Autofatture elettroniche TD16, TD17, TD18, TD19, TD20

Credo che, dal punto di vista della consegna, le autofatture vengano trattate come le fatture normali, ovvero la fattura viene consegnata sempre al cessionario/committente:

  • Se il cessionario/committente è estero, la fattura non viene consegnata a nessuno. In questo caso va usato il codice XXXXXXX.
  • Se il cessionario/committente è italiano, la fattura viene consegnata seguendo le regole:
    • Se il cessionario/committente ha indicato una PEC o un codice destinatario preferito sul portale F&C, viene consegnata lì, indipendentemente da quello che è indicato nella fattura.
    • Se il cessionario/committente non ha indicato un canale preferito, e la fattura contiene una PEC o un codice destinatario valido, la fattura viene consegnata come indicato in fattura.
    • Se il cessionario/committente non ha indicato un canale preferito, e la fattura contiene il codice destinatario 0000000, la fattura non verrà consegnata ma verrà “messa a disposizione” e il mittente riceverà una notifica di mancata consegna.

Da notare che è sempre possibile usare il codice 0000000 se non si conoscono né la PEC né il codice destinatario del cessionario/committente (si usa per le persone fisiche, ma non solo). In questo caso, se il cessionario/committente ha avuto premura di inserire la propria PEC o il codice destinatario nel portale F&C, la fattura gli arriverà normalmente, altrimenti verrà messa a disposizione e il mittente riceverà una notifica di mancata consegna. In quest’ultimo caso il cedente/prestatore dovrebbe notificare per altri canali al cessionario/committente di scaricarsi la fattura dal portale F&C.

Ciao a tutti,
mi chiedevo se a distanza di tutto questo tempo qualcuno avesse informazioni aggiornate o più precise su questo aspetto, ossia la valorizzazione di SoggettoEmittente.
In varie guide più o meno autorevoli e FAQ su Internet (es.: Schede - Fatture e corrispettivi - Autofatture - Agenzia delle Entrate) leggo che nel caso della autofatture il SoggettoEmittente va valorizzato con CC. Di fatto però SdI non solo ha eliminato il controllo di questo flag nell’eseguire i controlli invertiti in 00404 e 00409 a partire dalla revisione 1.6.2 delle specifiche, ma l’ha completamente sostituito con l’analisi del tipo di documento (uno di quelli per le autofatture) a partire dalla revisione 1.6.3. Quindi, di fatto, mi sembra che indicare SoggettoEmittente=CC sia perlomeno ridondante, a meno che quel SoggettoEmittente non abbia un significato semantico che vada oltre il semplice “chi emette/trasmette la fattura a SdI”.

Ed infatti qui leggo (e cito) Alessandro, che dice che il significato di quel campo sembra essere qualcosa “in più”, ossia emissione “per conto di”. Ammetto tutta la mia ignoranza anche perché del resto non mi è mai stato chiaro quando ci sia di mezzo un terzo intermediario (altro possibile SoggettoEmittente), se questi sia il mero “trasmittente” o se sia una figura in qualche modo normata (e quindi con un minimo di responsabilità formalizzata nel processo di produzione del documento). Peraltro anche i documenti ufficiali fanno confusione, per esempio dicendo che il blocco TerzoIntermediarioOSoggettoEmittente è obbligatorio quando “l’impegno di emettere fattura elettronica per conto del cedente/prestatore è assunto da un terzo sulla base di un accordo preventivo” (quindi, direi, SoggettoEmittente = TZ - cfr.: documento Suggerimenti per la compilazione della fattura elettronica verso le Pubbliche Amministrazioni e verso i privati rev. 1.6, disponibile sul sito fatturapa.gov.it), salvo poi avere la circolare 14/E del 17/06/2019 che indica esplicitamente un caso in cui il SoggettoEmittente va indicato con TZ ma non va valorizzato il blocco TerzoIntermediarioOSoggettoEmittente (perché, cito testualmente, “il professionista delegato agisce per conto di un altro soggetto”).

