Commissioni PagoPA

La cosa veramente triste è che non semplifica neanche la tracciabilità agli enti.

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Leggendo i vostri commenti mi sto deprimendo. Pare non ci sia nessun vantaggio se escludiamo la comodità di fare tutto online da app (@giuliamacchi) - che io peraltro apprezzo molto insieme alla possibilità di pagare tutto con carte normalmente non accettate (ad es. AMEX).
Possibile che non ci siano davvero vantaggi per le Amministrazioni ?
Se fosse solo un problema di costo delle commissioni, sono certo che sia risolvibile nel medio periodo (altri intermediari si affacceranno per fare concorrenza a quelli già presenti, vedi SatisPay).

Da cittadino sarebbe fantastico se PagoPA desse come interfaccia un unico repository per tutte le richieste di pagamento provenienti da qualunque amministrazione pubblica e se mantenesse tutte le ricevute di pagamento, in modo da poter conoscere istantaneamente la proprio posizione debitoria verso la PA e da poter ricostruire tutti i movimenti senza fare la gimcana su n siti.

La cosa più simile è il fantastico sito dove per i privati si accumulano e vengono mantenute (per qualche tempo) tutte le fatture elettroniche. Mi vengono i lacrimoni di gioia ogni volta che ci accedo. (La settimana scorsa in un negozio a 40m da casa ho scoperto che mi serviva sapere quale pezzo avessi comperato un anno prima per prendere un ricambio; connesso al sito del ministero ho ritrovato subito la fattura elettronica di un anno prima con il dettaglio di tutti gli articoli).

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Il vantaggio in realtà c’è anche per le amministrazioni, a patto che vengano integrati a PagoPA gli applicativi dei servizi finanziari. Integrando i servizi anche la produzione delle reversali di incasso diventa automatica senza la necessità di inserimento dati e di conseguenza senza errori. La ragioneria non deve più correre dietro agli uffici per rintracciare pagamenti che a volte non hanno collegati i dati necessari. Questo però non è a costo zero, almeno all’inizio

Precisamente. I politici hanno voluto fare i fenomeni con i cittadini, offrire la comodità di pagare dal divano con un clic… e chi ha dovuto attuare il progetto si è appecoronato a dire signorsì realizzando subito e solo il servizio lato cittadino, senza occuparsi MINIMAMENTE di venire incontro alle PA che dovevano attrezzarsi per recepire questa novità.
Il risultato è che chi aveva i soldi, il personale e il tempo di occuparsi delle integrazioni si è organizzato e adesso comincia a vedere qualche remoto vantaggio. Tutti gli altri, ossia un buon 80% delle PA (e sto prudente, per me di più) vede ancora solo svantaggi.
Il mio ente sta partendo ora e gli accidenti che stiamo tirando li sappiamo solo noi. Quelli che non hanno competenze e soldi per integrare, stanno peggio.

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Concordo Elena, io so solo che, dato che i tempi di integrazione con il partner tecnologico si allungano di molto (coperture finanziarie, individuazione delle singole entrate non sempre gestite con lo stesso software, ritardi sistemistici e applicativi), al momento si fa la rendicontazione e riconciliazione contabile manualmente: finché i pagamenti sono pochi si può anche fare (tramite intermediario tecnologico es. MyPay della Regione, anche se di certo non giornalmente come credono al MID), non appena i pagamenti sul circuito crescono diventerà roba da buttarsi dal balcone… altro che ‘facile e sicuro’… :see_no_evil: :hear_no_evil: :speak_no_evil: il più grande fallimento è non aver pensato ad una piattaforma unica statale da interconnettere in modo semplice con i software gestionali, magari con un caricamento e scaricamento flussi periodico (com’è per gli F24 dall’Agenzia delle Entrate) con la giusta dose di manualità ma non troppa…

Una domanda a chi lavora nella PA, per esempio @Lazlu e @Elena_S. È ormai chiaro che aver rilasciato PagoPA senza uno straccio di back office o piattaforma unica per rendicontazione/riconciliazione ha di molto peggiorato le cose.

Non c’è almeno la speranza che, avendo PagoPA creato di fatto un mercato immenso (tutte le PA sembrano ora disperate di avere un sistema per gestire i flussi), ci pensi ora a risolvere l’offerta di mercato delle software house? Dopo l’introduzione della fatturazione elettronica, nel giro di un paio d’anni tutte le aziende informatiche, che vanno da informatici individuali con partita IVA a enormi aziende con centinaia di dipendenti, si sono sbizzarrite a creare i gestionali più disparati e a competere su costi e qualità. Non potrebbe succedere lo stesso con PagoPA? Per loro sarebbe una miniera d’oro.

