LA SELEZIONE HA INIZIO!!! 
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Incominciamo a dire che è una buifala.
Poi se fosse vero riguarderebbe le “TRANSAZIONI” e non gli “ACQUISTI” qual è la differenza? Semplice: gli acquisti che riguardino 1 cl. di benzina o 1 caramella e che sia stato fatto 100 volte in un giorno è PERFETTAMENTE LEGALE CONSENTITO LECITO!!
Le TRANSAZIONI invece fatte con le “macchinette” SUM UP da se stesso è un comportamento fraudolento in quanto crei un movimento in Dare e contemporaneamente in Avere. Paghi si le commissioni del 1,95% a SUM UP ma riceverai anche il 10% di cash back SENZA AVER ACQUISTATO NULLA E SPESO NULLA!! spero di essere stato chiaro, tutto il resto sono parole al vento…
La speranza e’ approvata, ma l’esito no…
c’e’ poca chiarezza nell’espressione del messaggio che vuoi inviare…
Credo voglia dire che: se si acquista una qualunque cosa (caramella, chupa-chup, bicchiere di acqua gassata, un gelatino, carburante, un massaggio… in pratica un bene o un servizio) è una transazione regolare per il cashback… anche se il prezzo di acquisto fosse molto basso…
Se invece si fa una donazione (a una parrocchia, alla banda musicale del paese, a se stessi…) o si fa un semplice invio di denaro (al proprio sumup, a quello della propria fidanzata, a quello di un ignaro commerciante…), non si compra niente… quindi non è un acquisto… quindi è fuori dal regolamento del cashback… quindi la transazione viene annullata…
Visto che questi comportamenti non sono arginabili, sia i POS casalinghi che altre pratiche che consentono acquisti fittizi consentendo un cashback di ben oltre il 10% e d’altro canto non funziona con strumenti come GPay o ApplePay, non è strutturale, è farraginoso, costoso (1367 + 150 milioni di €), tanto varrebbe cessarlo immediatamente.
Sperperare denaro pubblico senza risultati tangibili e addirittura premiare imbroglioni IMHO è controproducente, soprattutto se con un sistema molto più semplice si potrebbe raggiungere un eccellente risultato lasciando a bocca asciutta gli imbroglioni, il tutto a costo zero come ho già dimostrato.
Non è detto basta che ti fai aiutare dalla moglie da un parente… conoscente… amico o chicchessia e dare&avere non coincideranno.
Certo ma il parente o amico rischia di dover giustificare le transazioni all’agenzia delle entrate.
Differente è il caso dell’esercente o del benzinaio che utilizza il suo POS per se stesso o per amici e parenti.
Una famiglia di 4 persone maggiorenni si porta a casa 13.200€ in un anno di cashback. 
Un ottimo motivo per arginarlo pesantemente!
Togliere immediatamente il SCB e casomai anche il CB visto che ci sono modi meno costosi/farraginosi che hanno una resa notevolmente superiore.
Come puoi impedire all’esercente o al benzinaio (che si lamenta se lo fanno gli altri…) di “vendere” a parenti ed amici?
Prendi ad esempio una tabaccheria o un bar (lasciando perdere il famoso benzinaio…) che ha moltissime transazioni di importo medio e basso: ci vuole nulla a farsene di proprie o a farle fare ai familiari.
Tutto legale ma è come partire in Formula 1 con tutti gli avversari già doppiati.
Per il secondo semestre mi attendo una maggiore partecipazione, come concorrenti, degli “esercenti”.
A quel punto tutti gli altri avranno sicuramente poche chance.
Assolutamente si. Il mio era solo una “soluzione tecnica” per evitare che avere&dare coincidessero. Sono comunque cose da non fare assolutamente anche se dubito fortemente che l’Agenzia delle Uscite si metta a stanare tutti quanti i possessori di Sum Up.
È più probabile che bastonino il piccolo piuttosto che la SPA. Sono stato chiamato dalla GdF a testimoniare, come cliente, durante loro indagini per evasione di cifre di poche migliaia di euro. Il personale ed tempo impiegato “costano” allo stato ben di più.
Cambiando il meccanismo come ho già suggerito io e come sostengono anche alcuni centri studi che hanno analizzato la lotta all’evasione fiscale.
Col CB e SCB ogni argine che metti è comunque aggirabile; come hai già evidenziato grazie ad un amico/parente esercente. Anche controllando il dare/avere di una carta grazie ad una triangolazione potresti mascherare queste operazioni carosello.