Al che mi sembra di capire che da un lato una parte della documentazione pare suggerire che il campo SoggettoEmittente vada usato solo in casi specifici e laddove ci sia un preventivo accordo di un certo tipo, dall’altro FAQ e circolare sembrano suggerire che si possa indicare più “alla leggera” a seconda del tipo di documento, per indicare semplicemente chi sta trasmettendo, in certi casi addirittura senza indicarne i dati in fattura…

Al che mi sorge anche un’altra domanda, nel caso valesse la prima ipotesi: è possibile che un’autofattura possa essere emessa da un terzo intermediario “per conto del” cessionario/committente (quindi SoggettoEmittente = TZ anche per un’autofattura)?

Insomma, confusione su confusione, almeno nella mia testa. Se qualcuno sa dipanare la matassa gliene sarei grato.

Salve
perdonate se riprendo la discussione sulla duplicazione del numero fatture. Stiamo procedendo ai primi invii e qualche auto fattura inversione contabile interna e mi si è presentato subito lo scarto per fattura duplicata. Il gestionale utilizza una numerazione basata su sezionale “140/00”, forse piuttosto comune.
Le specifiche sui controlli numerazione non sono state revisionate ed oggi non fanno nessuna particolare valutazione sul tipo documento (tranne che per TD04) e questo a mio avviso non è corretto e solo fonte di errate interpretazioni.
Il gestionale continuerà ad utilizzare il sezionale interno (/00) e non posso di certo in cosa mettermi ad inventare chissà quale sezionale, dovrò giocoforza alterare la numerazione sulla FE mantenendo ovviamente corretti i riferimenti alla fattura di acquisto originaria.
Qualche consiglio in merito?
Grazie

Non ho ben capito il tuo problema. L’autofattura la numeri come una fattura. Il controllo dell’SdI verifica che non ci sia alcuna fattura precedentemente emessa avente numero 140/00 emessa da te, anche se nell’autofattura tu compari come cessionario/committente anziché cedente/prestatore. Questo per i tipi di documento relative alle autofatture, oggetto di questa discussione.
Quindi, se il tuo gestionale genera numerazione univoca, tanto per le fatture quanto per le autofatture, non avrai problemi. Certo che se il gestionale interno usa due sezionali diversi e numera le fatture sia di un sezionale che dell’altro alla stessa identica maniera, allora sì, potresti avere il problema. A quel punto ti basta aggiungere nella fattura un suffisso (es.: 140/00/AF) o un prefisso, oppure cambiare /00 in /01 o cose di questo tipo, perché comunque SdI il controllo lo fa a livello di stringa indicata nel numero del documento.

Salve Mauro, il problema è proprio questo. I sistemi ERP possono cadere in questo problema, risolvibile indubbiamente, ma speravo in più flessibilità nelle validazioni. Nel mio caso le fatture vengono inoltrate via PEC e l’errore restituito era 00409 - fattura duplicata nel lotto. Il file di controlli aggiornati in vigore oggi ha due modalità differenti di validazione tra 00404 - fattura duplicata e 00409. Il 404 ha controlli più completi che coinvolgono anche il tipo emittente (CC) mentre il 409 non lo contempla. Mi aspettavo un errore 404, non capisco a questo punto a quale lotto può far riferimento una fattura singola inviata tramite PEC.