Fermo restando che le piccole PA non si possono permettere di spendere di più per una voce di spesa (software gestionali o consulenze informatiche per flussi pagamento) che prima neanche esisteva. Chiaro.

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Domanda molto interessante, Luca. Purtroppo temo che la concorrenza del mercato dei software non sarà una chiave di volta qualificante: poiché i software gestionali delle pubbliche amministrazioni sono il c.d. core business della loro attività e le procedure, le banche dati ed i relativi formati sono tipicamente chiusi e proprietari (non standard e non interoperabili), la transizione da un software all’altro comporta sempre una enorme perdita per l’Ente (nella gestione del pregresso, nella capacità d’uso, nell’esperienza formativa maturata e maturabile, nella ‘memoria storica’), per cui è un passo da ponderare non una ma mille volte (si tratta di un emblematico caso di vendor lock-in e ne ho visto le conseguenze nella mia esperienza professionale, con effetti non positivi); poiché un’integrazione a PagoPa che si rispetti deve essere completa, con il massimo automatismo possibile nelle procedure gestionali (per sgravare il personale deputato alla gestione dell’entrata, altrimenti tanto vale fare tutto manualmente e molto più lentamente di prima), l’unico soggetto che, in qualità di partner tecnologico, può fare tutto a puntino è il produttore/fornitore del software (o un suo partner commerciale) che siano nel circuito: scegliendo un altro fornitore non si può avere lo stesso livello di integrazione, e usando solo i servizi gratuiti degli intermediari tecnologici (es. Regioni, che molto gentilmente si prestano) l’integrazione è inesistente. Per questi motivi in realtà si è bloccati e si è, in buona misura, vincolati all’offerta monopolistica del proprio fornitore, spesso tutt’altro che concorrenziale (e i commerciali lo sanno bene). Se poi, come capita spesso, le entrate sono gestite, per ragioni storiche, con software diversi di produttori diversi, ancora peggio (perché si deve pagare non solo l’integrazione a PagoPa ma anche l’interconnessione tra fornitori vari e il o i partner tecnologico/i).

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Ma non potrebbe essere l’occasione giusta per uscire dal lock-in una volta per tutte ?

Anche la pace nel mondo si può raggiungere, basta volerlo :wink: scherzi a parte, se il quadro normativo non lo impone nessuno collaborerà…

Grazie, @Lazlu. Capisco: quindi, PagoPA non è paragonabile al mercato dei gestionali delle fatture elettroniche, in cui ogni cliente può cambiare abbastanza facilmente software gestionale quando vuole, e ogni azienda informatica può creare abbastanza facilmente un gestionale che gestisce tutto il flusso delle fatture.

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E chi lo realizza il sw gestionale alternativo? Per mia esperienza, avevamo un sw proprietario che gestiva i pagamenti al personale consentendo di prepararli anche in anticipo rispetto all’arrivo dei fondi, i pagamenti ai fornitori, la predisposizione delle CU, delle denunce IRAP, i pagamenti degli F24 (per chi poteva), la gestione di incassi e reversali (per chi li aveva), appalti e contratti… e ci hanno imposto di passare a due sw obbligatori predisposti da Sogei.
Quello della contabilità non parlava con nessun altro e non predisponeva CU e denunce fiscali, non teneva in memoria i dati oltre il primo anno e non contemplava gli F24.
Quello del personale ha altri difetti.
Tutte le altre funzioni svolte dal sw commerciale “non sono previste” negli altri. Si lavorava molto meglio col vendor lock in, i sw nuovo sono infinitamente peggiori di quello.
Basterebbe che lo Stato comprasse uno dei sw commerciali disponibili (tanto è un oligopolio, quelli veramente buoni sono 5-6 al massimo) a peso d’oro e continuasse a svilupparlo.
In USA le grandi aziende fanno questo. Invece da noi si preferisce reiniventare la ruota e ricominciare sempre da zero, o lasciare tutto com’è.

