altri uffici e soprattutto ad altri sistemi sarebbe una svolta. Vuoi mettere collegare il protocollo ad ANPR? Potremmo quasi fare a meno delle anagrafiche interne al software (o condivise con altri componenti del sistema informativo) e, magari, se ANPR si decidesse a usare quel campo “domicilio digitale”…

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Ah, ok, scusate, avevo male inteso :slight_smile:
Sono d’accordo con voi, bisogna fare passi avanti non indietro nelle funzionalità delle PP.AA, e non si rende “efficiente” (al di là delle decennali demagogie che questo termine porta con sé) se non si rende prima “usabile” :wink:

Francamente a me sfugge l’utilità di un progetto come ANPR se non si consentirà l’accesso anche alle altre amministrazioni pubbliche, a parte i minori adempimenti da parte dei servizi demografici.
Io non riescoa capire quale sia il problema di far accedere TUTTI gli enti che ne hanno bisogno a fronte di adeguato tracciamento di tutto quelloc he si va a ricercare, al limite non dando la possibilità di ricerche massive e di estrazione di elenchi non predefiniti. Ovviamente a norma GDPR ognuno dovrà poter accedere esclusivamente ai dati che gli servono. Inoltre dovrebbe essere possibile ad esempio ad entità come la RAI, di estrarre i dati con il formato che desiderano, già predefinito, mi vengono in mente ad esempio i giudici popolari o altre amenità del genere. Non si tratta di far accedere il funzionario che può poi andare a scuriosare l’anagrafe d’Italia, ma di legare ad ogni richiesta di accesso solo quello che serve.
Anche perchè poi, dal momento in cui, subentrando in ANPR il titolare dei dati è il Ministero dell’Interno, se non si ritiene corretto un accesso diretto ad esempio da parte delle forze dell’ordine, come può il funzionario dell’anAgrafe fornire i dati ?

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E’ in arrivo che io sappia, ma il garante sta capendo dal punto di vista privacy come dare accesso a chi per poi fare corrette profilazioni.

già che sia in arrivo è una bella notizia. Il garante dovrebbe provvedere a stilare i principali profili di funzionari pubblici dicendo che cosa possono fare e no, in base alla normativa e poi qualcuno al ministero dell’Interno (titolare dei dati) dovrà rassegnarsi a dare le autorizzazioni all’accesso. Ad esempio: profilo per forze dell’ordine (polizia carabinieri, finanza PL), profilo per tributi, profilo per funzionario pubblico semplice…
in Emilia romagna come avevo già scritto avevamo realizzato una specie di piccola ANPR che si chiama ANACNER e funzionava così; chi chiedeva l’acecsso, ovviamente si convenzionava e chiedeva l’accesso per un utente ed un profilo predefinito. Ovviamente tutto con un bello SPID

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Mi auguro che la profilazione del Garante sia sensata: fermo restando la doverosità della consultazione o estrazione dei dati per sole finalità istituzionali (naturale), si deve comprendere che, p.es. per una Forza di polizia o un Ufficio tributario, limiti preconcetti non dovrebbero esistere (la ricerca dovrebbe poter riguardare tutti quelli che si ha necessità di verificare: residenti, non residenti che abbiano o si ritenga debbano avere un qualsiasi collegamento con il territorio o con l’ente per ragioni d’ufficio … non sono incasellabili a priori, come non lo sono per l’Anagrafe tributaria).

Buongiorno, riapro il lungo thread dato che qualcuno scrive che l’estate avrebbe portato forse alcune novità. Sono una dipendente di un’Azienda Ulss del Veneto e avrei bisogno di estrarre dati aggregati (quindi direi non soggetti a privacy) in ANPR per i comuni afferenti al nostro territorio. Ci sono evoluzioni sulla profilazione di utenti al di fuori dei comuni. Grazie!

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No, non ci sono nemmeno evoluzioni per gli utenti dentro i comuni.