Ciao Michele,
attenzione perché il conctrollo su SoggettoEmittente = CC è stato RIMOSSO a partire dalla versione 1.6.2 della specifica (prima c’era per entrambi i codici di errore 00404 e 00409), mentre dalla versione 1.6.3 quel controllo è stato sostituito da quel sul tipo di documento per le autofatture (leggi il mio messaggio del 27/07 riguardo i miei dubbi proprio su questi aspetti, e dunque sul significato del campo SoggettoEmittente).
Per quanto riguarda la distinzione tra errore 00404 e 00409, in teoria la differenza è che l’errore 00409 dovrebbe accadere quando hai un numero di fattura duplicato all’interno del lotto stesso (nel file XML della fattura elettronica potresti avere più documenti, a quel punto prende il nome di “lotto” di fatture), mentre 00404 quando la duplicazione avviene contro una fattura emessa precedentemente (ergo: trasmessa in passato, non scartata e non rifiutata dal destinatario PA ed arrivata al “capolinea” in qualche modo).
Ho recuperato l’ultima versione che ho trovato del documento Elenco dei controlli effettuati sul file fattura del Sistema di Interscambio, ed i due errori suddetti sono descritti in pseudo-codice nei termini seguenti:

Controllo fattura duplicata
 codice errore 00404: fattura duplicata

TipoDocumento = “/FatturaElettronica/FatturaElettronicaBody/DatiGenerali/DatiGeneraliDocumento/TipoDocumento”
PIVAcedente = “/FatturaElettronica/FatturaElettronicaHeader/CedentePrestatore/DatiAnagrafici/Anagrafica/IdFiscaleIVA(IdPaese+IdCodice)”
NumeroFattura = “/FatturaElettronica/FatturaElettronicaBody/DatiGenerali/DatiGeneraliDocumento/Numero”
DataFattura = “/FatturaElettronica/FatturaElettronicaBody/DatiGenerali/DatiGeneraliDocumento/Data”
AnnoFattura = Year-From-Date (DataFattura)
Articolo73 = “/FatturaElettronica/FatturaElettronicaBody/DatiGenerali/DatiGeneraliDocumento/Art73”

Per ogni fattura F all’interno di file NON SCARTATI dal SdI e con esito diverso da “RIFIUTO”
  IF (Articolo73 != “SI” )
    IF ( PIVAcedente == PIVAcedente di F &&
      NumeroFattura == NumeroFattura di F &&
      AnnoFattura == AnnoFattura di F &&
      TipoDocumento != “TD04” &&
      TipoDocumento di F != “TD04” )
        **E R R O R E (00404)**
    ELSE-IF (TipoDocumento == “TD04” OR TipoDocumento di F == “TD04” )
      IF (TipoDocumento == TipoDocumento di F &&
        PIVAcedente == PIVAcedente di F &&
        NumeroFattura == NumeroFattura di F &&
        AnnoFattura == AnnoFattura di F )
          **E R R O R E (00404)**
      END-IF
    END-IF
  ELSE
    IF ( PIVAcedente == PIVAcedente di F &&
      NumeroFattura == NumeroFattura di F &&
      DataFattura == DataFattura di F &&
      TipoDocumento != “TD04” &&
      TipoDocumento di F != “TD04” )
        **E R R O R E (00404)**
    ELSE-IF (TipoDocumento == “TD04” OR TipoDocumento di F == “TD04” )
      IF (TipoDocumento == TipoDocumento di F &&
        PIVAcedente == PIVAcedente di F &&
        NumeroFattura == NumeroFattura di F &&
        DataFattura == DataFattura di F )
          **E R R O R E (00404)**
      END-IF
    END-IF
  END-IF

Invece per il 00409:

Controllo fattura duplicata nel lotto
 codice errore 00409: fattura duplicata nel lotto

TipoDocumento = “/FatturaElettronica/FatturaElettronicaBody/DatiGenerali/DatiGeneraliDocumento/TipoDocumento”
NumeroFattura = “/FatturaElettronica/FatturaElettronicaBody/DatiGenerali/DatiGeneraliDocumento/Numero”
DataFattura = “/FatturaElettronica/FatturaElettronicaBody/DatiGenerali/DatiGeneraliDocumento/Data”
AnnoFattura = Year-From-Date (DataFattura)
Articolo73 = “/FatturaElettronica/FatturaElettronicaBody/DatiGenerali/DatiGeneraliDocumento/Art73”