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Una volta per le attività integrative della scuola primaria il rappresentante di classe raccoglieva le singole quote per versarle alla scuola.
Adesso tramite i portali scolastici (nel mio caso ARGO) viene inserita la somma da pagare da parte di ogni studente con la relativa commissione…
… quindi per mia figlia pago 2,10 euro (attività) + 1 euro commissione, mentre per mio figlio 3,00 euro (attività) + 1 euro commissione e ovviamente non posso fare un pagamento unico.
La commissione viene pagata ovviamente da ogni studente della classe, quindi potete facilmente calcolare il “tasso d’usura”… :smile: applicato…

Qualcuno ci guadagna, ma sicuramente non l’utente finale…

Dimenticavo… si utilizza PagoPa… ovviamente

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Con PagoPA il lock-in è ineliminabile.
Le specifiche PagoPA si occupano esclusivamente di cio’ che entra ed esce dal Nodo dei pagamenti SPC, tutto il resto e’ dichiaratamente “fuori dal perimetro”.
Quindi, vige completa liberta’ e quindi proliferano interfacce e logiche proprietarie per:

  • caricare pagamenti in attesa sull’archivio dei pagamenti in attesa (presso il PT);
  • gestire le scadenze dei pagamenti;
  • gestire la reateazione;
  • gestire l’attualizzazione dell’importo;
  • collegare gli applicativi che generano esigenze di pagamento;
  • avviare un pagamento da dentro un applicativo;
  • collegare il software di contabilità all’archivio dei pagamenti in attesa;
  • comunicare al software di contabilità i pagamenti effettuati;
  • interpretare il giornale di cassa sulla base di RT e/o flussi di riversamento;
  • associare dati contabili ai singoli pagamenti (spontanei o dovuti);
  • ecc.

Vantaggi per la p.a., una volta implementato tutto, ci sono eccome.

  • intanto non ci sono da fare accordi con singoli PSP per pagamenti a distanza.
  • di ogni pagamento che entra si hanno a disposizione molti più dati;
  • il controllo dei pagamenti esce dalle pareti della ragioneria.

Raggiungere i vantaggi non è alla portata di tutti pero’, anche perche’ le proposte del mercato sono molto incomplete e spesso totalmente dimentiche di molti dei passaggi del “ciclo di vita del pagamento”, pure ben dettagliato dalle linee guida pagopa. Al solito, le software house tendono a vendere il pacchetto completo, la suite, cosi’ che non ci si debba scontrare con logiche e interfacce proprietarie se si vuole trarre qualche vantaggio. Purtroppo pero’, visto che i pagamenti sono ovunque, prima o poi ci si deve scontrare…

EDIT: in realta’, il lock-in è ineliminabile tutte le volte che ci sono integrazioni fra software interni al sistema informativo locale, perche’ appunto non esistono interfacce standard per far parlare i software fra loro. Con i pagamenti tutto ciò esce fuori con evidenza e vigore, perche’ i pagamenti sono ovunque e sono tanti e la contabilità ha scadenze non rimandabili e richiede un’accuratezza alla quale non si puo’ derogare.

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Anche io sono caduto nella rete delle commissioni…fino a poco fa erano 0,zero,
ora invece mi accorgo che ad es pagando con il bancomat atm cominciano a voilere 1.30 eur…quindi chiedo…c’e’ un modo per non pagare quello che non si pagava prima…??..c’e’ qualche posto, fisico, tipo posta o qualche banca particolare??..non ho una carta di credito ne un home banking per cui posso pagare o con atm bancomat o allo sportello fisico. grazie in anticipo

In ER è ormai possibile pagare presso diversi supermercati con commissioni calmierate (0.5 euro, se ricordo bene, per i soci)

grazie mille!..scusi l’ignoranza…cos’è ER…??

Emilia Romagna-
(venti caratteri)

scusatemi…:frowning:
e in Toscana…?..e senza per forza dover diventare soci…??
Grazie ancora :slight_smile:

Buongiorno a tutti, mi sono reso conto che l’ultima bolletta ricevuta dal servizio elettrico nazionale è stampata con il QR pagoPA con codice CBILL

Come al solito mi sono recato allo sportello delle poste, e con mio stupore, la signorina mi dice che pagando con pagoPA non o ho più diritto allo sconto sulla commissione del bollettino per le persone anziane (over 70), ma addirittura pago una cifra piu’ alta del solito e cioè 2 euro!!

Ho letto che tutto questo è stato fatto per far risparmiare tempo e soldi a tutti, ma invece mi rendo conto che non è così.

Come posso fare per continuare a pagare allo sportello delle poste (come ho sempre fatto) senza questo sovraprezzo?

Grazie