Per mettere un vero argine bisognerebbe introdurre un obbligo che gli scontrini emessi venga individuato il cliente con il CF, pura utopia.
Ma poi tutto questo a quale fine? C’è qualcuno che ancora crede che l’aumento del gettito dato dagli scontrini/ricevute/documenti fiscali sia almeno pari ai fondi stanziati per pagare CB e SCB, un miliardo e mezzo? 
Infatti si potrebbe incassare sia il CB che il SCB, 1650€ senza aver sborsato 1€; però dovresti farti più amici esercenti, altrimenti puzzerebbe che tu abbia utilizzato varie centinaia di volte la carta da solo un esercente. 
Una gara di F1 è lunga, casomai con la macchina migliore riescono pure a sdoppiarsi e a vincere; è come fare una corsa dei 100mt e partire ad un metro dal traguardo.
Ha già poco senso il primo semestre; si premieranno “i più imbroglioni” a discapito degli onesti, regalare soldi pubblici a chi si è adoperato di più per “fregare il prossimo” lo trovo eticamente diseducativo. La forza di governo che ha spinto per questa farloccata ne dovrebbe pagare pesantemente alle prossime elezioni, così la prossima volta si svegliano prima di proporre una cavolata del genere.
Reddito di cittadinanza a criminali di ogni genere, SCB ad imbroglioni, un ottimo biglietto da visita, non c’è che dire …
Tu quante transazioni hai attualmente?
Hai chiuso bene l’intervento e ne sottoscrivo la conclusione.
Ma basta parlare di “furbetti” e “imbroglioni” facendo di tutte le erbe un fascio. Ci sono delle regole e si gioca secondo le regole. La maggior parte dei comportamenti tanto vituperati non han violato un bel niente. Parlare di imbroglioni è un insulto gratuito.
Piuttosto cominciamo e continuiamo a parlare dei “furboni” del cashback. Ovvero chi (non) ha pensato a questa manovra e a cosa avrebbe comportato.
Un centinaio, senza avere mai fatto split payment e dopo aver raggiunto i 150€ i pagamenti elettronici li uso saltuariamente.
E’ lo stesso identico comportamento che viene utilizzato da chi si apre una fiduciaria in un paradiso fiscale. Anche questi rispettano le regole ma di fatto evadono le tasse. In questo caso fregano chi è più onesto e non suddivide i pagamenti. E’ del tutto regolare pagare anche per ogni singola fetta di prosciutto, per ogni bustina di zucchero, etc, intanto che ci siamo paghiamo anche per ogni singolo cotton fioc!
Altrimenti facciamoci un amico esercente così ci può fare transazioni anche senza che facciamo realmente un acquisto. 
Per me questi rimarranno sempre imbroglioni; oltre al SCB io proporrei di premiare con alcuni milioni di € anche il maggior evasore fiscale. 
E no, non credo proprio che rispettino le regole!!!
quali regole??? le uniche sono quelle italiane da rispettare e non è previsto
Ma gli avvocati??
a cui tutti vi rivolgete!!!
Non sono quelli che cercano i cavilli per “aggirare” le regole???
E li pagate per far ciò!!!
Almeno chi “pistoletta” fa in proprio!!! non paga nessuno e semina nelle regole che hanno stilato i “furboni” “cervelloni” del SCB (in qst caso)
Gli imbroglioni sono ben altri, quelli che vi ingannano facendovi credere qualcosa cui affidarvi e invece è solo un bluff… e quanti ci cascano…
Quelli si!!!
Dove sta scritto che non puoi aprire una società all’estero?
Infatti quelle italiane vengono rispettate. Quello che accade nella fiduciaria, essendo collocata in un paese fuori rogatoria, sono comunque affari tuoi.
Pensiero della notte:
…e ancora chiamiamo furbetti quelli che scalano la classifica del SCB 
Non va, così non può andare
Serve un target minimo di spesa per concorrere al SCB inserito nel regolamento del gioco!
Non è “LA SOLUZIONE” ma è la meno peggio per contrastare le microtransazioni
E poi non è vero che chi può spendere di più è avvantaggiato, anche lì c’è da farsi un pò di calcoli!
Ma quanto devono spendere???
Alla fine sono “solo” 1500euro dove chi si avvantaggiano sono “solo” i microtransazionisti.
Allora?
Qual è la via di mezzo? qual è meno peggio?