Per ogni fattura F all’interno del lotto
  IF ( Articolo73 di F != “SI” )
    Per ogni fattura Fn diversa da F all’interno del lotto
      IF ( NumeroFattura di Fn == NumeroFattura di F &&
        AnnoFattura di Fn == AnnoFattura di F &&
        TipoDocumento di Fn != “TD04” &&
        TipoDocumento di F != “TD04” )
          **E R R O R E (00409)**
      ELSE-IF (TipoDocumento di Fn == “TD04” OR TipoDocumento di F == “TD04” )
        IF (TipoDocumento di Fn == TipoDocumento di F &&
          NumeroFattura di Fn == NumeroFattura di F &&
          AnnoFattura di Fn == AnnoFattura di F )
            **E R R O R E (00409)**
        END-IF
      END-IF
  ELSE
    Per ogni fattura Fn diversa da F all’interno del lotto
      IF ( NumeroFattura di Fn == NumeroFattura di F &&
        DataFattura di Fn == DataFattura di F &&
        TipoDocumento di Fn != “TD04” &&
        TipoDocumento di F != “TD04” )
          **E R R O R E (00409)**
      ELSE-IF (TipoDocumento di Fn == “TD04” OR TipoDocumento di F == “TD04” )
        IF (TipoDocumento di Fn == TipoDocumento di F &&
          NumeroFattura di Fn == NumeroFattura di F &&
          DataFattura di Fn == DataFattura di F )
            **E R R O R E (00409)**
        END-IF
      END-IF
  END-IF

Se a te dà l’errore 00409 su un XML che contiene un unico documento, onestamente non me lo spiego.
Comunque le specifiche indicano che i controlli di univocità sulla numerazione della fattura specifici per le autofatture sono applicati ad entrambi i casi, quindi sia 00404 che 00409.

Grazie. Nemmeno io mi spiego l’errore della fattura nel lotto,
Stavo guardando la versione 1.8 dei controlli che sarà valida da Ottobre e sarà presente un controllo specifico per CC, ma alla fine non cambierà il tipo di controllo.
Domanda: quando parli di versione 1…6.2 / 1.6.3 ti riferisci al documento “Elenco_Controlli_Versione_XX” sul portale Fatturazione elettronica PA - Documentazione Sistema d’Interscambio (fatturapa.gov.it) ?

In realtà no, non mi riferisco a quel documento, anzi grazie che mi hai fatto notare che ci sono versioni aggiornate (io il pseudocodice di cui sopra l’ho preso dalla versione 1.5 di quel documento).
Io mi riferivo alla versione 1.6.2 / 1.6.3 del documento Allegato A - Specifiche tecniche che trovi qui: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/fatturazione-elettronica-e-dati-fatture-transfrontaliere-new
o magari qui, dove in effetti vedo che parlano di una nuova versione di ieri dei documenti di specifica:
Aree tematiche - Normativa, prassi e regole tecniche – Fatture elettroniche - Agenzia delle Entrate
(ovviamente versionata in maniera diversa)

Non ho ancora capito (e probabilmente non capirò mai) che senso ha che continuino a mantenere due documentazioni parallele sulla STESSA COSA, dato che FatturaPA e fatturazione elettronica tra privati sono uniformate e sono coperte entrambe dai documenti di specifica…

Andiamo a vedere cos’hanno partorito di nuovo…

Che bello, ho appena visto che le ultime revisioni dei documenti di specifica validi dal 1 ottobre 2022 riguardo gli errori 00404 e 00409 dicono cose diverse su fatturapa.gov.it e sul sito dell’AdE: nel primo caso fanno ancora riferimento al campo SoggettoEmittente (e non citano le autofatture, probabilmente perché nello scenario “fatturazione verso PA” non esistono), nel secondo fanno riferimento solo alle autofatture ed ignorano il campo SoggettoEmittente… no comment…

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Buongiorno,
qualche tempo fa avevo inviato il quesito che segue, ma probabilmente nel “posto sbagliato”.

