CIE 3.0 ed impronte digitali

Salve a tutti,

confermiamo che la rilevazione delle impronte digitali é prevista da decreto e a bordo della carta vengono memorizzate tipicamente due impronte digitali sotto forma di immagini in formato WSQ, in accordo con le raccomandazioni ICAO 9303, cui la CIE é conforme. Esse sono eliminate dal circuito di emissione dopo la spedizione della CIE e l’accesso ad esse sul chip è possibile solo agli organi di controllo se dotati di quantità crittografiche di sicurezza rilasciate dal MIN e opportuni terminali di ispezione.
Le logiche sono le medesime del Passaporto Elettronico.

Tuttavia, nel caso in cui non sia possibile procedere alla rilevazione delle impronte per motivi temporanei (situazioni contingenti presso il Comune, impossibilità a rilevare temporaneamente le impronte al cittadino a uno o entrambi gli arti, ecc.) o permanenti (assenza di uno o entrambi gli arti, impronte consunte ecc.), la carta viene emessa senza impronte ed é da considerarsi perfettamente valida.

All’interno del chip sono codificate delle strutture dati che comunicano che le impronte non sono rilevate, l’ICAO prevede anche questa casistica.

Deve comunque trattarsi di situazioni straordinarie ed in effetti durante la pandemia del 2020, abbiamo osservato taluni comuni che specie all’inizio non hanno rilevato le impronte, per poi passare alla “sanificazione” del dispositivo scanner in un secondo momento.

Se risultano dei Comuni che abitualmente non rilevano le impronte vi preghiamo di farcelo sapere scrivendo a cie.cittadini, di modo di consentirci di effettuare verifiche mediante l’assistenza CIE.
Grazie.

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