Sono nuovo sia del forum sia dei problemi di emissione integrazione fatture per reverse charge esterno (TD17). Ho cercato di capirci qualcosa…ma non sono per niente sicuro e non vorrei sbagliare.
Spero che qualcuno possa cortesemente darmi qualche indicazione.
Ho ricevuto 2 fatture per servizi da fornitori esteri intra-UE. Una tramite SDI, l’altra cartacea, entrambe per servizi esenti Iva ex art. 10 comma 1 DPR 633/72.
Come mi devo comportare?
La prima elettronica emessa dal fornitore con P.Iva estera il 31/3/22 - Ricevuta il 10/4/22 - Iva 0% - Natura N6.9.
La seconda cartacea emessa il 31/3/22 e pervenuta il 5/4/22, da integrare con Iva (sempre esente).
Devo comunque emettere TD17 per entrambe entro il 15/5/22 (con data aprile)? Iva 0% e Codice natura N4?
In caso di errore di data e/o codice Natura come rimediare, se già inviata?
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione.

Non avendo ricevuto risposta, mi sono comportato così:
per la prima, essendo già transitata su Sdi, ho solo registrato in contabilità il reverse charge;
per la seconda ho emesso TD17. Fin qui corretto?
Purtroppo mi sono accorto molto dopo che nel TD17, invece di cod. natura N4 ho indicato erroneamente N6.9 !
Devo stornare con TD17 con segno meno? E con che data?

Ringrazio per l’attenzione (anche nel caso vorrete segnalarmi che l’argomento non è pertinente).

Per stornare un documento TD17 devi emettere sempre un documento TD17 con segno negativo. Per la data credo proprio che tu debba mettere quella della data in cui la emetti. Se ti può essere utile io ho trovato interessante questa guida con esempi e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate Guida autofatture elettroniche, come e quando utilizzarle - Fattura Per Tutti - La Fattura Elettronica Gratis

Salve a tutti e grazie in anticipo a chi avrà una spiegazione al mio quesito. Il problema è questo: ho emesso autofattura TD17 con numerazione 2/AB per integrare una fattura Amazon per commissioni, con l’indicazione della fattura originaria e regolarmente trasmessa e recapitatami al mio cassetto fiscale, ma il giorno dopo ho ricevuto sempre nel cassetto fiscale un’autofattura TD17 , con numerazione 2/AB/Z, trasmessa da un intermediario (Bluenext srl) per conto Amazon, con riferimento all’autofattura n. 2/AB da me emessa, con gli stessi importi, che di fatto duplica il documento da me emesso. Non riesco a capire se questa è la procedura standard o se è un errore del cedente, il mio commercialista non ci ha capito nulla e, naturalmente, Amazon non risponde alle mie mail…

Buongiorno Ragazzi con le nuove specifiche tecniche del 1 ottobre ho una autofattura che mi viene scartata con il nuovo codice errore 00473.

In questo caso si tratta di una fattura di amazon di un soggetto identificato ma non residente in Italia, ovvero nazione PL ma p.IVA ITxxxxxxxxxx fino ad adesso utilizzavo il TD18, ma con le nuove specifiche mi viene scartata, voi come gestite questo tipo di autofattura?

Per TD18 in 1.2.1.1 va messo l’identificativo fiscale estero (nazione estera e P.IVA o analogo estero), anche se su FE ricevuta figura un identificativo italiano.
Puoi chiedero al fornitore o ricercarlo autonomamente su Internet.

se non disponibile indico PL99999999999 ??? ( PL IN QUESTO CASO SPECIFICO)

L’errore 00473 era già presente anche nelle specifiche tecniche 1.6 e stando a quanto scritto qui:

Codice: 00473
Descrizione: per il valore indicato nell’elemento 2.1.1.1 il
valore presente nell’elemento 1.2.1.1.1 non è ammesso (i valori
TD17, TD18, TD19 e TD28 del tipo documento non ammettono
l’indicazione in fattura di un cedente italiano. Nei casi di TD17 e TD19 è
ammessa l’indicazione del valore ‘OO’ nell’elemento 1.2.1.1.1
per operazioni effettuate da soggetti residenti in Livigno e Campione
d’Italia. Inoltre, nel caso del TD28, l’elemento 1.2.1.1.1 deve
essere valorizzato con il valore SM)
(vale solo per le fatture ordinarie)

si dovrebbe verificare se il campo 1.2.1.1.1 ovvero l’IdPaese dell’IdFiscaleIVA dei “DatiAnagrafici” del “CedentePrestatore” (fornitore) è compilato con “IT”. In sostanza in quel campo deve per forza esserci un codice diverso da “IT” ovvero “SM” se TD28, “OO” se Livigno e Campione d’Italia e il codice ISO della nazione del fornitore estero in tutti gli altri casi.

Una S.R.L. riceve da un fornitore comunitario di servizi diverse fatture anche più di una (5-6) nello stesso giorno.

Ci si chiede se è possibile emettere una autofattura elettronica (TD17) che riepiloghi le varie fatture ricevute (nel giorno o nella settimana o addirittura nel mese) oppure se è necessario emettere autofattura elettronica per ogni singola fattura ricevuta.

Cosa riportare nel blocco DatiFattureCollegate in presenza di N fatture da integrare?

Grazie

Direi di SI.
La sezione “DatiFattureCollegate” puoì essere ripetuta tanta volte per quante sono le fatture da collegare…

Da tracciato tale blocco può essere ripetuto N volte, ma ai fini pratici riportare ad es. 300 riferimenti a ciascun documento ricevuto dal fornitore estero non mi sembra praticabile come soluzione (es. dropshipping)

Tralasciando l’aspetto pratico della compilazione dell’auto-fattura, non sono riuscito a trovare alcun riferimento normativo o interpelli/faq che citassero “auto-fattura cumulativa” o “auto-fattura/riepilogativa”.

Anche nella guida alla compilazione dei documenti riepilogativa si parla sempre di un singolo documento.

Siamo sicuri che sia possibile adottare questa soluzione?

Non credo sia possibile raggruppare molteplici fatture.
Partiamo dal presupposto che non stiamo parlando di una serie di DDT che vengono raggruppati per generare un documento fiscale, ma di una autodichiarazione relativa ad un documento non fiscalmente valido in modo da trasformarlo in uno valido sia per il cedente che per il cessionario.

La possibilità di replicare il campo “DatiFattureCollegate” ritengo sia strettamente legato ai DDT (o dati per le PA) ed è una possibilità (residua) lasciata per non dover generare o modificare lo schema interpretativo del XML.

Il TD17 serve appunto per fiscalizzare un documento non italiano (non residente e privo di stabile organizzazione nel territorio
dello Stato) e per correttezza, andrebbe generato un rapporto 1 a 1 con le fatture.
A livello tecnico/meccanico sicuramente raggruppare le fatture sarebbe più pratico ma a livello fiscale è come se il fornitore non mi mandasse più 10 fatture ma una sola fattura complessiva.

In tutte le documentazioni parlano di TD17 come comunicazione di una sola fattura ricevuta, inserirne più di una potrebbe anche comportare controlli.
Questo è solo il mio pensiero.

Credo comunque che ci siano gli estremi per un interpello diretto all’agenzia delle entrate. Il problema è che se qualcuno ha unificato le fatture e l’interpello risulta in una FAQ che dichiara che non si poteva fare, quest’ultimo dovrà porvi rimedio in qualche modo.
In pratica, fino a che nessuno dice nulla “potrebbe essere valido tutto”, l’importante è che nessuno apra l’armadio con lo scheletro.